I Medici Dall’oro alla Croce – Historica 62 | Recensione

Pubblicato il 7 Febbraio 2018 alle 10:30

Mondadori Comics propone una straordinaria opera bd dedicata ai Medici! Chi erano gli esponenti di una delle famiglie più discusse e controverse della storia? Ce lo spiega Oliver Peru, coadiuvato da un gruppo di abilissimi disegnatori!

In numerose occasioni ho scritto che la collana Historica di Mondadori Comics propone materiale di qualità elevatissima e pure stavolta sono costretto a ripetermi. Non potrebbe, però, essere diversamente perché i primi tre capitoli de I Medici, monumentale opera scritta da Olivier Peru, è di livello sopraffino, sia per i testi che per i disegni. Peru è nome noto agli estimatori del fumetto di area franco-belga e ha dimostrato di possedere versatilità ed estro narrativo. In questa occasione, si concentra su una delle famiglie più discusse e controverse della storia: quella dei Medici.

Per raccontarne le numerose vicissitudini, ha scelto di analizzarne i vari componenti, facendone i protagonisti di ogni singolo capito. Compito non facile che, però, ha svolto con impegno e indiscussa maestria. Questo volume include i primi tre albi della serie e la saga inizia con la figura di Cosimo, detto il Vecchio, colui che, secondo gli storici, dà il via alla lunga dinastia medicea.

Figlio di un ricco e scaltro banchiere, Cosimo è ambizioso, pronto a tutto pur di lasciare il segno nella storia. Si considera esponente di un tempo moderno, quello che in seguito rappresenterà l’ascesa della borghesia, ma è un individuo complesso. Da un lato, è mosso da pulsioni istintive, sebbene mitigate da una capacità strategica non indifferente; dall’altro, è un raffinato che ama la poesia, l’arte, la letteratura e diventerà protettore e mecenate di svariati artisti.

Oltre all’ambizione, però, Cosimo è animato da un amore indiscusso nei confronti di Firenze. In un certo senso, si dedica alla sua città, desideroso di farla diventare famosa, grazie alle opere del geniale Brunelleschi, e per difenderla non esiterà a compiere azioni spietate. Peru descrive con profondità la psicologia di Cosimo e fa lo stesso anche con il nipote Lorenzo, detto il Magnifico, forse il più famoso dei Medici.

A differenza del nonno, Lorenzo è più irruento, persino più ambizioso, e raggiunge livelli di spietatezza più estremi di quelli del genitore. Ma anche lui ama Firenze, apprezza l’arte, si rende fautore del Rinascimento e dell’Umanesimo, esaltando i più nobili pensieri umani. Tuttavia, essendo inserito nel contesto crudele del suo tempo, è pronto a tutto e si rende responsabile di complotti e macchinazioni che coinvolgono le personalità più influenti dell’epoca.

Il terzo capitolo è invece incentrato sui figli di Lorenzo, senz’altro più mediocri. L’unico, tuttavia, che si distingue è Giulio, uomo di chiesa che riuscirà, con una serie di intrighi, a liberare Firenze dal giogo oppressivo di Savonarola. L’ultima parte del volume è più corale e un ruolo di primo piano nella story-line lo giocano il fanatico Savonarola, appunto, lo spietato Cesare Borgia e l’acuto Machiavelli, testimone di eventi che rimarranno per sempre nella storia.

Bisogna specificare che esiste un altro grande protagonista della saga: la città di Firenze. E’ Firenze la causa di tutto, è Firenze che spinge i Medici e altri personaggi a compiere determinate azioni. Peru, oltre alle vicende medicee, narra dunque pure una storia della città, ed è significativo che una parte della trama è proprio raccontata in prima persona da Firenze. Si tratta di una scelta espressiva originale e peculiare. I testi e i dialoghi hanno la profondità di un romanzo e si può affermare con sicurezza che Peru firma, da questo punto di vista, uno dei suoi lavori migliori.

La serie va altresì segnalata per i disegni spettacolari. Il primo capitolo è illustrato da Giovanni Lorusso, penciler raffinato e dettagliatissimo che rende giustizia allo script. La rappresentazione di Firenze è meravigliosa e ogni vignetta andrebbe osservata a lungo poiché ricca di particolari infinitesimali, di grande valenza suggestiva. Il secondo capitolo si avvale dell’arte di Eduardo Torrents, dettagliato quanto Lorusso, che si diverte a proporre soluzioni visive inventive. In una tavola, per esempio, l’ombra di Lorenzo il Magnifico, situata in alto nella pagina, ricopre le vignette sottostanti. In questo modo, Torrents evidenzia il potere mediceo che ammanta l’intero mondo fiorentino.

La storia conclusiva è infine disegnata dagli ottimi Lucio Leoni ed Emanuela Negrin. Anche loro sono dotati di uno stile particolareggiato e naturalistico, valorizzato da una plasticità e una raffinatezza che a tratti li fa avvicinare alla nobile tradizione dell’illustrazione tout court. Insomma, I Medici è un capolavoro che non può assolutamente mancare nella vostra libreria.

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