Resident Evil 2: 1-Shot Demo | Recensione PS4

Pubblicato il 15 Gennaio 2019 alle 18:00

È arrivata la tanto attesa demo di Resident Evil 2 che ci ha dato la possibilità di saggiare in prima persona quanto ci attenderà all’uscita del famoso horror di Capcom.

Come molti saprete, da qualche giorno Capcom ha messo a disposizione di tutti gli utenti di PlayStation 4, Xbox One e PC Steam la demo dal nome “1-Shot Demo”. Questa sarà scaricabile per un breve periodo di tempo e cioè dall’11 al 31 gennaio.

In questa demo ci troveremo a rivivere gli orrori di Raccoon City per solamente 30 minuti, vestendo i panni della recluta di polizia Leon Kennedy. I minuti a nostra disposizione saranno più che sufficienti in quanto Capcom ha pubblicato una piccola sezione di gioco, che è completabile in circa dieci minuti. In questo tempo ci troveremo dentro la famosa stazione di polizia dove dovremo trovare una particolare chiave in una delle stanze dell’edificio, dopodiché dovremo tornare nell’atrio principale, dove la demo si interromperà mostrandoci la schermata di completamento con le statistiche.

Per completare la demo avremo a disposizione anche una seconda possibilità di scelta, infatti potremo intraprendere una strada più esplorativa che ci vedrà a passare dal piano superiore della grande biblioteca, da cui cadremo a causa dello sfondamento del pavimento, e ci catapulterà in una stanza in cui dovremo spostare delle librerie per uscirne.

Giocare a questa demo ci ha portati a carpire molti degli aspetti che poi troveremo in questo remake di Resident Evil 2. Il primo aspetto tra tutti è quello già dichiarato da Capcom, e cioè che questo è molto più di un semplice rifacimento del gioco originale. Infatti è chiara l’impronta data a questo titolo come una sorta di prosieguo della strada intrapresa con Resident Evil 7, ma il tutto con una grande cura e rispetto per il Resident Evil 2 originale.

Altro aspetto lampante di questa demo è l’aggressività degli zombie che ci troveremo a fronteggiare. Inizialmente sembra che ciondolino in maniera innocua per le stanze, ma basta un nonnulla per catturare la loro attenzione e ritrovarsi aggrediti con estrema ferocia. Interessante anche come gli zombie si rapportino con l’ambiente circostante, e non come dei manichini inerti che deambulano senza meta scontrandosi con le pareti. Le loro interazioni sono davvero molto credibili e rendono più solido l’impianto di credibilità e verosimiglianza del gioco stesso.

Nel gioco è veramente facilissimo morire, bastano soli tre attacchi da parte degli zombie per perdere la vita, questo rende la componente survival del gioco più preponderante che mai. Quindi la difficoltà del gioco è anche piuttosto elevata, visto che i zombie oltretutto sono piuttosto resistenti e bisogna riempirli di piombo per farli fuori, sia colpendoli alla testa, se si ha una buona mira, che in altre porte del corpo. Ma nonostante si riesca ad atterrarli, essi spesso e volentieri si rialzano tornando ad attaccarci di nuovo. Quindi spesso la scelta migliore e più “economica” è quella di fuggire a gambe levate e riservare le munizioni solo allo stretto indispensabile quando proprio non c’è alternativa.

Un elemento che farà certamente discutere, introdotto in questo gioco, riguarda il famoso pugnale, che nel titolo originale era possibile utilizzare come risorsa estrema quando esaurivamo le munizioni. Qui lo troveremo ma soggetto ad usura. Infatti lo potremo utilizzare solo per un numero limitato di volte, con una piccola barretta visibile sotto l’oggetto che, dopo un paio di utilizzi, diventerà inutilizzabile.

Questa scelta personalmente sembra piuttosto azzardata, oltre che poco realistica, tutt’al più si poteva inserire una componente randomica che rendeva il coltello inutilizzabile in caso di rottura accidentale. Ma l’utilizzo limitato del coltello, oltre che da un punto di vista difensivo, diventa limitante anche per quanto riguarda la sua utilità pratica nel gioco. Ad esempio quando dovremo togliere lo scotch per poter accedere al pannello con leva nella hall della stazione di polizia, questo passaggio, senza coltello, diventa impraticabile.

Un altro aspetto che fa storcere un po’ il naso è l’apparizione randomica delle scatole di munizioni che possono modificare in maniera significativa la difficoltà del gioco e agevolare o mettere in crisi i giocatori. Su questo punto forse era meglio nel titolo originale, dove le munizioni si trovavano in punti determinati e variavano in base alla difficoltà prescelta all’inizio del gioco.

Il livello degli enigmi sembra aver preso un taglio decisamente diverso dal titolo originale, ma la varietà di questi è piuttosto ampia ed intrigante, sebbene dalla mezz’ora a disposizione per provare il gioco non siamo rimasti particolarmente colpiti da questo aspetto. Sebbene siano presenti diversi piccoli rompicapi facoltativi, come ad esempio i lucchetti e le combinazioni delle casseforti, dei quali troveremo le soluzioni in luoghi piuttosto distanti e nascosti degli ambienti.

Uno degli aspetti che colpisce subito è la grafica mostruosa del gioco che è stata realizzata grazie all’utilizzo del motore grafico RE engine targato Capcom. L’aspetto del gioco che si evince da questa demo è davvero di un foto-realismo mai visto prima, con un audio che aiuta a rendere il tutto ancor più coinvolgente e un sistema di controllo del tutto modernizzato che ci regala un’interazione decisamente maggiore rispetto al titolo originale. Il titolo quindi dal punto di vista grafico e tecnico sembra veramente inattaccabile, mentre lo è purtroppo in alcuni aspetti concettuali del gioco, come vi abbiamo accennato in precedenza.

In definitiva questa demo ci ha dato diversi spunti interessanti e indicazioni promettenti per quanto riguarderà il titolo definitivo, per il quale bisognerà attendere ancora due settimane scarse per avere delle risposte alle tante domande che affollano la nostra mente, tra cui l’aspetto su cui forse ci sono più incognite è proprio quello che riguarda i due personaggi con i quali potremo affrontare la storia e come si rapporteranno tra di loro.

In conclusione vi regaliamo un piccolo trucco per tutti coloro che ritengono i 30 minuti messi a disposizione per questa demo un po’ troppo pochi (incluso il sottoscritto). Una volta che avremo esaurito il tempo su un account, potremo caricare la demo su di un altro account sulla nostra console così da avere a disposizione altri 30 minuti. Per PlayStation 4, Xbox One e Steam è possibile creare quanti account vogliamo, quindi potenzialmente si può rigiocare la demo quanto si desidera senza troppe complicazioni.

Infine vi ricordiamo che Resident Evil 2 uscirà il 25 gennaio 2019 su PlayStation 4, le console Xbox One e PC Windows.

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