One Piece – World Seeker: un’avventura “senza precedenti”

Pubblicato il 19 Marzo 2019 alle 11:00

Una grande festa non si conclude mai senza il botto dei fuochi di artificio e anche i 20 anni gloriosi di One Piece, il manga di Eiichiro Oda, stanno per godere di tale evento. Il ventennale del manga si concluderà con un videogioco dalle fondamenta inedite poichè ispirato ad un franchise che ha sempre affrontato una trasposizione da picchiaduro ad incontri. Stavolta, invece, il franchise si immerge in un mondo nuovo, vasto, libero, esclusivo con una storia che si propone essere “senza precedenti”. One Piece: World Seeker (QUI LA NOSTRA RECENSIONE), questo il nome del gioco. Come sarà? Cerchiamo di parlarne approfonditamente in base a quanto emerso finora.

Nel 1997 un autore manga di Kumamoto tentava la fortuna nella carriera manga pubblicando un’opera su Weekly Shonen Jump. Vent’anni dopo, quella stessa serie, ambientata in un mondo dominato dai mari che sconvolge le teorie fisiche della realtà, ha raggiunto un’imponente ed importante successo internazionale. Quell’autore è Eiichiro Oda e quell’opera è One Piece. Vent’anni dopo, pertanto, quest’autore e questo manga sono sempre più in carreggiata facendo a sportellate con gli scritti dell’ultima generazione, con sempre più storie e avventure da raccontare che nemmeno per un secondo stanno portando gli appassionati di tutto il mondo all’abbandono.

In qualunque ambito della vita, raggiungere i 20 anni è senz’altro un grande traguardo e One Piece lo ha raggiunto nel 2017 registrando non solo imponenti introiti nelle casse di Shueisha, ma forgiando un amore sempre più infinito tra le avventure di Rufy e gli appassionati di tutto il mondo. Per celebrare, quindi, tale grande successo, Shueisha ha organizzato e tenuto una marea di iniziative che nel corso del 2017 e il 2018 si sono consumate attraverso one-shot, speciali televisivi, preparazione di una serie tv ispirata al manga con attori hollywoodiani, spettacoli teatrali e infine, ma non perchè meno importante, la produzione di un videogioco per le console domestiche di ultima generazione, PlayStation 4, Xbox One e PC.

Il videogioco in questione veniva annunciato nel 2017 come un titolo “senza precedenti” e cerchiamo di capire perchè One Piece: World Seeker, dal 15 marzo 2019, si prepara a condurre con sè questo onore ed onere.

Il videogioco, prodotto da Ganbarion, vanta la collaborazione di Shueisha e di Toei Animation, lo studio di animazione che produce proprio la serie animata di One Piece e, per la causa, l’esperienza sul campo maturata in tanti sarà pressochè fondamentale al fine dell’arte e delle animazioni del mondo di gioco e dei personaggi. E non solo animazioni, il franchise affronta per la prima volta lo stile dell’avventura dinamica open world.

Sebbene il franchise di Eiichiro Oda sia popolare e di successo in tutto il mondo gli appassionati sono da tempo in cerca di un videogioco che possa incarnarlo al meglio attraverso un picchiaduro ad incontri classico o, ancora, attraverso una modalità storia che riesca a ripercorrere gli eventi storici della serie. Molte software house ci hanno provato in precedenza, ma senza riscontrare propriamente un grido al miracolo… e One Piece: World Seeker ha intenzione di raggiungerlo questo miracolo, ma in una maniera tutta sua, indipendentemente dai clichè e dallo schema imposto dai precedenti videogiochi ispirati ad un manga e ad un anime.

One Piece: World Seeker non sarà un picchiaduro ad incontri e non ripercorrerà assolutamente nessun arco realizzato da Eiichiro Oda nel suo manga. One Piece: World Seeker permetterà al videogiocatore di esplorare e viaggiare in un mondo aperto, senza limiti e confini, in un’isola inedita ricca di dettagli, misteri, pericoli, azione e nemici da affrontare attraverso i passi, i pugni e il Frutto del Diavolo dell’uomo che un giorno diverrà il Re dei Pirati, Monkey D. Rufy.

Sulla base delle caratteristiche essenziali di un videogioco open world ad interazione infinita con la mappa, One Piece: World Seeker ne assimila alcune dai più importanti e storici videogiochi di questo genere, ovvero lo stealth, il movimento senza essere notati dall’avversario, la pazienza, l’attesa e l’attacco a sorpresa a distanza o ravvicinato.

Il videogioco, pertanto, ha tutto ciò che dovrebbe vantare essendo un open world dinamico: una storia, dei personaggi, un sistema di combattimento e varie modalità di gioco secondarie che permettono al personaggio di aumentare punti esperienza per accedere a quella principale.

Relativamente alla storia, come abbiamo sottolineato poco fa, One Piece: World Seeker non basa la sua vastità su un arco narrativo creato da Eiichiro Oda nel suo manga, ma come linea guida è ambientato dopo i due anni della guerra della supremazia di Marineford e l’allenamento di Rufy assieme a Rayleigh.

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Il gioco è un’avventura completamente nuova e mai vista prima. Le scene si basano su una nuovissima isola che prende il nome di Jail Island e i pericoli legata ad essa non mancheranno di certo.

L’isola misteriosa, ambientata nel Nuovo Mondo, è piegata dalla guerra. In passato, Jail Island veniva chiamata Jewel Island per via del valore dei suoi minerali, usati per creare vere e proprie meraviglie tecnologiche, che l’avevano fatta crescere. Ma tale benedizione, purtroppo, ha anche rovinato la vita degli abitanti perché rapinatori, pirati e invasori sono venuti a conoscenza delle ricchezze dell’isola, rendendola di seguito un luogo non più vivibile.

In molti hanno perso la propria vita e la propria casa prima che il Governo mondiale riportasse l’ordine sull’isola, ma, attraverso la presenza di un impianto marino installato dalla Marina stessa, pare che qualcosa di strano vi sia nascosto. Ed è quindi qui che entra in gioco il videogiocatore che, attraverso la forza di Rufy, dovrà riportare a posto come sempre ciò che sta viziando la vita della popolazione locale.

Da qui possiamo passare al nuovo sistema di combattimento che si basa essenzialmente e prepotentemente sulle abilità di spicco che Monkey D. Rufy è riuscito a sviluppare nel corso delle sue avventure ufficiali. Il videogioco non ha solo dalla sua la possibilità di poter “scopiazzare” le dinamiche di combattimento degli storici titoli del genere, ma anche di ampliare e renderle esclusive grazie ai poteri partoriti dalla geniale mente di Eiichiro Oda.

Il Frutto del Diavolo Gom Gom (Gomu Gomu no Mi) servirà, tra l’altro, non solo per combattere, ma anche per esplorare l’intera isola attraverso la tecnica dello stealth, fondamentale per non essere notati dall’arsenale di guardia nemico. Oltre al potere del frutto del diavolo per spostarsi rapidamente, Rufy potrà vantar nel gioco le tre tonalità di Haki che effettivamente possiede grazie all’allenamento dei 2 anni dopo la guerra della supremazia di Marineford con Rayleigh, l’Haki dell’Osservazione, del Re Conquistatore e dell’Armatura.

Rufy sarà anche in grado di agguantare gli ostacoli lontani da lui, grazie all’abilità di estensione del braccio conferita dal frutto del Diavolo “Gom Gom”, al fine di muoversi e raggiungere rapidamente una zona designata. Può anche afferrare nemici lontani con lo stesso sistema ed effettuare colpi alla testa con meccaniche dei tipici sparatutto in terza persona.

Abbiamo parlato di una nuova storia, una nuova avventura, nuovi pericoli e nuovi misteri. Queste navi da guerra, usando un gergo vicino a One Piece, non possono di certo vivere se non ci sono dei personaggi a controllarle. In One Piece, Eiichiro Oda ci ha abituati, e ancora oggi lo fa, ad una miriade di personaggi tutti diversi ed esclusivi. In One Piece: World Seeker non solo torneranno gli eroi e i malvagi dell’opera principale, ma lo stesso autore in persona, che preventivamente aveva accettato il cantiere del videogioco, ha disegnato ben due personaggi inediti, quindi collaborando nonostante gli impegni del manga settimanale.

Non solo la ciurma di Rufy, Trafalgar Law, Smocker, Sakazuki, Fujitora, Rob Lucci e tanti altri, ma, in One Piece: World Seeker, avremo ben due nuovi personaggi, uno per la fazione dei buoni e uno per i cattivi: IsaacJeanne.

Isaac è Il “Guardiano” che comanda su Jail Island dalle retrovie. E’ uno scienziato che controlla la super scienza che ha condotto l’isola al suo anormale sviluppo. In precedenza è stato anche un marine che vanta un’incredibile forza di combattimento. Le sue vere intenzioni sono avvolte nel mistero, ma pone il suo obiettivo alla conquista di tutte le isole. Jeanne, invece è una ragazza che ama ciò che era un tempo Jail Island ed è il leader del movimento Anti-Marine Party. E’ una ribelle che comprende la spaccatura che persiste tra i cittadini dell’isola che vivono in città e in quelli che vivono in campagna. Prenderà le armi contro la Marina che ha mutato l’isola con la scienza.

Sebbene il personaggio principale si Rufy, come visto nelle immagini e trailer, l’aspirante Re dei Pirati avrà modo di affrontare in Boss Battle vere e proprie i villain di spicco del manga di Eiichiro Oda, unendo, pertanto, il mondo esclusivo del gioco alle battaglie storiche del manga. I personaggi alleati, invece, svolgeranno anche il ruolo di consiglieri e di notifiche generali del mondo di gioco e, in più, di missioni secondarie da effettuare nel corso delle sessioni.

Non solo storia principale, quindi, ma anche missioni secondarie, proprio come un classico open world, per ampliare i punti esperienza e il Pirate Karma di Rufy.

Tra le varie missioni secondarie troviamo la Caccia al Tesoro che, ottenibile trovando delle mappe misteriose, i giocatori potranno sfruttare la propria conoscenza di Prison Island per scoprire tesori nascosti e guadagnare nuovi ingredienti e oggetti, che aiuteranno Rufy nella sua missione. Invece, relativamente al Pirate Karma che abbiamo appena citato, completando alcune missioni per dei determinati personaggi, il Pirate Karma di Rufy nei loro confronti aumenterà e una volta raggiunti determinati livelli, i giocatori sbloccheranno alcune sequenze filmate e missioni uniche.

Un vero e proprio open world, pertanto. One Piece: World Seeker cerca di prender il meglio dall’esperienza dei videogiochi navigati del genere per poi applicarli per la prima volta nel franchise di Eiichiro Oda. Una storia nuova e un’isola inedita, ma con il motore e con la forza tipica del manga che ha compiuto 20 anni tra successi e glorie. Nemici che metteranno i bastoni tra le ruote all’aspirante Re dei Pirati, ma la sua volontà e anche il coraggio alimentato dagli alleati riusciranno ancora una volta a rimettere a posto la situazione in origine disastrosa.

E quindi come mai One Piece: World Seeker è un’avventura senza precedenti?

La risposta è molto semplice e non si rifà soltanto alla collaborazione plurilaterale tra Toei Animation, Shueisha, Eiichiro Oda e Ganbarion. No, molto di più.

Il ventennale del manga è il trampolino verso il “senza precedenti”. Eiichiro Oda ha fortemente specificato che da adesso in poi il suo franchise non avrà spazio per la prevedibilità e sembra che anche questo titolo sia designato a tale percorso.

Si tratta del primissimo videogioco del franchise focalizzato in un’avventura moderna e la particolarità si basa sul fatto che tende ad abbattere ogni muro e scetticismo da parte di chi crede che un titolo ispirato ad un manga debba essere esclusivamente un picchiaduro classico. Una delle parti più propizie di One Piece sono il colore, i paesaggi ricchi di dettagli, la libertà che offre e al fine di replicare tali caratteristiche, Ganbarion propone un gioco che permette agli utenti di muoversi senza limiti e liberamente attraverso l’intera mappa.

Rufy è il nostro unico mezzo nella vastità dell’isola e sarà anche la nostra unica tela da riempire con una china e con un colore tipico dell’arte di Eiichiro Oda. Attraverso il suo potere dovremo, con agilità ed intelligenza, muoverci nell’area e adattarci alle difficoltà che incontreremo.

I presupposti per un videogioco senza precedenti ci sono. L’esclusività e le infinite possibilità di gioco sono servite e adesso non ci resta che spiegare le vele e partire in una nuova avventura nel Nuovo Mondo più spericolato che mai.

ONE PIECE WORLD SEEKER sarà disponibile dal 15 marzo 2019 per PlayStation 4, Xbox One e PC.

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