Street Fighter II compie 30 anni – storia e curiosità

Pubblicato il 12 Febbraio 2021 alle 12:25

Di acqua sotto i ponti ne è passata per la serie di Street FighterNella fattispecie, Street Fighter II risulta tutt’ora il videogioco Capcom più venduto di tutti i tempi e anche uno dei più importanti picchiaduro della storia.

La serie di per sé è sempre stata una tra i pesi massimi del genere, al fianco di Tekken Virtua Fighter, ma è per l’appunto Street Fighter II ad essersi ritagliato una fetta nel cuore degli appassionati.

Ripercorriamone oggi la storia in occasione del suo 30° anniversario e cerchiamo anche di scoprire qualche dettaglio poco noto sulla creatura di Capcom.

Da Fighting Street a Street Fighter II

street fighter II
La schermata di selezione dei personaggi della versione Ultra.

Non sono in molti a saperlo, ma il primo Street Fighter era stato inizialmente commercializzato sul TurboGrafx-16 con il nome di Fighting Street. Paradossalmente e ironicamente, il primissimo capitolo di questa celebrata serie non è per nulla famoso e, a parte la sua controparte arcade, è stata resa disponibile per pochissime piattaforme all’epoca della sua uscita, ovvero il 4 dicembre 1988.

Il perché questo abbia portato quindi alla creazione di un seguito per console non è esattamente noto. Di sicuro le versione arcade sono risultate sempre popolari, sia del capitolo originario che di Street Fighter II.

Uscito nel febbraio 1991, con il nome di “The World Warrior”, Street Fighter II vide la luce nelle sale arcade, per poi approdare negli anni successivi su Super Nintendo, Sega Mega Drive, TurboGrafx-16, e in seguito anche su PlayStation, Sega Saturn e tante altre console.

Sapevate però che Street Fighter II è uscito ben sei volte contando le sue maggiori revisioni? Fino a pochissimi anni fa, infatti, per i picchiaduro era una pratica assolutamente normale pubblicare revisioni (talvolta anche annuali) dello stesso gioco in cui venivano affinate le meccaniche, aggiunti personaggi, risolti problemi di calibrazione, ampliate combo, mosse e mappe. Al giorno d’oggi questa pratica è un po’ diminuita, sebbene non del tutto scomparsa.

Al momento è infatti sufficiente pubblicare dei DLC, oppure delle patch correttive per risolvere qualsivoglia problema. Questo però ha comunque generato delle lamentele, come lo è stato con Street Fighter V, forse uno dei capitoli della saga più controversi in assoluto.

Street Fighter II e le sue versioni

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La copertina originaria della versione Super Nintendo.

La primissima versione di Street Fighter II è, come abbiamo detto, “The World Warrior” disponibile originariamente per arcade nel 1991. All’interno del gioco il roster dei personaggi era composto da: Blanka, Chun-Li, Dhalsim, Edmond Honda, Guile, Ken, Ryu e Zangief. L’uscita per Super Nintendo è invece datata 1992, con la versione “Champion Edition” ripubblicata poi anche in sala giochi.

Le innovazioni a questa revisione sono tantissime, tanto da renderlo profondamente diverso dalla prima. Prima di tutto negli scontri in versus i giocatori potevano scegliere ora anche lo stesso personaggio e a distinguerli ci sarebbe stata la semplice colorazione dei vestiti. Le mappe erano state affinate con l’aggiunta di numerosi dettagli come la colorazione dello sfondo per ricalcare i diversi momenti della giornata. Ma le aggiunte più importanti riguardavano soprattutto il gameplay.

Come prima cosa, alcuni personaggi avevano ricevuto diverse mosse aggiuntive e c’era stato un ribilanciamento completo a favore delle combo, mentre nella prima versione erano nettamente privilegiate le mosse speciali dei singoli personaggi.

Ed è qui che sorge un’altra curiosità riguardo il titolo: la versione successiva, ovvero “Hyper Fithing” fu pubblicata soprattutto in risposta alla costante e crescente pubblicazione di hack del gioco non autorizzate. La versione di Hyper Fighting è tra l’altro basata proprio su una hack! Realizzata originariamente da James Goddard, programmatore delle divisione statunitense di Capcom, egli creò una versione più bilanciata della Champion Edition e introdusse nuovi cambiamenti.

Il primo riguarda una velocizzazione generale del gioco, in modo da rendere più appassionante, frenetico e teso il gioco. Furono, ancora una volta, aggiunte delle nuove mosse ai personaggi e la possibilità per Chun-Li, Ryu Ken di eseguire attacchi a mezz’aria, cosa che cambiava completamente le tattiche utilizzate per questi personaggi.

L’avvento di Super Street Fighter II

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Super Street Figher II nella sua copertina per Super Nintendo.

Pubblicato per arcade e Super Nintendo nel 1993, era la volta di Super Street Fighter II, con il sottotitolo di “The New Challengers” che introduceva tantissime novità, in particolare hardware, che lo rendeva, in quel momento, il capitolo più avanzato tecnologicamente.

Per prima cosa erano stato introdotti quattro nuovi personaggi ineditiCammy, Fei Long, Thunder Hawk e Dee Jay. The New Challengers portò anche all’introduzione di nuovi finali, nuove mosse per i boss, una velocità nuovamente ridotta, un doppiaggio dei personaggi più curato e diversificato e, come accennato, una veste grafica più dettagliata, rifinita e potente.

Appena un anno dopo, la serie Super Street Fighter II si arricchisce con la versione “Turbo“, probabilmente una delle più famose del lotto. All’interno di essa si trovava l’aggiunta forse più importante dal punto di vista del gameplay: la barra super, che consentiva di utilizzare le mosse speciali una volta portata al massimo. Ancora più interessante risultò l’aggiunta di Akuma (chiamato però Gouki nella versione originale giapponese), un personaggio segreto che era possibile ottenere (e selezionare) soltanto utilizzando un codice.

Hyper Street Fighter II e il futuro della saga

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Locandina promozionale giapponese per Hyper Street Fighter II.

La sesta e ultima revisione ufficiale del gioco arriverà invece molti anni dopo, ovvero nel 2003 in seguito al quindicesimo anniversario della saga. La versione Hyper Street Fighter II uscì per PlayStation 2 in Occidente, mentre in madrepatria anche per arcade. In realtà questa è una versione per lo più celebrativa e non apporta grosse modifiche se non la possibilità di accedere a tutti i personaggi comparsi nel corso degli anni. Senza dubbio si è trattato comunque di una versione più vicina ai nostri tempi e dunque più fruibile dato l’approdo sulla famosissima PS2.

Senza dubbio, a seguito di questa carrellata, Street Fighter II è considerabile uno dei pilastri non solo del genere picchiaduro, ma anche della storia videoludica generale. Avendo generato film, accessori, una quantità spropositata di giochi e anche di merchandising virtualmente infinito. La sua popolarità si è rapidamente spostata dalle sale giochi alle case dei giocatori grazie ai porting di successo, ai suoi carismatici personaggi e alle iconiche mosse.

Voi avete mai giocato Street Fighter II? Che ricordi avete legati a questo indimenticabile capolavoro?

Non riesci a far meno di Street Fighter? Allora recupera subito 30th Anniversary Collection per Playstation 4!

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