Daredevil Collection 3 – Wilson Fisk: Kingpin – RECENSIONE

Pubblicato il 24 Dicembre 2015 alle 11:15

Chi è Wilson Fisk, colui che è conosciuto come Kingpin? Come ha fatto a diventare il capo incontrastato del crimine di New York? Ce lo racconta Bruce Jones in una miniserie che rivela le sconvolgenti origini del peggiore nemico di Devil!

I fan di Devil sanno bene che il suo nemico più insidioso è Wilson Fisk, alias Kingpin, capo incontrastato del crimine newyorchese e protagonista delle saghe più importanti e intense della collana del Diavolo Rosso. Creato da Stan Lee e John Romita Sr. negli anni sessanta, esordì nel mensile Amazing Spider-Man e per molto tempo fu in effetti un avversario ricorrente dell’Arrampicamuri. Il Sorridente lo descrisse come il classico gangster, spesso preda di scatti di rabbia, e nel complesso non dissimile dai convenzionali cattivi da fumetto.

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Negli anni ottanta, però, le cose cambiarono quando Frank Miller, nella sua leggendaria run di Daredevil, decise di utilizzarlo come nemico principale di Matt Murdock. Nella sua versione Kingpin fu una figura molto più plausibile e inquietante. Wilson Fisk era sempre crudele e spietato ma agiva in maniera più sottile rispetto alle storie dei sixties, avvalendosi di sicari come Elektra o Bullseye. Un altro aspetto fondamentale era simboleggiato dal potere derivato dai suoi contatti con gli ambienti politici, militari e finanziari del sistema americano, come lo stesso Miller evidenziò nella celebrata Born Again.

Dopo Miller, ottimi autori come Ann Nocenti, D.G. Chichester, Brian Michael Bendis, Ed Brubaker e altri hanno mantenuto questa impostazione, facendo di Kingpin uno dei villain più carismatici del Marvel Universe. Quando Joe Quesada divenne editor in chief della Casa delle Idee, cercò di pubblicare albi di vario genere, non tutti incentrati sui supereroi, e pensò pure a una miniserie dai toni noir e hard-boiled dedicata proprio a Wilson Fisk.

L’opera era già stata parzialmente pubblicata in Italia in appendice a L’Uomo Ragno ma ora Panini Comics la propone in forma integrale in questo terzo volume di Daredevil Collection. A scriverla è Bruce Jones, uno degli scrittori più anti-convenzionali del comicdom, autore di varie storie di Conan, di un’apprezzata run del Ka-Zar anni ottanta e specialmente della discussa e controversa gestione di Incredible Hulk che suscitò un mare di polemiche.

Jones opta dunque per atmosfere noir e hard-boiled, adulte nei toni e lontanissime dalle tipiche situazioni supereroiche di tante serie Marvel. L’autore, in effetti, si rese conto che nel corso degli anni nessuno si era preso la briga di narrare le origini di Wilson. Perché ha scelto la strada del crimine? Qual è il suo background familiare? E, soprattutto, come ha fatto a diventare il re del crimine newyorchese? Stan Lee, infatti, al suo esordio ce l’aveva già presentato come un boss. Ma in che modo è riuscito ad arrivare ai vertici del sistema criminoso?

Jones quindi inizia quando Wilson non è ancora il temuto Kingpin e fornisce informazioni impensabili sul suo conto. Capitolo dopo capitolo, seguiamo un percorso esistenziale sempre più drammatico e lo scrittore delinea una story-line dal ritmo serrato, avvincente come una puntata de I Soprano. Con echi di Scorsese e di Coppola, narra una vicenda di formazione. Quella di un uomo crudele dotato di incredibile intelligenza. Un manipolatore e uno stratega che lentamente, omicidio dopo omicidio, ottiene ciò che ha sempre desiderato: il potere.

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Kingpin è un fumetto realistico e, sebbene ci sia una fugace apparizione dell’Uomo Ragno, non sembra nemmeno inserito nel contesto del Marvel Universe propriamente detto e costituisce una lettura davvero diversa dal consueto. Con un giusto equilibrio di azione e introspezione, Jones scrive testi secchi e crudi di stile chandleriano e dialoghi che farebbero bella figura in un romanzo di James Ellroy. Il tratto sporco, apparentemente dimesso ma espressivo di Sean Phillips e di Klaus Janson è perfetto per la rappresentazione delle ambientazioni livide e oscure evocate dalla prosa di Jones. In poche parole, Kingpin non può mancare nella collezione degli estimatori della narrativa pulp e dei fan di Devil.

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