La Saga del Costume Alieno Vol. 1 – Spider-Man Collection 15 | Recensione

Pubblicato il 8 Agosto 2018 alle 11:00

Siete pronti per la Saga del Costume Nero? Allora non perdete questo volume di Spider-Man Collection! Tom De Falco e Ron Frenz narrano le prime avventure dell’Uomo Ragno con la sua nuova divisa, giocando abilmente con atmosfere supereroiche e hard-boiled!

Quando Jim Shooter divenne editor in chief della Marvel si rese responsabile di un profondo rinnovamento. Fu lui a dare spazio ad autori innovativi del calibro di Frank Miller e si aprì alle novità. Secondo la sua ottica, le serie della Casa delle Idee dovevano sorprendere i lettori con colpi di scena, nuovi personaggi e situazioni narrative fino a quel momento giudicate impensabili.

Il culmine di questa tendenza fu la sua maxiserie Secret Wars, incentrata su uno scontro senza esclusioni di colpi tra i principali eroi Marvel e il potentissimo dio Arcano. Alla fine di Secret Wars, decise Shooter, ci dovevano essere profondi mutamenti nell’Universo Marvel e questi, in effetti, non mancarono. Giusto per fare un esempio, al ritorno dal pianeta dell’Arcano, i Fantastici Quattro avevano una formazione diversa, con She-Hulk al posto della Cosa. E per quanto riguarda l’Uomo Ragno? Beh, sfoggiava un nuovo costume.

I fan dei supereroi sanno che i cambiamenti dei costumi si verificano spesso. Tuttavia, nel caso dell’Arrampicamuri il discorso era complicato. La celebre calzamaglia rossa e blu era uno dei tratti distintivi del personaggio e modificarla costituiva un grosso rischio. Shooter era però convinto che la cosa avrebbe fatto discutere i lettori e contribuito a tenere alta l’attenzione nei confronti delle ragno-testate. Tutto sommato, non si sbagliò ma, con il senno di poi, l’idea si rivelò un errore e nel giro di poco tempo la Marvel corse ai ripari.

Di conseguenza, in Amazing Spider-Man Peter Parker sfoggiava la nuova divisa e invece in Spectacular Spider-Man e in Web of Spider-Man usava quella classica. Non era una decisione pratica e alla fine Peter tornò in maniera più o meno definitiva al consueto look. Tuttavia, le prime storie con il costume nero sono interessanti e Panini Comics ha deciso di riproporle in due volumi di Spider-Man Collection. In quello iniziale sono inclusi i nn. 252-263 di Amazing Spider-Man, immediatamente successivi alle vicende di Secret Wars.

Nel n. 252 Roger Stern e Tom De Falco descrivono quindi il ritorno del signor Parker da Battleworld. Naturalmente il costume nero fa un effetto strano a tutti, a cominciare dallo stesso Peter. E’ infatti senziente e colui che lo indossa può controllarlo mentalmente. Perlomeno sono queste le premesse poiché, come l’Uomo Ragno scoprirà presto a sue spese, le cose sono complicate e diventeranno sempre più preoccupanti.

Dal n. 253 Tom De Falco prende le redini del mensile e dà il via a una lunga e complessa story-line, rendendo omaggio alle atmosfere storiche del mensile, quelle del periodo Lee/Ditko. All’epoca il Sorridente aveva scritto una lunga saga hard-boiled usando personaggi come Goblin, il Signore del Crimine e Big Man e facendo agire l’Arrampicamuri negli ambienti dei gangster. De Falco cerca di fare qualcosa di simile, presentandoci la Rosa, un misterioso boss che pare rievocare i cattivi dell’era ditkiana.

Non manca Hobgoblin, già introdotto da Roger Stern; appare di tanto in tanto lo zar del crimine Kingpin e inoltre c’è il bizzarro Jack Lanterna. Tentando di coniugare tradizione Marvel e innovazione, De Falco introduce poi l’aggressivo Puma e il ladro gentiluomo Volpe Nera, usa villain già noti come lo Spirito Rosso e si ricorda persino del farsesco Spider-Kid. Molti di questi personaggi appariranno anche in seguito e sono tutti parte di un articolato puzzle narrativo.

De Falco scrive testi in linea con quelli di Stan Lee e presenta una vicenda che si collega all’attitudine del passato. Nello stesso tempo, però, imposta la sottotrama relativa all’enigmatico costume nero. Gli episodi non sono rivoluzionari ma godibili e divertenti e se volete leggere un fumetto tipicamente Marvel allora questo è il volume che fa per voi.

La maggior parte dei capitoli è disegnata da Ron Frenz, penciler che si ispira da sempre ai classici artisti Marvel. Se in Mighty Thor si divertiva a mimare, se non addirittura a copiare, il tratto del leggendario Jack Kirby, qui prova ad avvicinarsi allo stile ditkiano. Non sempre ci riesce ma il suo Peter Parker è esile e dimesso come quello dei gloriosi esordi e le sequenze d’azione ricordano quelle dei primissimi albi di Amazing Spider-Man.

I nn. 252-253 sono invece illustrati dal bravo Rick Leonardi che ha un tratto contorto ed espressivo. Nel complesso, lo ripeto, il volume non propone storie rivoluzionarie. E’ comunque interessante e ha il merito di presentare episodi dell’Uomo Ragno che molti ricordano con affetto.

Articoli Correlati

La nuova serie Dragon Ball Daima sta svelando segreti sorprendenti sul Regno dei Demoni e, con ogni rivelazione, sta rendendo...

17/01/2025 •

15:00

L’anime Bleach ha conosciuto una nuova ondata di popolarità grazie alla serie Bleach: Thousand-Year Blood War, che ha...

17/01/2025 •

13:08

Mentre i fan attendono con impazienza di scoprire di più sui nuovi soldati ombra di Jinwoo e sugli imponenti cacciatori di grado...

17/01/2025 •

12:04