7 anime con un’avvincente prima puntata

Pubblicato il 10 Dicembre 2019 alle 13:00

22 minuti, in alcuni casi anche meno. Questo è il tempo massimo che la prima puntata di un anime ha a disposizione per invogliare lo spettatore a continuare la visione e agganciarlo così per tutta la serie.

Proprio come abbiamo visto alcuni manga che hanno un’avvincente primo capitolo, lo stesso si può considerare per gli anime. Il primo episodio è fondamentale per far pendere l’ago della bilancia dal “drop” al “continuo con la puntata 2”.

Certo, con il tempo può anche succedere che un anime inizialmente considerato valido peggiori, così come il contrario, ma è chiaro che molte volte la prima impressione è quella che conta.

In fatto di primi episodi capaci di agganciare da subito lo spettatore le seguenti serie possono dire la loro.

Senki Zesshou symphogear

Senki Zesshou symphogear

Era l’inizio del 2012 quando la prima puntata della saga è stata trasmessa. Nel corso degli anni si sono susseguite altre 4 stagioni, l’ultima delle quale è andata in onda in estate 2019. Anche se il successo ottenuto in occidente è piuttosto mite, la prima puntata della saga sa come accendere gli animi e le aspettative.

Abbiamo delle bellissime idol, i mecha, gli alieni, combattimenti e una storia fin da subito tragica, tutte le cose che gli amici del Sol Levante apprezzano molto. Una saga che sa come agganciare da subito lo spettatore.

Arakawa under the bridge

Arakawa under the bridge

In fatto di anime dalla bellezza peculiare non poteva mancare Arakawa under the bridge. Dalla prima puntata non si capisce assolutamente nulla, sono tante cose buttate un po’ a caso, senza spiegazioni, ma allo stesso tempo creano quel tanto di curiosità e aspettativa che colpisce lo spettatore.

Non ci sono combattimenti o magie, ma semplicemente delle persone reali con le loro stranezze e bislaccherie. Un mondo alternativo dentro la vita di tutti i giorni, tra risate e situazioni al limite del possibile.

Akame ga kill

Akame ga kil

Un turbinio di emozioni l’una in contrasto con l’altro è la prima puntata di Akame ga kill. Per descriverlo brevemente si può dire che ciò che si pensa sia vero in realtà non lo è, il buono è male e il male è buono. Difficile da capire e ancora più complesso da rappresentare, ma bastano i primi 22 minuti di Akame ga kill per spiegarlo.

L’anime sarà sempre abbastanza violento e crudo, non disdegna l’uso di sangue e scene forti, ma poche superano quelle della prima puntata che nel manga è forse reso ancora meglio.

Blood lad

Blood lad

Quando si uniscono un fantasma popputo e un vampiro otaku convinto il mix che esce è esplosivo. Aggiungiamo poi il fatto che Staz il vampiro è anche un boss tra i mostri, molto forte e capace di usare la Kamehameha allora non c’è altro da aggiungere.

La trama non è particolarmente brillante, ma la costruzione dell’ambientazione e i simpaticissimi personaggi dell’anime sono il vero punto forte di Blood lad. Purtroppo l’anime non arriva ad una conclusione, ma già dalla prima puntata si viene rapiti dalla serie… e pensare che le aspettative erano bassissime.

Gakkou gurashi

Gakkou gurashi

Per evitare spoiler dannosi e per mantenere intatte le emozioni che immancabilmente colpiscono alla visione della puntata numero uno di Gakkou gurashi cercheremo di dire e rivelare il meno possibile.

Protagoniste sono 4 ragazze, fanno parte del club della vita scolastica in cui l’autogestione e l’indipendenza sono incoraggiate e ben viste. Requisiti molto importanti in quanto la vita del club è minacciata da forze esterne insolite. Ok si capisce poco, consigliamo di guardare la prima puntata per capire perché l’anime è stato scelto.

L’attacco dei giganti

L’attacco dei giganti

Guardando le prime scene dell’attacco dei giganti lo spettatore non ha la più pallida idea, né può indovinare con assoluta certezza cosa succederà nelle prossime puntate. Ciò che percepisce da subito è l’essere davanti a qualcosa di epico. Non sono molti gli anime, anche quelli più famosi, che riescono ad agganciare lo spettatore in modo così forte e immediato come riesce a fare l’attacco dei giganti.

Nelle prime scene assistiamo solo all’umanità che viene sodomizzata e mangiata dai giganti un nemico inarrestabile con cui è impossibile dialogare. Forse grazie al patos creato dalle scene tragiche o dall’ottima cura dei disegni e delle animazioni, ma è qualcosa che rimane impresso nel profondo.

Classroom of the elite

Classroom of the elite

Una piccola gemma nascosta datata 2017. La light novel è capace di conquistare i primi posti nel sondaggio delle vendite ad ogni nuova uscita e anche il conto totale annuale di copie vendute è più che buono. Stesso buon lavoro è stato fatto con l’anime, di cui da tempo si attende una seconda stagione.

Classroom of the elite ha una trama lineare e semplice, già vista anche in altri anime fatta da un istituto molto competitivo in cui il successo scolastico è tutto. I migliori sono nella classe A, i peggiori nella D. Il misterioso protagonista è finito proprio nella sezione D, ma fin da subito il tutto sembra sospetto in quanto è evidente che il suo desiderio rimanere nella sezione peggiore e non mostrare a nessuno le sue vere abilità.

Per quanto voglia restare nell’ombra è costretto a venire allo scoperto e iniziare la scalata che porterò la sezione D a diventare la migliore di tutto l’istituto.

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