Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro – Il Bambino d’oro, la Recensione

Carrie Kelley, adesso nelle vesti di Batwoman, e i due figli di Superman, Lara e Jonathan, dovranno fronteggiare la minaccia congiunta di Joker e Darkseid, per difendere la loro libertà…e il mondo intero !

Pubblicato il 24 Gennaio 2022 alle 18:49

Autori: Frank Miller (testi), Rafael Grampà (disegni)
Formato: 17×26, 80pp., C., colori
Prezzo: 14,00 euro
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Casa editrice: Panini Comics
Data di pubblicazione: 21 nov. 2021

Marco -Spider-Ci- Novelli
Marco -Spider-Ci- Novelli
2022-01-24T18:49:57+01:00
Marco -Spider-Ci- Novelli

Autori: Frank Miller (testi), Rafael Grampà (disegni) Formato: 17×26, 80pp., C., colori Prezzo: 14,00 euro Genere: Supereroi Provenienza: USA Casa editrice: Panini Comics Data di pubblicazione: 21 nov. 2021

Dopo aver rilanciato la saga del Cavaliere Oscuro con un terzo capitolo, in coppia con Brian Azzarello, dalla lunga gestazione, Frank Miller decide di voler aggiungere ancora un piccolo tassello al suo racconto, a pochi anni di distanza: Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro – Il Bambino d’oro!

In questo caso si tratta di un breve one-shot di 48 pagine, che ha come protagonisti la nuova generazione di eroi nata proprio in questo universo, ovvero Carrie Kelley/Batwoman, e i figli di Superman e Wonder Woman: Lara e Jonathan.

Miller infatti compie la coraggiosa scelta di non avvalersi dei big di casa Dc, per concentrarsi invece su quelle che sono le sue creazioni, ancora tutte da plasmare. Vediamo quindi una Carrie Kelley sempre più indipendente e determinata, benché devota al suo mentore, da cui trae ispirazione per ogni mossa e tattica di combattimento. Lara, invece, continua ad essere intollerante e infastidita dal comportamento degli umani, che vede come insetti buoni solo a riprodursi, mangiare e uccidersi tra di loro.

Il suo atteggiamento cinico e altezzoso aveva già scatenato gli eventi che portarono alla battaglia divampata nel precedente capitolo, ma il riavvicinamento col padre sembrava averla riportata sulla retta via, così come la vicinanza del piccolo Jon, per fortuna decisamente più simile all’eroe di Krypton.

Ed è proprio l’ultimo nato della casata di El ( o della famiglia Kent ) il “Bambino d’oro” del titolo, viste le enormi potenzialità che ancora deve esprimere, ma di cui iniziamo ad avere un assaggio su queste pagine.

I due giovani kryptoniani infatti si troveranno ad affrontare nientemeno che Darkseid, il malvagio sovrano di Apokolips, nonché uno dei più crudeli e potenti esseri dell’universo Dc. A fiancheggiarlo, giusto per dare un avversario all’altezza anche alla spalla di Batman, ritroviamo il Joker, pronto a manipolare la campagna elettorale per il nuovo governatore, che ( guarda caso ) ha le fattezze di Donald Trump !

Neanche in questo caso, dunque, Miller rinuncia alla sua satira politica e sociale, fomentato per di più dalle varie campagne d’odio e disinformazione portate avanti dal tycoon, all’epoca ancora Presidente degli Stati Uniti. La realtà, come spesso accade, supera la fantasia, e lo scrittore trova dunque terreno fertile su cui far marciare ancora una volta il suo baluardo contro il sistema corrotto e la disuguaglianza, ovvero il Pipistrello, in questo caso rappresentato da un’agguerrita Carrie Kelley/Batwoman.

In poche pagine, però, è ovvio che l’autore non ha modo di approfondire più di tanto le tematiche affrontate, e in generale la storia non riesce a svilupparsi come dovrebbe, tralasciando molti elementi e dandone per scontati altri, che invece meriterebbero qualche spiegazione in più. Uno su tutti è la presenza stessa di Darkseid, introdotto senza alcun preambolo o presentazione, oltretutto in maniera piuttosto forzata, visto che un essere come lui non ha certo bisogno di manipolare una campagna elettorale per raggiungere i suoi obiettivi…

Lo stesso vale per il piccolo Jonathan, di cui intravediamo solamente il grandissimo potenziale, ma non viene minimamente approfondito, sia a livello psicologico che per quanto riguarda i suoi poteri, dei quali non capiamo esattamente la portata o la natura. Eppure dovrebbe essere proprio lui il fulcro del racconto e il vero elemento nuovo di questa epopea, per cui ci saremmo aspettati qualche attenzione in più nei suoi confronti da parte dell’autore.

Se in generale Miller qui non brilla per introspezione, risultano comunque più interessanti i personaggi di Carrie e Lara, nei quali intravediamo un’evoluzione rispetto ai precedenti capitoli, sia nel loro modo di essere che di comportarsi. Come detto prima, infatti, la pupilla di Batman dimostra di avere tutte le carte in regola per essere non solo una spalla, ma anche un’eroina a tutti gli effetti, che potrebbe perfino sostituire il suo mentore. La figlia ribelle di Superman, invece, subirà un duro attacco da parte di Darkseid, che per forza di cose dovrà rimetterla in discussione…

Nel complesso, dunque, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro: Il Bambino d’oro è un breve racconto che convince a metà, in quanto la lettura scorre abbastanza bene, pur con qualche ridondanza nei dialoghi, ma troppi elementi vengono solo abbozzati e non sviluppati in maniera adeguata. Sicuramente la vicinanza dell’ottimo Brian Azzarello aveva giovato al precedente capitolo, in quanto il buon vecchio Frank ha dimostrato di aver perso un po’ del suo smalto già da diversi anni, ormai.

In compenso, però, il brasiliano Rafael Grampà ci regala una prova superlativa al tavolo da disegno, grazie a uno storytelling molto efficace e uno stile unico e inconfondibile, che mescola la sensibilità del fumetto indipendente con la dinamicità e l’energia di quello nipponico. Il suo tratto così immediato e stilizzato ricorda tra l’altro quello di Miller, anche se più elegante e particolare. La scelta di Grampà si dimostra quindi azzeccatissima, così come il design dei suoi personaggi, dove spiccano l’uniforme attillata di Batwoman, con un mantello simile ad un trench, e il vistoso completo a stelle e strisce del Joker.

In conclusione, dunque, se amate la saga del Cavaliere Oscuro di Miller e ne possedete ogni capitolo, è giusto che prendiate anche Batman: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro – Il Bambino d’oro, visto che comunque aggiunge un piccolo tassello alla storia ed ha un ottimo apparato grafico. Se invece non seguite troppo questo universo potete tranquillamente lasciar perdere, in quanto non si tratta di una lettura imprescindibile.

In Breve

Storia

6

Disegni

7.5

Cura editoriale

7

Sommario

In questo breve one-shot della saga del Cavaliere Oscuro vediamo contrapporsi due malvagi top come Joker e Darkseid contro le nuove leve del supereroismo milleriano. La lettura scorre piacevolmente, pur con qualche ridondanza nei dialoghi, ma queste poche pagine non bastano a sviluppare in maniera soddisfacente la trama, che pecca un po’ di superficialità. Ottime, invece, le tavole di Rafael Grampà.

7

Punteggio Totale

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