Recensioni Comics
I Migliori del Mondo, ovvero Superman e Batman secondo Dave Gibbons e Steve Rude | Recensione
Marco -Spider-Ci- Novelli 24/06/2025

- Autori: Dave Gibbons, Steve Rude, Karl Kesel
- Formato: 25.5X35.5, C., 176p.
- Prezzo: 31,00 euro
- Casa editrice: Panini Comics
- Data di uscita: 19 giu. 2025
Dave Gibbons è un artista britannico conosciuto a livello mondiale soprattutto per aver realizzato la parte visiva di quel gioiello della Nona Arte che è Watchmen di Alan Moore, l’opera che ha riscritto per sempre il modo di concepire il fumetto, in particolare quello supereroistico.
Dopo aver decostruito la figura del supereroe, qualche anno dopo Gibbons decise invece di celebrarla, nella sua forma più pura e genuina, non come artista, ma come scrittore, riportando in auge la celebre testata Dc World’s Finest, con protagonisti i suoi campioni: Batman e Superman.
Si tratta di una miniserie in tre capitoli, che vedrà i due Big della casa editrice di Burbank avere a che fare con le loro nemesi storiche, ovvero Joker e Lex Luthor. Per un breve periodo i due villain si “scambieranno” le rispettive città e proveranno ad espandere il loro potere, con acquisizioni ostili, per di più alle spalle dei poveri bambini degli orfanotrofi, o semplicemente allargare la propria platea, come nel caso dell’istrionico Pagliaccio del Crimine.
Come di consueto, il Cavaliere Oscuro di Gotham City e il Paladino di Metropolis dovranno fare fronte comune per abbattere i loro avversari e i diabolici piani che hanno messo in atto, pur avendo metodi e approcci del tutto differenti, ma la stima e il rispetto che provano l’uno per l’altro li incoraggeranno a raggiungere i loro comuni obiettivi.
Quello che manca, però, è una dinamica accesa e brillante tra i due, così come per i due villain, che alla fine vengono sfruttati molto poco, a scapito di giochi di potere e acquisizioni per niente coinvolgenti. Non che tutto debba per forza risolversi in una grossa scazzottata o fuochi d’artificio, ma con dei campioni di questa levatura in campo ci si sarebbe aspettati un po’ più di verve e azione.
L’intento di Gibbons era chiaramente quello di omaggiare le due icone per eccellenza dell’universo Dc, e anche la scelta di Steve Rude come artista non è certo stata un caso. Il suo stile estremamente classico e pulito, infatti, riesce davvero a riportarci indietro nel tempo, alla Golden Age di questi grandi eroi, grazie anche ad un character design realizzato ad hoc, che omaggia il primo Batman di Bob Kane (anche se rivisitato) e l’iconico Azzurrone del cartoon della Fleischer.
Non c’è dubbio, quindi, che il punto forte di questo volume siano proprio le illustrazioni di Rude, ricercate in ogni singolo dettaglio, anche quando devono rappresentare le imponenti architetture di Metropolis e Gotham City, con il solo difetto, però, che quest’ultima risulta troppo “radiosa”, complice anche la colorazione accesa e sfavillante di Steve Oliff.
World’s Finest resta una gioia per gli occhi soprattutto per chi ama ammirare i suoi supereroi preferiti nella loro accezione più classica e pura, quando erano ancora i buoni sentimenti a prevalere sulla violenza e le zone d’ombra, che ormai caratterizzano i fumetti moderni. Per questo non aspettatevi grandi scontri o drammi interiori, ma neanche trame troppo intricate e ambigue.
E’ proprio questa linearità di fondo a non rendere particolarmente avvincente la trama, la quale non offre mai grandi colpi di scena, o comunque non li carica nella maniera giusta, risultando tutto abbastanza piatto e privo di mordente.
Del resto, non è detto che un ottimo disegnatore debba essere anche un valido scrittore, e quello di Gibbons è, ahimé, uno di questi casi. La sua arte nello storytelling non è altrettanto incisiva nella scrittura, per cui questo World’s Finest si può considerare un’occasione mancata, che avrebbe potuto regalare grandi emozioni, visti i personaggi in campo e le meravigliose tavole di Rude, mentre invece si risolve in una storia scialba e piuttosto trascurabile.
Se amate le illustrazioni squisitamente vintage ed iconiche di Steve Rude e Karl Kesel, che lo inchiostra in maniera impeccabile, fateci un pensierino come se fosse un bel portfolio da ammirare, altrimenti potete orientarvi su altro di decisamente più convincente con protagonisti i due “Migliori del Mondo”.