Una stella cadente in pieno giorno, la recensione del tenero shojo di Mika Yamamori

Pubblicato il 6 Giugno 2014 alle 14:30

Da Flashbook Edizioni lo shojo più amato del momento opera della giovane Mika Yamamori

Una stella cadente in pieno giorno Vol. 1/3

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Storia e Disegni: Mika Yamamori
Casa Editrice: Flashbook Edizioni
Provenienza: Giappone 2011 (10 volumi serie in corso)
Target e Genere: Shojo, sentimentale, scolastico
Prezzo: € 5,90; 12×18, B, sovraccoperta,  b/n e colore
Data di pubblicazione: bimestrale da dicembre 2013

Vedere una stella cadente nell’immaginario collettivo occidentale è di buon auspicio: se si esprime un desiderio, questo si avvererà. Un’usanza che affonda le sue radici nella nostra tradizione religiosa che le ricollega alle lacrime di San Lorenzo. La stella cadente che vede in pieno giorno Suzume Yosano, protagonista di questo shojo manga scritto e illustrato da Mika Yamamori, simboleggia però una sorta di guida, una scia luminosa che disegna un percorso da seguire per ritrovare la strada perduta.

Suzume Yosano è una tranquilla adolescente, nata e cresciuta in un anonimo paesino di campagna dove la sua vita trascorre serena e per certi versi monotona, finché suo padre non è costretto a trasferirsi per lavoro in Bangladesh con la moglie. Suzume viene quindi affidata allo zio materno Yukichi che vive però a Tokyo. La ragazzina, appena arrivata nella grande città si sente persa: abituata ai ritmi lenti della campagna, la frenesia della metropoli la fa subito vacillare: un bel ragazzo le offre un aiuto; un incontro che sembra del tutto casuale e senza ripercussioni future, ma che una stella cadente e un capogiro trasformeranno in una svolta del destino. Il bel ragazzo infatti, trova Suzume svenuta su una panchina nel parco vicino casa dello zio e la porta a destinazione sana e salva. Sembra tutto normale: ma quel giovane dai modi un po’ bizzarri che colpisce subito Suzume  e le appioppa anche il nomignolo di Cip Cip, si scoprirà essere Shishio: il professore responsabile della sua classe.

Suzume è entusiasta ma allo stesso tempo timorosa riguardo la sua nuova vita scolastica e sociale: si scopre più timida di quanto credesse e solo l’aiuto di Shishio la sprona ad aprirsi con un compagno di classe. Più per forza che per convinzione la ragazza chiede così a Mamura, compagno di banco di diventare il suo primo amico e lui, anche se terrorizzato dal contatto con le donne accetta, facendosi però promettere da Suzume di non rivelare la sua debolezza. Tra un battibecco e l’altro, i due cominciano a legare; a un certo punto entra in scena l’altra protagonista femminile del manga: Yuyuka Nekoda che si avvicina a Suzume con un doppio fine: è infatti innamorata di Mamura e vuole servirsi di lei per avvicinarlo… Le due ragazze però, superata questa incomprensione, diventeranno grandi amiche. Shishio, sulle prime distaccato e professionale, piano piano maturerà un particolare sentimento nei confronti di Suzume e lo stesso accadrà a Mamura, sebbene con dinamiche e tempistiche diverse.

Senza rivelare troppo di quello che succede nei primi tre volumi di Una stella Cadente in pieno giorno si può comunque definirlo uno shojo che pur partendo dal cliché trito e ritrito del triangolo amoroso, trova la sua originalità nella protagonista femminile, diversa dagli stereotipi cui gli shojo hanno abituato il lettore: Suzume non è la solita indecisa, è capacissima di leggersi dentro, di ponderare emozioni  e sentimenti, è adorabile sotto ogni punto di vista. L’equazione innocenza = stupidità qui non trova la sua forma determinata. Suzume è casta ma non è una bacchettona, è allegra ma non eccede mai in atteggiamenti frivoli  e noiosi, è intelligente, sensibile e bellissima. E dichiara il suo amore dopo solo 2 volumi e mezzo!!!

I personaggi maschili principali, nonché i due ragazzi che si contendono il suo amore, sono completamenti diversi. Shishio innanzitutto è un ragazzo di 24 anni, un professore che ha alle spalle una travagliata storia d’amore, vive in un mondo di adulti e si comporta per la maggior parte del tempo come tale. Bellissimo, capelli scuri e occhi chiari, un intrigante neo che si intravede birichino dietro la nuca, Shishio è un sogno a occhi aperti per tutte le ragazze – con le quali è popolarissimo. Professore modello, si spreca in aiuti e consigli, ma l’atteggiamento paterno che dimostra nei confronti di Suzume diventerà la sua arma a doppio taglio quando si scoprirà attratto dalla giovane. Benché una storia d’amore tra alunna e docente farebbe gridare allo scandalo, l’indecisione o meglio il passo indietro di Shishio nei confronti dei suoi sentimenti lo rendono più immaturo che ponderato e la bellezza del personaggio ne esce ridimensionata. Una partenza a razzo che va scemando capitolo dopo capitolo.

Percorso inverso quello di Mamura Daiki, compagno di banco di Suzume, che dopo un esordio blando, acquista spessore e importanza all’interno della storia. Biondo, occhi cangianti, timido e riservato, Daiki vive col padre e il fratello: ha una sorta di complesso nei confronti del gentil sesso che però l’incontro con Suzume lo aiuterà gradualmente a superare. Esce allo scoperto con i suoi sentimenti quando la giovane viene rifiutata da Shishio con il quale peraltro è in nervosa competizione. Il suo è il classico amore adolescenziale: tenero e prepotente allo stesso tempo. Un amore più coraggioso e forse legittimo di quello di Shishio e che forse lo poterà a raccogliere frutti insperati.

Tra gli altri personaggi femminili spiccano la capricciosa Yuyuka, compagna di classe di Suzume, e l’ambigua Tsubomi, ex fidanzata di Shishio al quale ha rinunciato, pentendosene, per la carriera.

Il manga di Mika Yamamori ha davvero tutti gli ingredienti per essere accolto benissimo dai fan del genere e far ricredere gli scettici: un triangolo d’amore non scontato, personaggi caratterizzati benissimo e disegni stupendi. L’autrice ha davvero un gran gusto in fatto di abiti e i suoi pomi d’Adamo accentuati rendono i protagonisti maschili particolarmente virili e realistici.

A differenza di altri shojo, la scelta d’amore della protagonista è quantomai in bilico: il piatto della bilancia sembra infatti sospeso su una sorta di equilibrio che farà sognare e sospirare i lettori fino alla fine. Il manga, che in Patria ha raggiunto i dieci volumi, a detta dell’autrice dovrebbe concludersi a fine 2014. Sarà appassionante seguire lo sviluppo delle vicende e il percorso che la scia di quella stella cadente in pieno giorno ha disegnato nel destino di Suzume.

Voto 8

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