Immortal X-Men 1 | Recensione del ritorno di Kieron Gillen sui mutanti

La nuova serie mutante incentrata sul Consiglio Silente di Krakoa vede il ritorno di Gillen sugli X-Men dopo una decina d'anni

Pubblicato il 14 Agosto 2022 alle 18:00

Autori: Kieron Gillen, Lucas Werneck
Formato: 17X26, 48pp., S., colori
Prezzo: € 5,00
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 21/07/2022

Tobia Brunello
Tobia Brunello
2022-08-14T18:00:40+02:00
Tobia Brunello

Autori: Kieron Gillen, Lucas Werneck Formato: 17X26, 48pp., S., colori Prezzo: € 5,00 Casa Editrice: Panini Comics Provenienza: USA Data di pubblicazione: 21/07/2022

Immortal X-Men è la nuova serie scritta da Kieron Gillen che affianca la serie X-Men (senza aggettivi, scritta da Gerry Duggan), dedicata non tanto al supergruppo mutante quanto al governo dell’isola-nazione di Krakoa, il cosiddetto Consiglio Silente.

A circa dieci anni dalla sua precedente esperienza alla guida di una serie mutante (autore di Generation Hope e Uncanny X-Men nel periodo che ha portato alla saga Avengers vs X-Men), Kieron Gillen assume le redini di “architetto mutante”, affiancando alla scrittura di Eternals questa Immortal X-Men, che si presenta come la più importante per lo status quo delle serie X. E non è un caso che ancora una volta si vada verso una saga che contrappone gli X-Men ad un altro supergruppo, in questo caso gli Eterni, coinvolgendo nella mischia nuovamente anche gli Avengers: AXE: Judgment Day.

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Scoppia la guerra tra X-Men ed Eternals nel trailer di AXE: Judgment Day

Gillen ritrova alcuni elementi chiave della sua vecchia gestione mutante, per la precisione i personaggi di Sinistro e Hope, che il precedente architetto mutante Jonathan Hickman aveva già piazzato in ruoli cardine della nuova realtà krakoana.

In Immortal X-Men Gillen si dedica principalmente ai delicati equilibri di potere del Consiglio Silente, rivoluzionato da Hickman nella sua saga d’addio, e il suo Sinistro appare immediatamente come l’elemento più destabilizzante. La sintonia tra Hickman e Gillen è fortissima (fu il primo ad accogliore come “definitiva” la versione più fuori dagli schemi di Sinistro introdotta da Gillen): entrambi amano scendere nei dettagli del loro lavoro, proponendo infografiche che illustrano quanto profondo e complesso è il loro lavoro di world-building.

Da questo punto di vista la scelta dell’autore inglese come successore di Hickman è la migliore che l’X-Office potesse fare: la differenza a livello di stile narrativo è evidente, con Gillen che ama scavare a fondo nella psicologia dei personaggi in maniera approfondita, lontanissimo dall’ermetismo di Hickman. Ma allo stesso tempo l’ambizione di portare avanti la rivoluzione krakoana costruendo un nuovo paradigma per i mutanti è la stessa, come dimostrato nell’operazione simile (benché in scala minore) compiuta su Eternals.

Almeno per i primi 12 numeri di Immortal X-Men, presumibilmente, Gillen ha scelto di concentrarsi su un membro del Consiglio Silente alla volta, pur portando avanti una trama complessa e che si ricollegherà dapprima al Galà Invernale e poi a AXE: Judgment Day. Il primo personaggio ad essere messo sotto i riflettori è ovviamente Sinistro, vero e proprio feticcio di Gillen, ma si capisce subito da questo primo episodio che grande attenzione verrà riposta nei personaggi di Hope Summers, Destiny, Emma Frost, Exodus e Mystica.

Paradossalmente, dato il titolo, i membri del Consiglio Silente che saranno meno protagonisti (anche perché lo sono già anche in altre serie) saranno quelli che effettivamente sono stati membri storici degli X-Men: Kate Pryde, Tempesta, Colosso e Nightcrawler.

I disegni della serie sono affidati a Lucas Werneck, visto recentemente su Il Processo di Magneto (altra miniserie che ha fatto da ponte tra la fine dell’era Hickman e l’inizio di quella GIllen). Non è un disegnatore che colpisce particolarmente l’occhio ma mantiene un buonissimo standard qualitativo in ogni pagina e si concentra molto sul veicolare l’espressività dei personaggi, dote fondamentale in una serie come questa. Quando si tratta di raffigurare scene più movimentate appare comunque sempre all’altezza.

Azzeccata la scelta di Panini di pubblicare questa serie su base mensile affiancandola ad un’altra serie incentrata su intrighi di governo mutanti, ovvero X-Men: Red di Al Ewing che si concentra sul governo del pianeta Arakko, ovvero quello che era noto come Marte prima della terraformazione e colonizzazione mutante. Le due serie condividono alcuni personaggi (Magneto, Tempesta, Nightcrawler) e l’accoppiata riduce la spesa mensile di chi desidera seguire le vicende mutanti in tempo reale.

In Breve

Storia

7.5

Disegni

6.5

Cura editoriale

6.5

Sommario

Serie intrigante e complessa, che rilancia l'era krakoana degli X-Men riportando i riflettori sul difficile governo della nuova realtà mutante. Gillen sembra aver chiaro un piano a medio-lungo termine e sa sfruttare al meglio i personaggi a sua disposizione. Lucas Werneck è un disegnatore adatto ad accompagnare una serie di questa complessità in maniera chiara e pulita.

7

Punteggio Totale

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