Batman: Damian Il Figlio di Batman – Recensione RW Lion Comics

Pubblicato il 18 Giugno 2014 alle 16:30

Cosa accadrebbe se un giorno Damian diventasse il nuovo Cavaliere Oscuro? Riuscirebbe a dimostrarsi degno di Bruce Wayne? Ce lo spiega Andy Kubert in questa miniserie imperniata sul terribile figlio di Batman e della perfida Talia Al Ghul!

Grandi Opere DC – Batman: Damian Il Figlio di Batman

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Autore: Andy Kubert (testi e disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Prezzo: € 14,95, 16,8 x 25,6, pp. 108, col.
Data di pubblicazione: maggio 2014

Nel bene e nel male Grant Morrison ha inserito molti elementi interessanti nella sua lunghissima e complessa run di Batman. E tra le numerose innovazioni apportate non si può non citare l’ingresso del pestifero Damian nella vita del Cavaliere Oscuro. Figlio di Bruce Wayne e della terribile Talia Al Ghul, era stato allevato nella Lega degli Assassini e l’Uomo Pipistrello ne ignorava l’esistenza. La sua apparizione mutò drasticamente la vita di Wayne e i rapporti tra questi e il figlio non furono mai facili. Per giunta, Damian, suo malgrado, si ritrovò al centro delle macchinazioni di Talia, con le devastanti e tragiche conseguenze che ormai i lettori conoscono.

A un certo punto, comunque, Damian indossò i panni di Robin, combattendo al fianco di Dick Grayson nel ruolo di Batman nel periodo in cui il Cavaliere Oscuro era perso nei meandri del tempo e ritenuto morto. E i fan apprezzarono il ragazzino nelle vesti del nuovo Ragazzo Meraviglia, più indisciplinato e pericoloso dei suoi predecessori. Tuttavia, Morrison, nel celeberrimo n. 666 di Batman, descrisse un futuro alternativo in cui Damian, ormai adulto, aveva seguito le orme del padre diventando il nuovo Bats. Ma aveva anche fatto un patto con il diavolo. I riferimenti a questa linea temporale proseguirono su Batman Incorporated e Morrison descrisse eventi luttuosi che avrebbero vanificato questa inquietante possibilità.

Ma ci si potrebbe domandare: cosa sarebbe accaduto se Damian fosse diventato realmente Batman? A tale quesito risponde Andy Kubert che ha realizzato la miniserie Damian Son of Batman, raccolta da RW-Lion in questo tp. L’autore immagina che a morire sia stato Dick Grayson con Damian costretto ad affrontare il dolore della perdita, dal momento che tra i due si era instaurato un rapporto di profonda amicizia. Il legame di Damian con Bruce Wayne è sempre difficile e quando, per una serie di circostanze, quest’ultimo non può più agire da Detective Incappucciato, Damian inizia a chiedersi quale debba essere il suo ruolo nel mondo.

La madre Talia e il nonno Ras Al Ghul si rifiutano di accoglierlo nuovamente nella Lega degli Assassini ma è proprio l’ecoterrorista a dargli un suggerimento. Forse, sostiene, Damian dovrebbe sforzarsi di seguire le orme del padre, dimostrando di essere un Wayne in tutto e per tutto. Ma ne sarà degno? Damian sarà in grado di essere allo stesso livello di Bruce? Può certamente combattere i criminali poiché il coraggio e le capacità non gli mancano. Ma Bruce è un uomo dal codice d’onore cristallino. Si può affermare lo stesso per Damian, considerando che una parte di lui è malvagia e l’influenza negativa della madre innegabile? Damian non si perita di uccidere, se lo ritiene necessario. Può quindi prendere il posto di Batman o rischia di contaminare per sempre gli ideali del Cavaliere Oscuro?

Andy Kubert realizza una storia commerciale nell’impostazione ma che si legge con piacere, non rinunciando a svolgere un’analisi psicologica del personaggio efficace. I conflitti tra Damian e Bruce, così come quelli con il fido Alfred, in un certo qual modo la coscienza del giovane, sono ben descritti e la story-line è caratterizzata da un riuscito equilibrio di azione e introspezione. Kubert, inoltre, usa anche uno dei character più allucinanti della gestione Morrison, il folle Professor Pyg, e introduce un erede del Joker. Certo, alcuni dettagli, specialmente quelli legati a Bruce Wayne, andavano approfonditi ma la miniserie è valida.

Al di là dei testi, Damian Son of Batman va lodato pure per i disegni. Il talentuoso figlio del compianto Joe realizza versioni maestose e carismatiche di un Damian tormentato, di un Bruce debole e invecchiato, di un Alfred freddo e severo e dei mostruosi villain presenti nella story-line con un talento mozzafiato; senza trascurare poi la suggestiva rappresentazione del paesaggio urbano di Gotham e la dinamicità delle sequenze d’azione che da sole valgono l’acquisto del tp. Insomma, il volume potrà piacere ai fan di Bats e a coloro che negli ultimi anni hanno imparato ad apprezzare un ragazzaccio chiamato Damian.

Voto: 8

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