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Mezolith: il passato si rispecchia nel presente – Recensione

Emiliano Sportelli 03/02/2017

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Presentato al Lucca Comics and Games 2016, Mezolith del duo Haggrty/Brockbank diventa un’opera nella quale la storia, il rito e il presente si uniscono insieme dando vita ad un’opera fumettistica di grande livello.

Passato, presente e futuro si intrecciano in un piccolo capolavoro che la Diabolo Edizioni consegna al popolo del fumetto.

L’opera Mezolith, sceneggiata da Ben Haggarty e disegnata da Adam Brockbank, attraversa scenari, mondi e tematiche di altri tempi (già il titolo del volume fa intendere che la narrazione è ambientata nel periodo del Mesolitico) cercando allo stesso tempo di riflettere il passato in una sorta di specchio che proietta quegli stessi temi nel nostro presente.

Mezolith racconta la storia di Poika un ragazzo della tribù dei Kansa e del suo passaggio dalla giovinezza all’età adulta. Questa sua transizione è accompagnata da alcuni riti fondamentali che metaforicamente è possibile anche paragonarli ai nostri giorni.

Il coraggio, le paure, la responsabilità sono alcuni dei punti chiavi che in Poika si fanno largo e che permettono al giovane di passare quella linea di demarcazione che gli consentirà di diventare uomo. Il profilo appena tracciato è facile anche inserirlo in un contesto contemporaneo (del resto ogni adolescente vuol diventare adulto) e con molta probabilità scopo dell’autore è stato proprio quello di fare un parallelo tra il passato e il presente.

Ma Mezolith non è solo questo. La ricerca che i due autori hanno condotto per la stesura dell’opera è davvero notevole. Archeologia, antropologia ed etnografia sono i diversi studi che Haggarty e Brockbank hanno effettuato per riuscire a dare quell’impronta storica che viene fuori in Mezolith in maniera così marcata.

Una cura dei dettagli ad alti livelli compiuta su entrambi i campi del fumetto: scrittura e disegno. Davvero di grande impatto narrativo le “leggende”  raccontate durante il fumetto, quasi una sorta di racconto nel racconto che aumenta a livelli esponenziali il valore di questo fumetto.

Mezolith si candida a diventare una delle scoperte più interessanti del periodo, un lavoro dove il mito e la realtà si scambiano i ruoli ripetutamente (grande merito per questo va dato ad Haggarty per esser riuscito a fondere universi così distanti), disegno e colori che diventano un tutt’uno con la scrittura (ricordiamo che Brockbank ha collaborato allo storyboard di Star Wars –Rogue One) unendosi  in un comparto di alto valore.

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