Ritorno a Sakaar in Planet Hulk: Worldbreaker

Ritorno a Sakaar 1.000 anni nel futuro insieme a Greg Pak

Pubblicato il 9 Agosto 2022 alle 10:00

Lo scrittore Greg Pak fa ritorno a “Planet Hulk” per una nuova serie, Planet Hulk: Worldbreaker.

Planet Hulk: Worldbreaker è una nuova miniserie di cinque numeri in arrivo dalla Marvel a novembre. Scritta da Pak, la serie sarà disegnata da Manuel Garcia (recentemente visto all’opera su Devil’s Reign: Villains for Hire).

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Planet Hulk: Worldbreaker sarà ambientato 1.000 anni nel futuro e sarà un ritorno sul pianeta Sakaar, seguendo una donna alla ricerca di Hulk, che potrebbe non gradire ciò che trova.

La sinossi recita: “Considerato un moderno capolavoro Marvel, PLANET HULK raccontava l’emozionante storia di Hulk sul pianeta alieno Sakaar dopo essere stato esiliato dalla Terra dagli Illuminati. L’epico arco narrativo ha avuto un impatto determinante su Hulk che si sente ancora oggi e ha ispirato spin off e adattamenti mediatici. Ora la saga continua… Tra mille anni, sul pianeta Sakaar, una giovane donna dalla pelle verde cerca il leggendario Sfregio Verde per salvare suo fratello da un gruppo di cultisti apocalittici. Ma quale Hulk troverà? E dopo tutti questi anni, è davvero il Figlio di Sakaar che ci salverà tutti o il Worldbreaker che ci distruggerà?”.

Cover di Planet Hulk: Worldbreaker 1 di Carlo Pagulayan
Cover di Planet Hulk: Worldbreaker 1 di Carlo Pagulayan

Planet Hulk è stata una saga di Greg Pak, Carlo Pagulayan (che firma le copertine di questa nuova miniserie) e Aaron Lopresti che ha rilanciato la serie di Hulk nel 2006. La lunga epopea del Golia Verde nel pianeta alieno si concluse con il suo ritorno sulla Terra nella saga World War Hulk, ma sul pianeta Sakaar nacquero i suoi due figli Skaar e Hiro Kala, protagonisti della serie Son of Hulk.

Nel corso di quella serie il pianeta Sakaar venne distrutto da Galactus, ma fece il suo ritorno grazie ai poteri della Gemma del Tempo nella saga Return to Planet Hulk del 2018, in cui non fu Bruce Banner, ma l’Hulk di quel periodo, ovvero Amadeus Cho, a rimettere piede sul pianeta.

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