DC Pride 2023 | Recensione della nuova antologia LGBTQIA+

Autori e personaggi queer ancora una volta sotto i riflettori in casa DC

Pubblicato il 14 Agosto 2023 alle 11:00

Autori: Meghan Fitzmartin, Belen Ortega, Kevin Conroy, Zoe Thorogood, AA. VV.
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Prezzo: € 25,00
Cartonato a colori 17X26 – 192 pagine
Data di pubblicazione: 01/06/2023

Tobia Brunello
Tobia Brunello
2023-08-14T11:00:04+02:00
Tobia Brunello

Autori: Meghan Fitzmartin, Belen Ortega, Kevin Conroy, Zoe Thorogood, AA. VV. Casa Editrice: Panini Comics Provenienza: Stati Uniti Prezzo: € 25,00 Cartonato a colori 17X26 – 192 pagine Data di pubblicazione: 01/06/2023

Come già successo l’anno scorso anche in questo 2023 Panini ha proposto a giugno un volume DC Pride per celebrare la comunità LGBTQIA+ attraverso personaggi e autori che spaziano lungo un po’ tutto lo spettro dell’identità di genere e sessuale.

L’edizione 2023 di DC Pride contiene l’omonimo speciale uscito per la DC Comics nel giugno 2022 che presentava una serie di storie brevi a tema, e il one-shot DC Pride: Tim Drake Special, che ristampa alcune storie da Batman: Urban Legends (già apparse su Batman: Leggende Metropolitane 2 – Fear State) aggiungendo poi una storia inedita finale.

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Il tema dell’inclusione e della rappresentazione nei media è sempre molto rilevante nella società americana, in particolare negli ultimi anni, come viene spiegato nell’introduzione di Nicole Maines, l’attrice che interpreta Dream Girl nelle serie dell’Arrowverse che ne ha anche sceneggiato l’esordio a fumetti.

Arrivati al 2023 però un’operazione come questo DC Pride forse inizia a mostrare qualche limite: le varie storie brevi dedicate ai personaggi queer stanno prendendo a seguire un po’ sempre la stessa formula, e raramente riescono ad avere quel guizzo che le rendono qualcosa in più che “carine”.

In questo DC Pride 2023 la storia più intensa è infatti quella autobiografica scritta dal recentemente scomparso Kevin Conroy che poco ha a che vedere con i personaggi DC in senso stretto, ma che invece racconta il suo percorso lavorativo come attore tra gli anni ‘70 e ‘80, con tutte le difficoltà che ha dovuto superare a causa del suo essere gay e di come tutto ciò l’abbia reso capace di connettersi in maniera intima con il personaggio di Bruce Wayne nel momento in cui è stato chiamato a doppiare Batman: The Animated Series nei primi anni ‘90. Un gioiellino di intimità e intensità, disegnato magistralmente in bianco e nero da J. Bone che ha anche vinto l’Eisner Award come miglior storia breve.

Tra le altre storie è degna di nota quella di Ro Stein e Ted Brandt, dedicata a Connor Hawke, il Freccia Verde recentemente co-protagonista della serie Robin, in cui si esplicita l’asessualità del protagonista, un lato dello spettro LGBTQIA+ che viene messo sotto i riflettori molto poco frequentemente.

Il resto delle storie brevi della prima parte di DC Pride 2023 sono mediamente molto carine, con alcune vette qualitative in particolare dal punto di vista grafico nella storia di Harley Quinn e Poison Ivy disegnata da Zoe Thorogood su testi di Dani Fernandez e nel breve hard boiled fantascientifico con protagonista la Lanterna Verde Jo Mullein di Tini Howard e Evan Cagle.

Alcune però sembrano un po’ banali nello svolgimento, in particolare quelle dedicate ad Aquaman (Jackson Hyde) di Alyssa Wong e W. Scott Forbes e a Ray di Greg Lockard e Giulio Macaione, un po’ scolastiche nel presentare le relazioni ed i problemi dei protagonisti.

 Un divertente excursus nel mondo del wrestling per Nubia, in una storia leggera di Stephanie Williams e Meghan Hetrick che si ricollega ad alcune storie anni ‘90 di Mr. Miracle e Big Barda, e il ritorno in scena di Alysia Yeoh a fianco di Batgirl in una storia di Jadzia Axelrod e Lynne Yoshii. Proprio la storia dell’ex coinquilina trans di Barbara Gordon però esplicita, attraverso la voce della protagonista, forse un difetto di questo DC Pride: la stanchezza nel combattere sempre le stesse battaglie. Alcune delle storie di questo volume danno l’impressione di essere una sorta di “compitino” realizzato più per dovere che per una vera e propria necessità di farsi vedere e sentire.

È il caso anche della storia introduttiva di Devin Grayson e Nick Robles che vede Jon Kent partecipare al suo primo Pride insieme al compagno Jay Nakamura e all’amico Robin (Damian Wayne), con il dubbio se farlo o meno nei panni di Superman. Una storia carina e realizzata bene, ma che finisce per ripetere concetti già ottimamente espressi nella serie regolare di Jon Kent e per fare una sorta di “carrellata veloce” su alcuni personaggi queer DC senza rivelarsi davvero pregnante.

Alcune storie servono anche ad introdurre nuove saghe e nuove serie, come quella già citata di Connor Hawke che introduce il ciclo finale del Robin di Joshua Williamson, o quella di Danny Lore, Ivan Cohen e Brittney Williams dedicata a Jesse Avery, ovvero Kid Quick di Terra-11, che introduce la miniserie Multiversity: Teen Justice.

Trovano spazio anche Batwoman, in una storia di Stephanie Phillips e Samantha Dodge, e Tim Drake, il terzo Robin, in una storia di Travis Moore che si ricollega agli avvenimenti narrati nella seconda metà del volume.

Nella seconda metà di DC Pride 2023 trova infatti spazio DC Pride: Tim Drake Special, dove ripercorriamo l’avventura di Tim Drake alla scoperta della sua bisessualità mentre cerca il suo ex-compagno di scuola Bernard Dowd, rapito da un culto demoniaco, in una storia di Meghan Fitzmartin e Belen Ortega originariamente serializzata in Batman: Urban Legends 4-6. Segue una storia natalizia (apparsa originariamente su Batman: Urban Legends 10) scritta sempre da Fitzmartin ma disegnata da Alberto Albuquerque in cui Tim si confronta con Nightwing e Batman riguardo agli avvenimenti di Fear State e ai suoi nascenti sentimenti per Bernard, anticipando un confronto con la sua ex-ragazza Stephanie.

Confronto che avviene nell’ultima storia, che si colloca dopo la storia presentata su DC Pride nelle pagine precedenti (e che sarebbe potuta essere inserita nella giusta sequenza) che vede Robin e il resto della Young Justice allearsi con le Batgirl per contrastare una misteriosa minaccia (che verrà in seguito rivelata nella nuova serie Tim Drake: Robin) a Gotham, lasciando spazio al confronto tra Stephanie e Tim.

In definitiva un volume piacevole, completato da una serie di illustrazioni e variant cover, che raccoglie alcune testimonianze importanti, ma che non aggiunge troppo a quanto già narrato nello scorso DC Pride.

In Breve

Storia

6

Disegni

7

Cura editoriale

6.5

Sommario

Un'antologia che ha dei picchi di alto livello (su tutti la storia autobiografica di Kevin Conroy) ma che in certi punti sembra essere una sorta di riproposizione "con il pilota automatico" dell'analoga iniziativa dell'anno precedente.

6.5

Punteggio Totale

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