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5 Anime non all’altezza della controparte manga

Nicola Gargiulo 01/09/2023

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Gli anime e i manga sono tra i medium più amati del momento, e ogni volta che si annuncia una nuova trasposizione animata si deve fare il meglio per tradurre quanto visto all’interno della controparte originale senza intaccare la concezione iniziale dell’autore. Purtroppo nel corso degli anni questa missione non è andata sempre a buon fine e con 5 Anime non all’altezza della controparte manga vogliamo mostrarvi il come questo accade.

Qui non vogliamo denigrare l’anime ma vogliamo descrivere oggettivamente come questi ultimi siano lontani da quanto letto nella versione originale del prodotto, dimostrando che per compiere “fatiche” del genere c’è bisogno di attenzione e preparazione. Quella che segue non è una classifica, ma solamente una lista.

5 Anime non all’altezza della controparte manga

  • Rocky Joe
  • Devilman
  • Berserk (2016)
  • Monster
  • Record of Ragnarok

Rocky Joe

Nel 1970 fu prodotta una serie tratta dal capolavoro manga “Ashita No Joe”, come ben sapete arrivata anche in Italia e apprezzata dal pubblico. Purtroppo nonostante la sua dignità la serie non ha lo stesso impatto del manga, specie se andiamo a considerare che quest’ultima ha anche un finale diverso dalla sua controparte originale in Italia, che muta completamente il tono della storia.

Nonostante l’anime possa aver cresciuto moltissime generazioni, senza dubbio il manga è numerosi gradini più in alto della sua trasposizione animata, che per motivi forse etici ha deciso di non donare il giusto impatto all’anime (ripetiamo solamente in terra nostrana), cambiando radicalmente il finale della storia di Joe, davvero un peccato.

Devilman

Premettendo che la serie Netflix “Crybaby” è davvero degna di nota, e riadatta in chiave moderna l’opera di Go Nagai; quella del 1972 è sicuramente un prodotto distante sia dalla serie citata sia dal manga originale, visto che sostanzialmente sfruttava solamente il personaggio per creare una vicenda in stile “robottoni” dove un Devilman gigante faceva fronte al nemico di turno.

Il manga racconta una storia diversa, più cruenta e molto più profonda e per questo l’anime degli anni settanta è un flop totale se lo si guarda da questo aspetto: senza contare gli OAV abbiamo dovuto aspettare anni per una serie decente su una delle storie più popolari e importanti del panorama nipponico.

Berserk (2016)

In una classifica del genere di certo non può mancare la serie in CGI del 2016 dedicata all’opera di Miura. Con quella del 1997 ancora osannata dal pubblico, questa presa in considerazione di certo non brilla sotto nessun aspetto e come se non bastasse rende pesanti anche delle puntate da 20 minuti.

Probabilmente una delle trasposizioni più inutili a tema anime e manga e purtroppo è una grande occasione sprecata se ci pensiamo, perché un’opera magna come Berserk ad oggi non ha ancora una serie regolare che trasporta sul piccolo schermo le epiche e sanguinose tavole disegnate dal compianto Kentaro Miura.

Monster

Monster è un anime di qualche anno fa e non sarebbe stato nemmeno male, se non si considerasse che è tratto da un leggendario manga del sensei Naoki Urasawa. La trasposizione sul piccolo schermo purtroppo risulta molto forzata e spesso anche “inutile” se guardiamo questo aspetto, vista la natura del racconto sottoforma di fumetto. Non parliamo di un brutto anime ma allo stesso tempo non rende giustizia alla controparte originale.

Guardando questa serie, disponibile anche su Netflix, possiamo tranquillamente dire che quest’ultima funziona solamente e meglio su carta, rendendo così superflui tentativi del genere. Forse “Pluto” potrebbe essere diversa, visto il contenuto più dinamico e adatto al piccolo schermo.

Record of Ragnarok

Quest’ultima è una storia molto interessante e immersiva e di certo funziona sullo schermo e intrattiene molto, anche se la qualità delle animazioni non rende giustizia a quanto visto nel manga, dove ogni tavola è un vero e proprio quadro. Anche se per qualche dettaglio, l’anime Netflix può risultare scarno se si è sfogliato il manga, per via dei motivi citati sopra.

Detto questo è un prodotto divertente e trainante anche se come accennato la controparte cartacea non viene resa come si deve in questa trasposizione animata.

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