La Terra di Mezzo: L’ombra della Guerra – La Desolazione di Mordor (Espansione) | Recensione

Pubblicato il 17 Maggio 2018 alle 15:00

Accompagnate Baranor, Capitano di Minas Ithil, nel suo viaggio all’interno della nuova regione desertica di Lithlad, e scoprite quali siano i suoi gadget tecnologici e il suo stile di combattimento in La Desolazione di Mordor, ultima espansione di La Terra di Mezzo: L’ombra della Guerra.

La Desolazione di Mordor pone al centro dell’azione Baranor, in missione per cercare di conquistare Lithlad, un nuovo territorio tutto da esplorare, grazie all’aiuto non di armate di Orchi, ma dei mercenari conosciuti come i Figli Evanescenti.

  • That’s the only life, so do it right

Anche se i Soundgarden non stavano certo pensando a Mordor quando hanno pubblicato Kickstand, questo estratto del testo racchiude in pochissime parole quella che sarà la difficoltà principale di La Desolazione di Mordor: la mortalità di Baranor.

La struttura del DLC consente ai giocatori di capire esattamente cosa dovranno fare e quali sono i vari cambiamenti apportati al gameplay dal controllo di un personaggio completamente umano, a differenza del protagonista della storia principale, Talion, che può anche usare i poteri dell’Anello, e dell’Elfa Eltariel, protagonista del primo DLC della storia La Lama di Galadriel.

Baranor è un semplice uomo, per cui è mortale. In game, questo si traduce nella perdita di tutti gli eventuali potenziamenti raccolti, fatta eccezione per quelli legati al nano Torvin, mentre conserverete l’avanzamento nella storia, ma soltanto fino a che non raggiungerete un determinato punto nella storia.

Dovrete sempre tenere a mente che Baranor potrà curarsi solo con delle pozioni, che non è immortale e che non può usare l’Anello per dominare le menti degli Orchi e renderli propri alleati.

Per tutti questi motivi l’esercito di Baranor non potrà essere composto da Orchi, per cui il Capitano di Minas Ithil deciderà di rivolgersi a un gruppo di mercenari noto con il nome di Figli Evanescenti. Per recluterli, dovrete letteralmente comprare la loro lealtà, proprio perché mercenari. Questi mercenari potranno prendere il posto di eventuali Capitani Orchi uccisi e accorrere in soccorso di Baranor come Guardie del Corpo.

Una volta terminate le prime missioni della storia, dovrete affrontare delle Missioni Avamposto, per poter indebolire i vostri nemici e tentare di conquistare la fortezza Marauder di Shindrâm.

  • Il rovescio della medaglia

Alla luce di queste informazioni, potrebbe sembrare che giocare nei panni di Baranor significhi controllare un personaggio condannato inevitabilmente a morte. Per fortuna, il sistema di gioco è calibrato in modo tale da rendere gli svantaggi in game meno pesanti per i giocatori, che dovranno però escogitare delle strategie di gioco differenti, rispetto a quelle adottate quando si controlla Talion.

Innanzitutto, potrete contare su una serie di gadget, molti dei quali disponibili fin dall’inizio, come un rampino, uno scudo e un “quadraplano”, ovvero un paracadute. Inoltre, avrete a vostra disposizione anche la possibilità di scagliare dardi di vario tipo. Non troverete nuovi pezzi per il vostro equipaggiamento, sostituiti da potenziamenti cumulativi applicabili direttamente all’equipaggiamento di base.

Mentre perderete i progressi che riguardano i potenziamenti dell’equipaggiamento e le abilità di Baranor dopo una sua eventuale morte, quelli applicabili da Torvin verranno conservati. Questi oggetti sono sparsi per tutto il nuovo territorio del deserto di Lithlad, e per aiutarvi nella ricerca per ognuno di essi potrete consultare uno schizzo della zona in cui sono nascosti.

Un’altra novità importante è il fatto che non dovrete più scegliere un solo potenziamento fra i tre disponibili nell’albero delle abilità del vostro personaggio, ma, una volta sbloccati, saranno sempre disponibili tutti allo stesso tempo.

  • La nemesi del Sistema Nemesi

Una delle caratteristiche meglio implementate all’interno di La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, nonché una delle più originali e amate dai giocatori, è il Sistema Nemesi, che rende lo scenario di gioco vivido e decisamente realistico, poiché prevede una interazione unica con i PNG che animano il mondo di gioco, introducendo la possibilità che un Orco si vendichi contro Talion se ha ucciso un suo fratello di sangue, ma anche la possibilità per Talion di prendersi una rivincita contro l’Orco che lo abbia ucciso.

Se morirete mentre giocate come Baranor molti dei vostri progressi verranno azzerati, per cui non sarà possibile vendicarsi di chi vi avrà ucciso. Per questo, il Sistema Nemesi risulta incompleto, ma si tratta ovviamente di una scelta dovuto proprio alla mortalità del protagonista di questa ultima espansione della storia.

Inoltre, meritano una menzione anche gli aggiornamenti validi sia per le espansioni che per il gioco base, che potete trovare in maniera più dettagliata in questo nostro articolo. Gli aggiornamenti sono disponibili dallo scorso 8 maggio, lo stesso giorno in cui è stato pubblicato La Desolazione di Mordor.

Una novità su tutte renderà sicuramente felici i giocatori: la cancellazione definitiva della sezione Mercato, di fatto un sistema pay to win contro la quale si sono scagliati moltissimi giocatori. Alla luce dei molteplici messaggi di disapprovazione verso una meccanica che avvantaggia chi spende soldi veri per aggiudicarsi alleati Orchi e pezzi di equipaggiamento anche molto rari, Warner Bros. ha deciso di eliminare per sempre dal gioco la sezione Mercato.

  • Conclusioni

Per quanto di durata tutto sommato breve e animata da una storia non molto incisiva, La Desolazione di Mordor si rivela un contenuto aggiuntivo divertente e originale rispetto alla campagna principale, che metterà alla prova le vostre strategie di combattimento costringendovi ad agire in maniera molto diversa da come fareste controllando Talion.

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