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Il Crepuscolo degli Dei n. 1 – Recensione Cosmo Color Extra

Sergio L. Duma 30/06/2014

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Arriva l’adattamento a fumetti della Saga dei Nibelunghi con il primo capitolo de Il Crepuscolo degli Dei, straordinario capolavoro bd scritto da Jean-Luc Istin e disegnato da Gwendal Lemercier, proposto da Editoriale Cosmo in un albo a colori!

Cosmo Color Extra n. 4 – Il Crepuscolo degli Dei n. 1

Il Crepuscolo degli Dei

Autori: Jean-Luc Istin (testi), Gwendal Lemercier (disegni)
Casa Editrice: Editoriale Cosmo
Genere: FantasyProvenienza: Francia
Prezzo: € 3,50, pp. 48, col.
Data di pubblicazione: giugno 2014

Gli estimatori dei romanzi e dei fumetti fantasy sanno che gli antichi miti hanno spesso avuto un ruolo importante nell’evoluzione di questo particolare genere narrativo. E non sono mancate opere che hanno cercato di riproporli in maniera più o meno riuscita. Per rimanere nell’ambito della narrativa disegnata possiamo ricordare, tra le tante, L’Età del Bronzo del bravo Eric Shanower, imperniata sulla storia della guerra di Troia e le leggende ad essa connesse; oppure The Ring, un’ottima miniserie DC di qualche anno fa che narrava, grazie a Roy Thomas e Gil Kane, le vicende della Saga dei Nibelunghi.

E proprio questo mito è il tema dominante de Il Crepuscolo degli Déì, serie di provenienza francofona che Editoriale Cosmo inizia a tradurre in formato album a colori. Le leggende dei Nibelunghi furono rese celebri dal compositore Richard Wagner con una tetralogia che comprendeva L’Oro del Reno, La Valchiria, Sigfrido e, appunto, Il Crepuscolo degli Déi. Specifico subito che il fumetto certamente farà impazzire i fan del fantasy ma anche coloro che apprezzano le avventure del marvelliano Thor, dal momento che le divinità nordiche sono un elemento fondamentale della story-line.

L’abile Jean-Luc Istin, quindi, ci conduce in un mondo mitico e suggestivo introducendo il nano Alberico. Costui, per una serie di circostanze, incontra tre stupende ninfe, Woglinde, Wellgunde e Flosshilde. È ammaliato dal loro fascino e si illude di essere benvoluto da loro. Ma queste un giorno lo deridono e Alberico, umiliato, decide di vendicarsi rubando l’oro del Reno e con esso forgia un anello dalle incredibili proprietà, con sviluppi preoccupanti per l’universo. Nella vicenda è coinvolto anche il potente Odino, sovrano di tutti gli déi. Il dio ha fatto un patto con due giganti, Fafnir e Reginn. Questi ultimi hanno reso un servizio a Odino e adesso pretendono la ricompensa: nientemeno che Idunn, la dea della giovinezza.

Cederla ai due giganti causerebbe però grave danno alle divinità, dal momento che Idunn è colei che garantisce loro la vita eterna. Tuttavia, Odino non può non rispettare la parola data, poiché le conseguenze sarebbero gravi. Ed è questo punto che entra in scena il perfido Loki. Il dio delle menzogne afferma di avere una soluzione ma c’è da fidarsi di lui? Va da sé che la proposta di Loki ha a che fare proprio con Alberico, nel frattempo divenuto re dei nani, e il suo magico anello.

Istin scrive una storia dal ritmo veloce e avvincente e sin da questo primo capitolo si può affermare che Il Crepuscolo degli Déi va considerato una proposta editoriale di notevole qualità. I testi sono evocativi senza mai cadere nella retorica e nella ridondanza (e, considerata la natura della trama, il rischio c’era) e risultano efficaci. L’autore rispetta le caratteristiche della leggenda, senza stravolgerle o snaturarle, e nel complesso l’albo si legge con piacere.

Inoltre, Il Crepuscolo degli Dèi va segnalato pure per l’aspetto grafico. I disegni di Gwendal Lemerciere sono eccezionali e il penciler realizza tavole di indubbio impatto visivo, dall’impostazione naturalistica, ricche di dettagli infinitesimali. In molti momenti sembra avvicinarsi alla gloriosa tradizione dei libri illustrati e la rappresentazione delle ninfe, degli eserciti dei nani, delle sale popolate da divinità, dei paesaggi ancestrali che fanno da ambientazione alla story-line, delle creature fiabesche e mostruose è encomiabile. I colori di Joel Mouclier, ora cupi e crepuscolari, ora delicati e quasi evanescenti, conferiscono ulteriore eleganza e raffinatezza al tratto di Lemerciere, consentendogli di raggiungere esiti espressivi di indiscutibile bellezza formale. Se amate quindi il fantasy e in generale il buon fumetto, indipendentemente dai discorsi di genere e di nazionalità, tenete d’occhio questa uscita.

Voto: 8 ½

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