Jojo: Hirohiko Araki critica l’arte generata dall’Intelligenza artificiale: “una piaga sociale”

Una piaga?

Pubblicato il 24 Novembre 2024 alle 17:00

Hirohiko Araki, celebre autore di JoJo’s bizarre adventure, si è espresso con fermezza contro l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare opere d’arte, definendolo una “piaga sociale”. Con il crescente utilizzo di AI generativa, il mondo dell’arte si trova a fronteggiare una minaccia che rischia di ridefinire il concetto stesso di creatività, e Araki non ha esitato a sottolineare le sue profonde preoccupazioni.

Il rischio di un’industria manga dominata dall’AI

Araki ha raccontato di essere rimasto turbato dopo aver visto un’opera generata da un’AI che imitava incredibilmente il suo stile unico, noto per i tratti precisi e raffinati che hanno caratterizzato JoJo’s bizarre adventure nel corso degli anni. “l’arte è un riflesso del tempo e dell’anima di chi la crea. il lavoro prodotto dall’intelligenza artificiale non può possedere questa profondità,” ha dichiarato il mangaka.

il timore di Araki non si limita all’imitazione stilistica. l’autore teme un futuro in cui l’industria del manga possa essere invasa da “falsi artisti” che sfruttano l’AI per produrre contenuti, riducendo il valore della creatività umana. ha inoltre espresso preoccupazioni per la violazione del copyright, definendo l’utilizzo dell’AI generativa “un villain moderno” per gli artisti.

Una lotta per la protezione degli artisti

Araki ha anche sottolineato la necessità di leggi che proteggano gli artisti dall’uso improprio delle loro opere come materiale per l’addestramento di algoritmi. sebbene in Giappone ci sia stata una proposta di legge a marzo 2024 per salvaguardare i diritti degli artisti, al momento non sono state adottate misure concrete.

Ken Akamatsu, mangaka e politico noto per love hina, ha già sollevato la questione in passato, sottolineando l’urgenza di proteggere i creativi. tuttavia, il cammino verso una regolamentazione chiara e incisiva è ancora lungo.

le preoccupazioni di Araki riflettono una realtà che molti artisti temono: una progressiva sostituzione della creatività umana con una tecnologia che, per quanto avanzata, non può catturare l’essenza e l’intenzionalità che rendono uniche le opere d’arte.

Fonte Comic Book

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