Before Watchmen: Silk Spectre n. 1 – Recensione

Pubblicato il 28 Novembre 2012 alle 14:12

Continua il progetto Before Watchmen con una miniserie dedicata alla bellissima Silk Spectre! Scoprite il passato di Sally Jupiter e di sua figlia Laurie grazie all’incredibile coppia Darwyn Cooke e Amanda Conner!

Before Watchmen: Silk Spectre n. 1

Autori: Darwyn Cooke, Amanda Conner, Len Wein (testi), Amanda Conner, John Higgins (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Provenienza: USA

Genere: Supereroi

Prezzo: € 2,50, 16,8 x 5,7, pp. 36, col.

Data di pubblicazione: novembre 2012

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Quando Alan Moore e Dave Gibbons realizzarono Watchmen gli estimatori di quella pietra miliare furono conquistati non solo dalla complessità dell’opera e dalla vastità dell’intreccio ma anche e soprattutto dalla riuscita caratterizzazione psicologica dei personaggi. Tra essi un ruolo di spicco fu occupato dalla bellissima Laurie, alias Silk Spectre, tormentata partner dell’algido Dr. Manhattan nonché figlia di Sally Jupiter, la prima Silk Spectre e componente della gloriosa squadra dei Minutemen.

Moore chiarì sin dal principio che i rapporti tra madre e figlia non erano facili. Sally, inoltre, più che una supereroina, durante gli anni giovanili si era atteggiata alla stregua di un’attricetta hollywoodiana di facili costumi, un sex symbol bramato da molti maschi americani. Ciò fu evidenziato nella celebre sequenza in cui l’anziana Sally, con compiacimento, mostrava a Laurie un fumetto porno imperniato su di lei. E secondo gli autori coinvolti nel controverso progetto Before Watchmen c’è molto altro da scoprire sul conto delle due donne ed è questa la tematica fondamentale della miniserie dedicata a Silk Spectre.

Come nel caso di quella sui Minutemen, a scriverla è il bravo Darwyn Cooke che però stavolta è coadiuvato ai testi dalla non meno brava Amanda Conner che si occupa pure dei disegni. La story-line si svolge nei primi anni sessanta, quindi molto prima della messa al bando dei supereroi. Sally ha abbandonato il mondo dei vigilanti in costume ma fa di tutto per spingere Laurie a seguire le sue orme. Ma quest’ultima è un’adolescente che non sfigurerebbe in una puntata di Happy Days, ansiosa di vivere un flirt con un atletico compagno di scuola e non interessata a cose diverse dalle tipiche esperienze da teenager. La presenza ingombrante della madre è però un ostacolo (e a tratti gli autori fanno allusioni al fatto che quest’ultima potrebbe essere pure una rivale in campo amoroso!).

Laurie si vergogna di lei, poiché consapevole dell’aura di equivocità che la contraddistingue. Cooke e la Conner delineano sapientemente le attitudini delle due e le reciproche differenze sono ben descritte. Non mancano omaggi a Watchmen. Per esempio, spunta fuori il fumetto porno dedicato a Sally e la storia si apre con un’evocativa sequenza basata su una boccia di vetro e chiunque conosca l’opera di Moore ha capito a cosa mi riferisco. Sullo sfondo della trama, inoltre, si trovano accenni al clima di rivoluzione sessuale che di lì a poco avrebbe spazzato via il conformismo nato negli anni cinquanta e ancora presente, rappresentato da elementi come il locale con il juke-box o le compagne di scuola di Laurie dal look tipicamente fifties; e ci sono riusciti rimandi ai fumetti romance apprezzati dalle ragazzine (in effetti questo primo capitolo ha momenti che ricordano quello stile narrativo); mentre i sixties della ribellione sono anticipati dal bus guidato dai figli dei fiori nelle pagine conclusive.

I testi e i dialoghi sono validi e quanto al disegno Amanda Conner fa un ottimo lavoro, riuscendo a rendere in modo convincente l’ingenuità di Laurie e il suo fascino delicato da studentessa delle superiori così come la malinconia da donna vissuta di Sally (vale soprattutto per i suoi sguardi disperati). Anche gli altri character, a cominciare dal fascinoso Greg, sono ben impostati. L’albo include pure la seconda parte del serial piratesco dedicato al Corsaro Cremisi, scritto dal veterano Len Wein e disegnato dal suggestivo John Higgins.

Nel complesso, la miniserie, almeno a giudicare dalle premesse, è interessante, sebbene forse meno intrigante di quella dei Minutemen. Vale comunque un tentativo.


Voto: 7

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