Michael Jordan – La biografia a fumetti: il ritorno del mito – RECENSIONE

Pubblicato il 4 Dicembre 2015 alle 16:18

Chi è stato Michael Jordan lo sappiamo tutti. Icona assoluta del basket mondiale e personaggio mediatico come pochi. Wilfred Santiago lo trasforma in un fumetto e continua a far volare ancora un personaggio che resterà per sempre nell’olimpo dei più grandi.

Non c’è bisogno di essere appassionati di basket per sapere chi è Michael Jordan. Considerato il più grande di tutti i tempi, il dio assoluto della palla a spicchi. Tra gli anni ’80 e i ’90 – insieme ai suoi Bulls – ha reinventato il gioco del basket innalzandosi a padrone assoluto; ha oscurato chiunque fosse venuto prima di lui e ha lasciato un fardello a tutti coloro che sono arrivati dopo.

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Ha vinto sei campionati NBA e un campionato NCAA, è stato eletto cinque volte MVP e con gli USA vanta due ori olimpici. Ma Michael Jordan – che nel frattempo è diventato semplicemente MJ – non è stato solo questo. Testimonial assoluto per la NIKE, giocatore di Baseball professionista ed anche protagonista nel fortunato film Space Jam. Insomma l’abbiamo visto intraprendere svariate strade e vederlo adesso trasformarsi in un fumetto non può che far piacere.

Si chiama Michael Jordan – La biografia a fumetti uscito per la BD Edizioni, scritto e inchiostrato da Wilfred Santiago (alla sua seconda biografia sportiva dopo quella su Roberto Clemente). Una graphic novel che racconta la vita di Air Jordan dai suoi esordi fino alla consacrazione assoluta.

Ma il fumetto di Santiago non è solo questo; l’autore scava più nel profondo e mette in luce anche il periodo storico vissuto non solo da Jordan, ma dagli USA in generale: a questo proposito importante è la vicenda relativa ai saccheggi di una Chicago violenta che l’autore tratta in maniera quasi perfetta.

Stesso lavoro di grande stile è svolto nel racconto, quasi dettagliato, di tutti gli avvenimenti più importanti legati a Jordan: la prima esclusione tra i titolari del liceo, la morte del padre, il canestro illuminante di quell’ormai lontano 14 Giugno. Tutti episodi che hanno formato il carattere e lo spirito dell’atleta e che Santiago riesce a far rivive in maniera sublime.

Stesso discorso lo si può fare per i disegni. Tavole che parlano da sole, opere d’arte che lasceranno il lettore letteralmente a bocca aperta. Piccoli riquadri che probabilmente resteranno impressi più della storia stessa; vere e proprie immagini parlanti, dove colore e matita si sposano alla perfezione con l’idea di vittoria e catturano quel senso di sfida che Jordan lancia agli avversari, ma soprattutto a sé stesso.

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Un’ottima prefazione, quasi commovente, scritta da Flavio Tranquillo (uno dei massimi esperti di basket, uno che Michael Jordan l’ha davvero visto volare) rende ancor più prezioso un volume già di per sé completo e con poche falle sia stilistiche che di contenuto.

I’m back” disse MJ in una famosa conferenza stampa. Ma forse uno come lui non è mai tornato, c’è sempre stato e questa graphic novel ne è una chiara testimonianza.

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