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Recensione Wheela – Biker bitch of the apocalypse

Redazione 14/04/2010

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Autori Enrico Teodorani (testi), Luigi Siniscalchi, Joe Vigil, MDK, Tim Tyler, Roberto Elia, Giampaolo Frizzi, Antonio Conversano (disegni)
Casa Editrice EF Edizioni
Provenienza Italia
Prezzo € 5,00
A cura di Sergio L. Duma



Le bikers sono sexy. Lo sapeva il regista Russ Meyer. E lo sa pure Enrico Teodorani, lo sceneggiatore italiano che collabora anche con il mercato underground americano e che ha inventato numerose (e formose) bad girls, esplorando diversi generi narrativi. E poteva mancare una motociclista, nel suo già ricco e variegato campionario di sexy eroine? Certo che no. E, infatti, Wheela è, per l’appunto, una letale motociclista con un fisico da infarto. E il sottotitolo di questo albo, ‘biker bitch of the apocalypse’ è tutto un programma.

Le storie di Wheela si svolgono in una specie di futuro post-apocalittico. La terra è stata devastata da una guerra nucleare. I sopravvissuti sono costretti a vivere in metropoli infestate da pericolose gang di strada e vige la legge del più forte. Per giunta, paganesimo e satanismo sono diventate le religioni ufficiali, con conseguenze che è facile intuire.

Definire questo futuro inquietante è un eufemismo; ma è in tale contesto che vive e agisce Wheela, una biker dotata, però, di un codice morale, per quanto contorto. In poche parole, è una vigilante che non si fa scrupoli sui metodi da adottare per dispensare la sua particolare concezione della giustizia. E, in linea con le tipiche donne di Teodorani, è anche parecchio disinibita.

Ma in queste storie appaiono altre donne, a cominciare da Asia, amica del cuore di Wheela, che ha però la tendenza a cacciarsi sempre nei guai. C’è pure Satana, la figlia del diavolo; Cemetery Jane, altra cattivissima sexy girl di Teodorani; la vampira Hella e, a mo’ di bonus, l’albo si conclude con una storia di Fallen Angel, forse il character più noto di Teodorani, le cui avventure sono considerate un classico del fumetto underground italiano degli anni novanta.

Il tono delle storie è crudo ed estremo e siamo più in ambito horror (gli zombi abbondano, per esempio) che fantascientifico. L’albo piacerà, a mio parere, agli amanti dell’estetica pulp e trash; ma ci sono sfiziosi omaggi ad autori che con queste tendenze hanno poco a che spartire e, cioè, i grandi Jack Kirby e Steve Ditko (a voi il compito di scoprire dove si nascondono).

I testi sono appropriati per il contesto narrativo utilizzato da Teodorani e la parte grafica, come sempre nel caso dei fumetti pubblicati dalla EF Edizioni, è valida. I disegnatori sono diversi e tra questi, personalmente, preferisco il bravissimo Joe Vigil e il suggestivo Tim Tyler. Ma anche MDK, in maniera particolare, dimostra notevole perizia, specie per ciò che concerne la ‘resa viviva’ del fisico stupendo della terribile Wheela.

Se vi intrigano, dunque, le storie ambientate in futuri disastrati alla John Carpenter, con elementi horror stile Romero, un pizzico di perversione, violenza, sangue e sesso, direi che Wheela Biker Bitch of the Apocalypse potrebbe essere il fumetto che fa per voi. Io un tentativo lo farei. Di sicuro la lettura non vi annoierà.


VOTO 7

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