Morgan Lost n.2: Non lasciarmi – Recensione

Pubblicato il 30 Novembre 2015 alle 15:15

Dopo una partenza da urlo torna Morgan Lost, il nuovissimo eroe di casa Bonelli creato da Claudio Chiaverotti con il secondo tempo del suo personalissimo e affascinante film.

Morgan Lost rappresenta un caso emblematico nel panorama fumettistico italiano. Sì perchè Morgan Lost è arrivato come un fulmine a ciel sereno in un panorama in cui tutto sembrava già visto e rivisto, letto e riletto; quindi ecco arrivare Chiaverotti con una cinepresa e riprendere tutto ciò che di più affascinante e disparato gli passa per la mente per poi proiettarcelo su un albo a fumetti.

Eccoci dunque a leggere la seconda parte (secondo tempo, pardon) del suo film. Ritroviamo così Morgan nella caccia ai fantasmi del suo passato che come squali tornano a nuotare nella sua mente con disturbanti ripercussioni sulla sua vita.

Questo secondo albo presenta la seconda parte della storia d’esordio nonchè di presentazione del personaggio e la porta a conclusione ed è un piccolo gioiello di intreccio, sceneggiatura e narrativa. Senza fare inutili spoiler il finale con il villain di turno, e dell’intera serie immaginiamo, e tutta la vicenda che riguarda in un incredibile intreccio lui, Morgan e Lisbeth viene raccontata e portata avanti (con anche numerosi flashback) in modo eccelso.

I dialoghi sono sempre funzionali alla vicenda e mai superflui e soprattutto sono complessi quanto basta per portare il lettore a numerose riflessioni che vanno spesso e volentieri al di là delle tavole a fumetti.

Il creatore della testata voleva stupire e proporre qualcosa di inedito, è indubbio, e ci è senz’altro riuscito. Rieccoci così nuovamente a New Heliopolis, metropoli dark, occulta, simil-Gotham City, dalle architetture fortemente gotiche, con serial killer che si aggirano per i suoi meandri e che vengono acclamati come delle rockstar dai suoi cittadini; questa ambientazione, ne siamo sicuri, verrà sfruttata a dovere in futuro soprattutto perchè, già da questi primi due albi riesce a trasmettere durante la lettura quel giusto senso di occlusione e claustrofobia che ben si addicono a storia e contesto generale del personaggio protagonista nonchè dei suoi comprimari.

Rappresenta una realtà alternativa in cui determinati avvenimenti storici non si sono mai verificati, altri sì ma con delle varianti.

Questa metropoli è colma di criminali e serial killer, non ci sembra azzardato il paragone con la serie anime Psycho-Pass, dove troviamo una grande città controllata da un sistema tecnologico superiore e in cui attraverso speciali dispositivi è possibile rilevare il “coefficiente di criminalità” dei singoli cittadini in modo da prevederne possibili azioni illegali; sia chiaro, niente di tutto ciò è presente in Morgan Lost se non la grande quantità di serial killer che affollano New Heliopolis, ma l’atmosfera che si respira in Morgan Lost è simile all’anime già citato.

Morgan è ottenebrato dai suoi spiacevoli ricordi, dal dolore per la perdita della sua amata in un modo tanto atroce, se non fosse che ora, a distanza di tanto tempo, si stiano aprendo per lui nuovi sconvolgenti e inaspettati scenari.

In tutto ciò sempre più rilevanza assume il rapporto di amicizia tra Morgan e l’agente Regina che si può quasi paragonare a quello tra un certo Dylan Dog e l’ispettore Bloch: siamo sicuri che anche Regina ha una storia da raccontare e in futuro capiremo meglio anche come i due si sono conosciuti e hanno creato tale legame.

In Morgan Lost la qualità del fumetto c’è e si vede, l’unica incognita è se la testata sarà in grado di mantenere questi alti standard anche in futuro, anche se dopo aver letto questi primi due numeri i dubbi sono pochi in verità e siamo ansiosi di leggere i prossimi; quello che ci sentiamo di suggerire agli autori è quello di creare una storyline che, seppur con un contesto che potrebbe fornire materiale per infinite storie, abbia un inizio e una fine precisi e coerenti.

Perchè per quanto ci riguarda Morgan Lost è già un’icona pop del fumetto italiano che già da ora non sta di certo passando inosservato e ciò è confermato dal grande calore con cui la serie è stata accolta all’esordio.

Quindi ora non ci resta che aspettare le future storie in arrivo nei prossimi mesi per vagare insieme a Morgan in quella disturbante ma affascinante New Heliopolis che tanto ci attrae nei suoi meandri. Per ora confermiamo il voto espresso nella recensione riguardante il numero uno e quindi il “primo tempo” di questo film e anzi premiamo l’audacia riposta nella in questo “secondo tempo”.

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