One Piece: svelate le ragioni “disumane” dietro il tragico incidente di God Valley

Pubblicato il 30 Ottobre 2023 alle 19:00

Eiichiro Oda ha debuttato nel mondo dei manga con One Piece, nel 1997 sulla rivista Weekly Shonen Jump. Tutti i fan sono consapevoli del fatto che questo manga può fa ridere e piangere, ma anche fortemente impressionare. Questo perché Oda tratta anche diversi temi pesanti da diversi anni che fanno riflettere.

Tra le tematiche principali, One Piece esalta sicuramente la lealtà e la fiducia, ma anche la sofferenza degli emarginati o oppressi per il colore della pelle o la loro discendenza. In altre parole, razzismo e anche schiavitù sono molto presenti in One Piece e Oda li tratta in maniera a volta anche troppo forte. Basti pensare alla Saga delle Sabaody, in cui scopriamo per la prima volta l’esistenza dei Draghi Celesti che comprano dei pirati catturati trasformandoli in mezzi di trasporto.

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Un trattamento peggiore subiscono sirene e uomini pesce. Eiichiro Oda con il capitolo 1095 ha rivelato il passato di Kuma, ex componente della Flotta dei Sette e dell’Armata Rivoluzionaria di Dragon. Oltre ad aver subito tante atrocità e aver visto i suoi genitori perdere la vita, abbiamo scoperto che tutto questo era accaduto in quanto l’obiettivo dei Draghi Celesti era di sottomettere i discendenti dei bucanieri. Oltre a questo, il manga ha rivelato un altro flashback che ha riportato i lettori indietro di oltre 30 anni, sull’isola di God Valley. Qui i draghi celesti una volta ogni tre anni organizzavano un torneo chiamato “Caccia ai nativi“. Ma per quale ragione accadeva tutto questo?

Con il presente articolo vogliamo riportare le ragioni “disumane” dietro quello che è poi diventato l’incidente di God Valley.

Il capitolo 1095 aveva chiarito che i Draghi Celesti avevano scelto God Valley in quanto non affiliata al Governo e soprattutto per la ricchezza delle risorse naturali. Il Governo Mondiale ha indetto quindi questo torneo disumano e raccapricciante per sterminare tutta la popolazione. E per renderlo più “divertente” assegnavano un punteggio per ad ogni morte dei nativi. Il vincitore si sarebbe aggiudicato dei Frutti del Diavolo come premio.

Come spiega un giovane Ivankov, questo gioco del massacro sarebbe stato cancellato dalla storia. L’obiettivo atroce e disumano era di sterminare tutti i nativi presenti per potersi impossessare delle risorse di God Valley. E nessuno dei bersagli sarebbe riuscito a sopravvivere. Infatti i 100.000 nativi dell’isola sarebbero stati sterminati in tre settimane senza un singolo sopravvissuto. L’unico modo per uscirne vivi era scappare e non sopravvivere, visto che Ivankov afferma che nell’edizione precedente di questo torneo nessuno ne era uscito vivo.

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