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Il maestro del fotogramma: Rintarō trionfa al Tezuka Osamu Cultural Prize 2025
Eleonora Masala 24/04/2025

Il regista Rintarō, al secolo Shigeyuki Hayashi (classe 1941), ha conquistato il prestigiosissimo Grand Prize della 29ª edizione del Tezuka Osamu Cultural Prize, istituito dal quotidiano Asahi Shimbun per onorare l’eredità di Osamu Tezuka e attribuito ogni anno alle opere che ne incarnano al meglio lo spirito innovativo. Il riconoscimento, assegnato alla sua autobiografia a fumetti “1‑byō 24‑koma no Boku no Jinsei” (“La mia vita a 24 fotogrammi al secondo”), conferma non solo la capacità del manga di dialogare con altri linguaggi creativi, ma anche il valore di un autore che, dagli anni Sessanta a oggi, ha plasmato l’immaginario anime mondiale.
L’autobiografia disegnata a 24 fotogrammi al secondo
Il manga premiato, serializzato su Big Comic Superior, ripercorre l’infanzia di Rintarō nella Tokyo del dopoguerra, l’esordio negli studi d’animazione Toei Dōga negli anni Sessanta, la fondazione di Madhouse e la regia di classici come Metropolis (2001) e Galaxy Express 999 (1979). Ogni capitolo è costruito come se fosse lo storyboard di un film: 24 vignette‑fotogramma al minuto che si susseguono con il ritmo di una pellicola proiettata in sala.
Le motivazioni della giuria
La giuria, composta, fra gli altri, dalla pluripremiata mangaka Mari Yamazaki e dallo storico Frederik L. Schodt, ha lodato l’opera per “l’equilibrio magistrale fra introspezione, rigore documentario e splendida messa in scena grafica”, sottolineando come la prospettiva di Rintarō offra “un ponte ideale fra la memoria analogica del cinema su pellicola e la sensibilità digitale delle nuove generazioni”.
Un ponte fra anime e manga
Non è la prima volta che un autore proveniente dall’animazione vince il Grand Prize, nel 2014 fu il turno di Katsuhiro Ōtomo con Akira, ma con Rintarō l’evento assume un valore speciale: è il cinema a raccontarsi in tavole statiche, rivelando come il confine tra immagini in movimento e sequenziali sia sempre più sottile.
Attese per l’edizione italiana
Per i lettori italiani cresce l’aspettativa: l’annuncio di una traduzione permetterebbe di rivivere, vignetta dopo vignetta, sessant’anni di evoluzione dell’industria anime attraverso lo sguardo diretto di uno dei suoi protagonisti. Un invito a scoprire il potere inesauribile delle immagini sequenziali e la loro capacità di trasformare un’autobiografia in esperienza universale.