Magic | Recensione della nuova serie di Jed MacKay e Ig Guara

La nuova serie a fumetti dedicata al famoso gioco fantasy è una lettura che regge anche da sola

Pubblicato il 13 Agosto 2022 alle 19:00

Tobia Brunello
Tobia Brunello
2022-08-13T19:00:22+02:00
Tobia Brunello

Wizards of the Coast ha intrapreso una nuova collaborazione con Boom Studios per realizzare una nuova serie a fumetti di Magic, scritta da Jed MacKay e disegnata da Ig Guara.

Dominaria, il Multiverso sul quale è basato il famoso gioco di carte, offre un’infinità di possibilità narrative in cui uno scrittore può facilmente perdersi. L’ambientazione scelta da MacKay in questo ciclo iniziale di Magic è l’immensa città di Ravnica, governata dalle differenti gilde in un precario equilibrio fatto di accordi di pace e tregue instabili.

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La vicenda parte da degli attentati portati a tre differenti capigilda, che sono anche planeswalker in grado di viaggiare tra i vari regni del multiverso: Ral Zarek, Vraska e Kaya, personaggi dal ricchissimo background che qui vengono però introdotti agevolmente e proiettati fin da subito nel centro dell’azione. Da qui si sviluppa un’indagine ricca di colpi di scena che coinvolge tutta una serie di elementi fantastici del mondo di Ravnica e oltre.

Jed MacKay è abilissimo nell’utilizzare personaggi e ambientazioni che hanno un background vastissimo nel mondo di Magic, ma renderli facilmente accessibili anche al nuovo lettore. Tutta la storia pregressa dei personaggi è tenuta in considerazione ma, se per l’appassionato di Magic si tratta di gustosi riferimenti, per il lettore occasionali sono accenni intriganti che però non appesantiscono per nulla la vicenda.

L’ambientazione di Ravnica è quella un po’ classica del fantasy steampunk, che ricorda molte altre opere più o meno famose, in particolare la recente serie animata Arcane tratta da League of Legends. Ma grazie alle capacità dei protagonisti la storia si affaccia anche su ambientazioni differente, e ha le potenzialità di proseguire in un’immenso dedalo di nuove ambientazioni.

Da questo punto di vista Ig Guara può veramente sbizzarrirsi riguardo ai disegni: come già dimostrato anche nella storia di Bloodstone legata a La Morte di Doctor Strange, è particolarmente a suo agio con la magia e le dimensioni fantastiche, e questa storia gli offre la possibilità di giocare con tantissimi look diversi dei personaggi. Forse perde un po’ di chiarezza quando deve raffigurare le scene d’azione di Ral Zarek, le cue capacità, legate sia alla tecnologia che alla magia, danno vita a scene un po’ confuse.

Nonostante MacKay introduca agevolmente all’interno della storia tutti i concetti legati a Magic necessari per fruire della vicenda, magari qualche informazione in più sul contesto poteva essere veicolata a livello editoriale, anche per aumentare la sinergia con il gioco di carte edito da Wizards of the Coast e Hasbro. Al di là del marchio, non c’è nulla in questo volume che possa traghettare il lettore al gioco o al resto dell’universo espanso di Magic. Se da un lato dona all’opera una sua specifica dignità, dall’altra non offre nessuno strumento al lettore che voglia approfondire la conoscenza di Magic.

In Breve

Storia

6.5

Disegni

6.5

Cura editoriale

6.5

6.5

Punteggio Totale

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