Erotica vol. 30 – Con Inedito Lo Scrigno Infinito, si conclude la collana – RECENSIONE

Pubblicato il 4 Settembre 2015 alle 11:15

La collana Erotica arriva al traguardo del trentesimo volume e stavolta propone numerosi lavori in parte inediti del maestro Guido Crepax! Non perdete le storie di Valentina, Bianca e altre affascinanti protagoniste di vicende sensuali e letterarie!

Nel corso della sua straordinaria carriera Guido Crepax realizzò opere di diverso genere, caratterizzate da atmosfere molteplici che spaziavano dall’erotismo alla fantascienza, dal mystery all’intimismo, dall’horror al noir. Non mancarono riusciti adattamenti fumettistici di capolavori della letteratura o storie sulla moda, sull’arte e sulla musica. Questo trentesimo volume della collana Erotica dedicato al compianto padre di Valentina è certamente rappresentativo della vastità e della poliedricità della sua ispirazione.

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Include lavori realizzati in vari momenti della sua attività artistica. L’elemento erotico è ricorrente ma non sono assenti altre suggestioni. Il libro si apre con ‘Bianca, Pronto?’ con l’avvenente Bianca, noto personaggio femminile di Crepax, alle prese con situazioni hot che forse accadono realmente oppure solo nella sua fantasia. E’ un thriller dalla trama intrigante. ‘Storie Incrociate’, invece, rievoca i momenti e gli avvenimenti più importanti della vita di Valentina ed è una splendida gallery dei tanti character apparsi nel corso degli anni.

‘Scambio Imprevisto’ è un magnifico mix di thriller ed erotismo imperniato su un marito geloso che decide di fare uccidere la moglie infedele. La vicenda si svolge in un treno ed è piena di sorprese e inaspettati colpi di scena nonché di sequenze lesbo coinvolgenti. In ‘Piccolo Grande Bogey’ Crepax gioca con l’immaginario di Hollywood, concentrandosi sulla figura di Humphrey Bogart che incontra Anita, un’altra delle sue sexy eroine. Anche in questo caso, le situazioni surreali prevalgono.

Ci sono poi splendidi adattamenti di opere letterarie. ‘Doppio Sogno’ è in parte inedito e sono state incluse alcune tavole senza testo che in origine Crepax aveva omesso. Il romanzo di Schnitzler che ha ispirato pure il discusso Eyes Wide Shut di Kubrik viene rispettato dall’autore e le atmosfere visionarie e perverse della storia sono evocate con maestria. C’è poi una bellissima versione fumettistica della Madame Bovary di Flaubert e anche stavolta Crepax rispetta il testo originale senza rinunciare però alla sua personale visione creativa. Lo stesso dicasi per quella de Il Giocatore di Dostojevskij.

‘Anna Karenina’ si compone di una sola tavola ed è più che altro un delizioso omaggio alla diva Greta Garbo che interpreta la donna descritta da Tolstoj. Ne ‘Il Castello’, Crepax rappresenta e descrive con perizia le perturbanti atmosfere del libro di Kafka a lui congeniali (del resto, parecchie avventure di Valentina hanno toni kafkiani). Si continua poi con ‘Il Piacere’ e il testo di D’Annunzio è il pretesto che Crepax usa per riflettere sull’erotismo e sui rapporti tra i sessi, raffigurando con cura gli ambenti dell’estetismo fin-de-siécle che fanno da sfondo alla vicenda.

Ne ‘Il Sogno della Moda’ l’autore fa un curioso omaggio agli stilisti da lui frequentati. Si tratta di una breve storia a colori che vede come protagonista una donna che è un amalgama di Valentina e di Bianca. Le situazioni sono come al solito oniriche e si percepiscono nei disegni influenze dei paesaggi metafisici di De Chirico. Appaiono altresì i volti di Krizia, Trussardi, Armani e altri esponenti dell’industria della moda. Va da sé che Crepax disegna vari tipi di abbigliamento, in linea con la tematica affrontata, dimostrando di possedere un notevole bagaglio di conoscenze al riguardo.

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‘L’Amico Conosciuto’ è un’altra storia a colori sulla celeberrima Valentina, inclassificabile come quelle che i fan della fotografa apprezzano. E il volume si conclude con ‘Il Sesto Senso’, un altro bellissimo lavoro a colori valorizzato da delicato erotismo ed elegante visionarietà.

Dal punto di vista dei disegni, c’è un’incredibile miscellanea di stili, sebbene prevalga il tratto evanescente che contraddistingue la fase della maturità di Crepax. Bisogna però considerare che molte delle storie furono realizzate quando Crepax era già stato colpito dalla malattia che gli rendeva difficile muovere le mani. Tenendo presente questo, la raffinatezza e la classe delle tavole hanno del miracoloso. Inedito è quindi una proposta da non perdere.

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