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Sakamoto Days Capitolo 215: Shin affronta l’orrore nel capitolo “Sea of Corpses”

Eleonora Masala 03/06/2025

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Il capitolo 215 di Sakamoto Days, intitolato “Sea of Corpses” e pubblicato su MANGA Plus, segna uno dei momenti più intensi e drammatici della serie. Shin si trova faccia a faccia con la personalità di Takamura, emersa dal corpo di Kei Uzuki, in uno scontro che mette a dura prova le sue capacità fisiche e mentali.

Un nemico implacabile

Fin dalle prime pagine, Shin comprende che la sua abilità di precognizione non è sufficiente contro la velocità e la ferocia di Takamura. Ogni distrazione potrebbe essergli fatale, costringendolo a cercare rifugio nell’acquario, dove si imbatte in civili innocenti. La presenza di bambini e madri in pericolo aggiunge ulteriore pressione, spingendo Shin a proteggere gli altri nonostante il rischio per la propria vita.

Una carneficina senza precedenti

Takamura si dimostra una forza distruttiva incontrollabile, eliminando senza esitazione anche i suoi stessi alleati. In una scena particolarmente cruda, utilizza la testa di un assassino come pallina da golf per colpire un altro, sottolineando la sua totale mancanza di empatia e controllo. Shin, testimone di questa brutalità, si rende conto della gravità della situazione e della necessità di fermare Takamura a ogni costo.

Il coraggio di Shin

Shin non fugge. Di fronte a un avversario che sembra inarrestabile, decide di restare e combattere, pur consapevole della sproporzione di forza. Tenta perfino di usare la telepatia per fermare Takamura con la sola volontà, ma è inutile. Nonostante la disperazione, Shin non arretra: affronta il pericolo a testa alta, pronto a sacrificarsi pur di proteggere chi gli sta intorno.

Un finale che lascia senza respiro

La chiusura del capitolo è brutale e silenziosa: Shin resta immobile, trafitto e sanguinante, mentre la lama di Takamura si ritira come se nulla fosse. In quell’attimo sospeso, l’orrore si mescola al senso d’impotenza, lasciando il lettore davanti a una sola, agghiacciante domanda: è già troppo tardi per salvarlo?

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