Warlock Marvel Omnibus: Recensione

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 alle 11:44

Tornano, in una prestigiosa edizione Omnibus, le avventure cosmiche e lisergiche del tormentato Adam Warlock, l’eroe dalla pelle dorata inventato da Stan Lee e Jack Kirby e reso leggendario dallo psichedelico Jim Starlin!

Marvel Omnibus Warlock

Autori: Roy Thomas, Jim Starlin (testi), Gil Kane, Jim Starlin (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 55,00, 18, 3 x 22,7, pp. 592, col.
Data di pubblicazione: novembre 2011

Come ho avuto modo di scrivere in varie occasioni, Roy Thomas ha svolto un ruolo fondamentale per ciò che riguarda l’evoluzione della Marvel negli anni settanta. Grazie a lui la casa editrice, dopo il repentino abbandono di Jack Kirby e Steve Ditko, riuscì a rinnovarsi, sia dal punto di vista narrativo che da quello delle proposte editoriali. Fu Thomas, per esempio, a dare impulso ai comic-book fantasy e horror e, più in generale, a mensili non imperniati sui supereroi. Da buon allievo di Stan Lee, inoltre, Thomas sviluppò uno stile di sceneggiatura in linea con la tradizione Marvel ma al passo con i tempi.

E la sua inventiva non era seconda a quella del Sorridente, come provano le sue riuscite run di Avengers o di Conan The Barbarian.

Perciò, quando Lee smise di scrivere storie per assumere mansioni dirigenziali, Thomas divenne l’autore di punta della Casa delle Idee. Roy aveva un ulteriore punto di forza: la conoscenza certosina del Marvel Universe e delle sue vicissitudini, rappresentate dalla famigerata ‘continuity’. Di conseguenza, spesso trasse spunto da particolari, a volte infinitesimali, degli storici episodi di Lee per impostare nuove story-line o per creare personaggi e saghe imprevedibili. È il caso, tra i tanti, di Warlock.

Il misterioso Adam Warlock fece la sua prima apparizione in una storia dei Fantastici Quattro dei soliti Lee & Kirby e apparve in poche vignette. Si trattava di un umanoide artificiale, nato in un bozzolo, creato da un malvagio gruppo di scienziati. L’idea sembrò fermarsi lì, anche se dopo poco tempo gli autori lo ripresero in un paio di numeri di The Mighty Thor in cui, con il nome di Him, Adam, ingenuo come un bambino, ha la pessima idea di rapire la bella Lady Sif amata dal dio asgardiano, con conseguenze immaginabili.

Il personaggio in sé era appena abbozzato ma Thomas, intrigato dalla possibilità di poter letteralmente impostare un eroe dal nulla, ne fece il protagonista di un comic-book, Warlock, appunto (nuovo nome del character). Thomas gli diede una psicologia ben precisa, rendendolo più maturo. Coadiuvato dal grande Gil Kane ai disegni, impostò una run dai toni fantascientifici. Sebbene Thomas fosse, ovviamente, uno strenuo sostenitore del Marvel Universe e della valenza rivoluzionaria dei supereroi di Lee, era però anche un fan della DC e amava in particolare l’idea delle terre parallele.

Malgrado Stan non ne fosse entusiasta, Thomas ambientò le vicende di Warlock in una terra parallela, chiamata Contro-Terra. Come avranno modo di notare i lettori di questo splendido Marvel Omnibus che include l’intero serial, in tale mondo esistevano i doppi di alcuni personaggi ma la situazione era diversa da quella degli universi alternativi di casa DC e, sostanzialmente, Adam Warlock era l’unico supereroe in circolazione, impegnato ad opporsi a minacce inquietanti come quella, tra gli altri, dell’Uomo Bestia. Le storie di Thomas, pur di buona fattura, furono indubbiamente meno immediate di quelle di Avengers, nonché piuttosto ostiche per gli standard marvelliani dell’epoca.

Il comic-book non fece sfracelli in fatto di vendite e Thomas cedette il timone al giovane Jim Starlin. Costui era un penciler che aveva seguito con convinzione l’esempio di Jim Steranko, primo disegnatore a inserire la psichedelia nei comics (e sia Steranko sia Starlin, negli anni sessanta, erano stati coinvolti nei movimenti giovanili della love generation). Le pagine di Starlin (come quelle di Steranko) mimavano graficamente le visioni lisergiche provocate dall’LSD e, sull’esempio del ‘2001 Odissea Nello Spazio’ di Kubrik, che all’estetica psichedelica doveva parecchio, Starlin utilizzò tali suggestioni espressive, rappresentando un’autentica rottura con il passato.

Nelle sue mani, Warlock non è più un eroe della Contro-Terra ma il suo raggio d’azione diviene più vasto e le avventure si svolgono in pianeti alieni, negli inesplorati spazi interstellari, persino nella psiche di nemici sconcertanti come il Ladro di Stelle. Per giunta, Starlin, con le vicende del Magus, della Matriarca e altri personaggi, fa una denuncia della religione, intesa come mezzo di controllo delle coscienze, con un’attitudine libertaria. Starlin, più o meno nello stesso periodo, aveva realizzato un’apprezzata sequenza di Captain Marvel, imperniata sull’eroe Kree e sul terribile Thanos, amante della morte, e in Warlock di tanto in tanto vi si ricollega.

L’idea della morte e il senso della fine imminente, in un’atmosfera di lirico e cupo pessimismo, caratterizzano infatti tutta la seconda parte della serie e lo stesso Warlock è un personaggio cupo, disperato, nichilista, tormentato dagli appetiti irrefrenabili della Gemma dell’Anima, manufatto situato sulla sua fronte che assorbe l’essenza vitale di chiunque. Warlock, dunque, grazie a Starlin, si trasformò in una delle opere più sperimentali, anti-convenzionali ed eversive degli anni settanta e a ciò contribuirono anche i disegni che riprendevano l’esempio di Steranko, rielaborato, però, in maniera personale, con echi dello Steve Ditko di Dr. Strange. La struttura di molte tavole è inventiva e, in un certo qual modo, ancora attuale, per non parlare delle complicate, allucinanti, visionarie ambientazioni raffigurate da Starlin con una cura maniacale.

Malgrado ciò, nemmeno Starlin riuscì a salvare Warlock dalla chiusura e ne realizzò un efficace epilogo in uno straordinario annual di Avengers. Nel corso del tempo, però, il fumetto è stato giustamente rivalutato e oggi ha assunto la statura di classico non solo della Marvel ma dell’intero fumetto statunitense. Perciò, malgrado il prezzo non alla portata di tutte le tasche, sarebbe bene prendere in considerazione questo Omnibus (comunque, siamo in periodo di strenne e regali, no?). Se non conoscete simili storie cult, è garantito che vi procureranno un trip. Provate.

Voto: 7,5

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