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One Piece – Netflix: Iñaki Godoi confessa di aver studiato Rufy giorno e notte

Marco Strignano 30/06/2023

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One Piece, per la prima volta in assoluto dopo tanti anni di attivo, lancerà il suo primo progetto live-action di Netflix. Debutterà il 31 agosto e tutti i fan sono incuriositi di scoprire più che il contenuto degli otto episodi, la qualità di questi. I progetti live-action ispirati alle serie shonen hanno spesso riscontrato un esito negativo e quindi deluso i fan. E il fatto che stiamo parlando di un live-action su One Piece, rende tutto molto più delicato.

Eiichiro Oda ha seguito molto da vicino lo sviluppo del progetto. Basti pensare che lui stesso ha selezionato il cast di attori. Recentemente abbiamo anche riportato che se non fosse stato soddisfatto non avrebbe mai permesso di lanciarlo sul piccolo schermo. Con il presente articolo, però, vogliamo riportare un aggiornamento riguardante Iñaki Godoi, l’attore che interpreta Rufy.

Infatti in una recente intervista, ha confessato di aver studiato Rufy giorno e notte per connettersi il più possibile con il suo personaggio.

Insieme a Inaki Godoy, ricordiamo che gli attori che interpreteranno Nami, Sanji, Zoro e Usopp saranno rispettivamente Emily Rudd, Taz Skylar, Mackenyu e Jacob Romero Gibson. E Oda, in qualità di produttore esecutivo, ha chiarito che voleva proporre qualcosa di dettagliato sulla sua serie in tutto il mondo.

Immergendosi nel mondo della pirateria, Godoy ha sottolineato la necessità di umanizzare i personaggi che dal manga e dall’anime dovevano passare al mondo reale. “C’è questo mondo dove ci sono pirati bizzarri, e bisogna trovare un modo per renderli davvero umani. Come posso riportare questo uomo di gomma nel live-action?” confessa l’attore. In questa situazione, Godoy condivide di essersi servito proprio dell’anime e del manga come punti di riferimento. Ha quindi letteralmente cercato di replicare le movenze di MOnkey D. Rufy quando combatte.

Il giovane attore ha quindi confessato la necessità di studiare sia il manga che l’anime per perfezionare lo stile di combattimento di Cappello di Paglia. “Posso vedere come combatte questo ragazzo. Perché non usarlo come riferimento?” si chiede Godoy. Quando sferra un pugno e lo riprende, si mette la mano sul bicipite o sulla spalla. “Quindi, se lo fa lui, dovrei farlo anche io. Giusto?“. Aggiunge anche che quando Rufy sta per lanciare un pugno, a volte alza la gamba. Quindi ha solo cercato di riprodurre al meglio questi piccoli dettagli.

Fonte – Comicbook

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