All Star Western, la recensione del volume 4 di Jonah Hex

Pubblicato il 30 Dicembre 2013 alle 11:30

Cosa succede quando lo spietato cacciatore di taglie Jonah Hex incontrerà il terribile Vandal Savage? Scopritelo nel quarto volume di All Star Western, il serial scritto da Jimmy Palmiotti e Justin Grey e disegnato dallo svizzero Moritat!

All Star Western n.  4

Autori: Jimmy Palmiotti, Justin Grey (testi), Moritat, Phil Winslade (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Genere: Western

Provenienza: USA

Prezzo: € 9,95,  16,8 x 25,6, pp. 96, col.

Data di pubblicazione: dicembre 2013

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La DC non pubblica solo supereroi e nel suo affascinante universo narrativo esistono personaggi di altro tipo che nel corso del tempo hanno ottenuto un buon riscontro di vendite. Tra essi bisogna annoverare quelli western e lo spietato cacciatore di taglie Jonah Hex è il più popolare. Spesso Jonah ha avuto a che fare con i giustizieri in calzamaglia e non sono mancati serial che lo proponevano in chiave horror e fantascientifica. Negli ultimi anni, tuttavia, i bravi Jimmy Palmiotti e Justin Grey hanno realizzato un comic-book che lo riportava alle tradizionali radici western, con i disegni dell’ottimo Phil Noto. Il mensile è stato apprezzato da molti e quando la DC ha deciso di varare l’operazione New52 era ovvio che non avrebbe trascurato il più temuto sfregiato del Far West.

Ed è infatti uscito All Star Western, dedicato a Jonah e ad altri western heroes made in DC, sempre scritto da Palmiotti e Gray e illustrato dallo svizzero Moritat. Tuttavia, la nuova testata ha un’impostazione differente. Jonah è sempre un cacciatore di taglie ma le sue avventure si svolgono a Gotham City. Naturalmente si tratta della Gotham dei tempi dei pionieri ma non mancano elementi che richiamano i fumetti di Batman. Appaiono, per esempio, gli antenati di Bruce Wayne, così come la letale Corte dei Gufi che ha dato parecchio filo da torcere al Cavaliere Oscuro. Inoltre, gli sceneggiatori hanno usato diversi concetti narrativi introdotti da Grant Morrison, a cominciare dallo psichiatra Amadeus Arkham, co-protagonista del serial, colui che diverrà il fondatore del famigerato manicomio noto a tutti i bat-fan e apparso nella memorabile graphic novel Arkham Asylum.

Anche se il comic-book si intitola All Star Western, la serie è quindi piuttosto horror e prevale un’atmosfera gotica. Già nel tp precedente, Jonah e Arkham avevano affrontato nientemeno che Mr. Hyde, la celeberrima creatura nata dalla penna di Stevenson, e in questo volume che include i nn. 16-17 della testata originale il pistolero se la vedrà con un ulteriore attacco di Hyde e un altro personaggio nato dalla mente di Morrison e cioè la madre pazza di Arkham, fugacemente apparsa nella già citata graphic novel. Questo è comunque il preludio a una saga che si preannuncia avvincente. Dal momento che il mensile è collegato al DCU propriamente detto, giunge infatti a Gotham un altro villain ricorrente negli albi DC: il crudele Vandal Savage.

La sua presenza non lascia presagire nulla di buono e a farne le spese saranno Alan Wayne, il nonno di Bruce, e la sua bella consorte. Palmiotti e Grey scrivono buoni testi e, specialmente nel primo episodio, dimostrano di saper analizzare la psiche complessa di Jonah Hex, uomo che nasconde malinconie e fragilità interiori dietro una maschera di aggressività, con riferimenti letterari che spaziano dalla Bronte a Sacher-Masoch. I disegni di Moritat, oscuri e dall’impostazione volutamente ostica e grezza, sono appropriati per l’allure tenebrosa e inquietante della trama e il penciler firma un lavoro impeccabile.

All Star Western propone poi varie backup stories imperniate su altri personaggi western della DC e questa quarta uscita include un serial a puntate, pubblicato nei nn. 13-16, incentrato sull’indiano Tomahawk. I testi sono ancora di Palmiotti e Grey e ai disegni c’è l’elegante Phil Winslade. Tomahawk è un irochese che lotta contro gli invasori bianchi, abile nell’uso dell’arma che gli dà il nome. Gli autori ne rispettano le caratteristiche originarie inserendolo nel contesto dei nascenti Stati Uniti d’America, con le truppe di Washington che tentano di soggiogare i pellerossa. Tanto per cambiare, viene presentato l’ennesimo antenato di Bruce Wayne, il sadico colonnello Thomas. Tomahawk sperimenterà la falsità e l’ipocrisia dei bianchi in una story-line intensa, drammatica, ricca di azione e pathos, abbellita dallo stile fluido e dinamico di Winslade. In definitiva, quindi, All Star Western è valido e consigliabile agli estimatori delle storie di cowboys contaminate con l’horror e il pulp e a coloro che apprezzano il DCU in tutte le sue sfaccettature.

Voto: 7

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