In Giappone aprirà un Pokémon Center con a guardia Arcanine e Pikachu

In Giappone aprirà un Pokémon Center con a guardia Arcanine Pikachu

Pubblicato il 17 Maggio 2022 alle 07:30

Il primo Pokémon Center aprirà ad Okinawa, la meravigliosa Isola Giapponese che ad agosto sarà partecipe di un evento unico nel suo genere. Pokémon Center Okinawa sarà vegliato da Arcanine e un Pikachu, che oltre a fare da guardia daranno anche il benvenuto al pubblico in visita.

Il nuovo Pokémon Center si insedierà nella vecchia sede dove era situato il Pokémon Store, all’interno del sito nell’Aeon Mall Okinawa Rycom.

Come siamo soliti leggere, le scelte per quanto riguarda questo genere di cose non sono mai casuali, ma sempre ponderate.

Arcanine infatti, è stato scelto per la sua rappresentazione simbolica, che lo vede richiamare uno Shīsā, la statua tradizionale del popolo Ryukyuan che rappresenta una creatura che è una fusione tra un cane e un leone, presente ovunque a Okinawa.

Secondo la tradizione folkloristica nipponica, lo Shīsā protegge le abitazioni dagli spiriti malvagi. Simbolicamente la statua scolpita a bocca aperta scaccerebbe le entità malvagie, mentre quelle a bocca chiusa inviterebbero ad entrare gli animi benevoli.

Se avete avuto modo di giocare a Pokémon Legends: Arceus, dove la mitologia del franchise è il fulcro su qui si basa la storia, noterete che l’introduzione di Hisuian Arcanine somiglia molto al komainu, la variante scintoista dello shisa con cui condivide le radici culturali e alcuni dettagli.

Il Pokémon Center Okinawa aprirà ad agosto e altri dettagli verranno aggiunti col passare del tempo.

Shīsā  sono delle statue decorative tipiche dell’isola di Okinawa e delle isole limitrofe che rappresentano delle creature leonine con tratti canini.

Derivebbero dai leoni guardiani cinesi, gli “Shi“, la cui immagine e tradizione sarebbe stata importata dalla Cina nel XIV secolo per decorare i templi ed i grandi palazzi.

A partire dal XIX secolo queste decorazioni si diffusero anche tra il resto della popolazione, che le pongono sui tetti o presso gli ingressi delle abitazioni per allontanare gli spiriti maligni oppure direttamente all’interno della casa.

Solitamente sono accoppiati: il maschio, con la testa rivolta a destra, è rappresentato con la bocca chiusa in maniera che possa tenere lontano il male. La femmina, con la testa rivolta a sinistra, è invece rappresentata a bocca aperta, nell’atto di diffondere la bontà.

Le statuette sono spesso realizzate con la tecnica Yachimun.

Una leggenda riguardante i Shīsā narra che una di queste statuette, donata ad un giovane di Naha da un notabile locale, prese vita e difese il porto del villaggio da un drago emerso dal mare.

Una variante della storia afferma che la statuetta fosse del re delle Ryūkyū e che avrebbe difeso il villaggio di Madanbashi da un drago facendo precipitare con un ruggito addosso all’aggressore una grande roccia dal cielo, che avrebbe poi dato origine ad un’isola.

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