Secondo parere: Green Lantern Corps 1 di Peter J. Tomasi

Pubblicato il 11 Ottobre 2011 alle 00:00

L’universo delle Lanterne Verdi non è minimamente intaccato dal reboot come dimostra anche questo Green Lantern Corps #1 che forse però è il #1 più ostico per i nuovi lettori delle testate che brillano di luce verde.

Green Lantern Corps n. 1

Autori: Peter J. Tomasi (Testi); Fernando Pasarin (Disegni); Scott Hanna (chine); Gabe Eltaeb (colori); Doug Mahnke & Christian Alamy con Randy Mayor (copertina).
Casa editrice: DC Comics
Provenienza: USA
Prezzo: $ 2,99
Data di pubblicazione: 21 settembre 2011 (USA)

Come giudicare un albo che di fatto ha pochissimissimo a che fare col reboot?

È stata questa la domanda che mi sono posto al momento di recensire Green Lantern Corps #1 che più di GL e Red Lanterns è un albo che non è minimamente intaccato dall’aria del reboot piuttosto parte direttamente dalle conseguenze di War of the Green Lanterns di cui si avvertono gli strascichi ma di cui non si spoilera nulla comunque.

Peter J. Tomasi torna ai testi del Corpo e si concentra su Guy Gardner e John Stewart dapprima sulla difficoltà di ritornare a vestire i panni di civili, come ogni buon soldato dopo una guerra, poi sul loro dovere di Lanterne; il plot è di quelli ormai classici per il corpo un nemico in un settore remoto della galassia ne minaccia la stabilità ed il cliffhanger finale è senz’altro funzionale per stuzzicare i lettori che hanno fatto del Corpo la propria ragione di vita….ma per gli alti?

La scrittura di Tomasi è facile, semplice, chiara ma per un nuovo lettore questo non basta…l’autore infatti da per scontato che si conoscano John e Guy, ma anche Salaak ad esempio, è pur vero però che l’azione concitata può coinvolgere il nuovo lettore nel mondo fantastico delle Lanterne e quindi in un certo qual modo fargli soprassedere sul fatto che di fronte ha dei personaggi “sconosciuti”.

Anche alle matite troviamo un veterano del Corpo ovvero Fernando Pasarin che è pianamente a suo agio sia nell’insolito compito di ritrarre i nostri protagonisti in abiti civili sia quando si tratta di volare nello spazio e ritrarre anatomie aliene e costrutti dell’anello; ottima la costruzione delle tavole sempre dinamiche così come la particolare attenzione per le posture e le espressioni facciali.

Questo non è #1 facile per i nuovi lettori: qui a differenza di GL non basta avere una semplice infarinatura sul mondo di GL ma bisogna conoscerlo un pelino meglio…di contrasto la scrittura di Tomasi è così coinvolgente che per i più audaci il Corpo potrebbe essere una eccitante scoperta.

Per i vecchi lettori…cosa volete di più se non l’inizio di un altro ciclo di storie del Corpo?

VOTO: 7

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