I 7 sacrifici più tristi degli anime shonen

Scopriamo quali sono i sacrifici più tristi degli anime shonen!

Pubblicato il 16 Maggio 2023 alle 08:00

Il mondo degli anime shonen è caratterizzato da tantissime situazioni che rendono le vicende raccontate avvincenti, esaltanti, coinvolgenti e anche tristi o angoscianti. L’obiettivo di questa discussione è appunto quello di individuare e analizzare i 7 sacrifici più tristi degli anime shonen, che spesso determinano i momenti più alti delle serie manga e anime.

I 7 sacrifici più tristi degli anime shonen

  1. Ace vs Akainu
  2. Goku vs Cell
  3. Erwin abbandona i suoi sogni per salvare l’umanità
  4. Neji si sacrifica per salvare Hinata
  5. Armin perde quasi la vita per distrarre il Gigante Colossale
  6. Rem perde la vita per salvare Misa Amane
  7. Netero detona la sua “Rosa in Miniatura”

I 7 sacrifici più tristi degli anime shonen

7) NETERO DETONA LA SUA “ROSA IN MINIATURA”

In una battaglia mortale contro Meruem, Netero attiva una tecnica mortale nel tentativo di finire il re delle formichimere. Ma anche questa capacità non riesce a sconfiggerlo, lasciando la forza e l’aura di Netero completamente a zero. In questo elenco non si può che riportare questo eroico sacrificio di Netero, che l’ha portato a inserire una mano all’interno del suo petto, fino a arrivare al cuore. Qui era collegata una bomba di nome “Rosa in Miniatura” e quando viene detonata, rilascia un’enorme esplosione lasciando un enorme cratere sul campo di battaglia, infliggendo al re pesantissimi danni, senza però ucciderlo immediatamente. Quando la bomba esplode, infatti, rilascia un veleno letale che alla fine uccide Meruem.

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I 7 sacrifici più tristi degli anime shonen

6) REM PERDE LA VITA PER SALVARE MISA AMANE

Rem è uno shinigami che non può prolungare la vita di un essere umano. Ma se un Dio della morte dovesse fare una cosa simile, allora dovrebbe pagare con la morte. Tuttavia, quando Light Yagami mette in pericolo Misa Amane, Rem infrange questa regola uccidendo L e Watari per salvarla. Quando Rem muore, è pienamente consapevole delle azioni manipolative di Light, dato che cerca di controllare tutti in Death Note. Avrebbe potuto lasciar morire Misa, ma si sacrifica volontariamente perché Rem era innamorato della ragazza umana. Quindi per questo uccide L e Watari ed è un gesto non necessariamente eroico dal punto di vista della trama, ma il suo sacrificio di Ren rimane indiscutibilmente nobile.

I 7 sacrifici più tristi degli anime shonen

5) ARMIN PERDE QUASI LA VITA PER DISTRARRE IL GIGANTE COLOSSALE

Uno dei personaggi più importanti de L’Attacco dei Giganti è Armin. Grazie alla sua rapidità di pensiero e intelligenza, è in grado di escogitare un piano per sconfiggere il Gigante Colossale durante la missione di riconquista di Shiganshina. La missione va in porto ma con un raccapricciante sacrificio. Per indebolire il suo corpo e dare a Eren la possibilità di abbatterlo, Armin si attacca ai denti del Gigante di Berthold, mentre emana un fortissimo getto di calore dal suo corpo. Le conseguenze sono drammatiche, in quanto il calore altissimo brucia completamente il corpo di Armin. Nessuno avrebbe avuto il coraggio di fare quello che ha fatto Armin, rendendolo uno dei personaggi più coraggiosi de L’Attacco dei Giganti.

4) NEJI SI SACRIFICA PER SALVARE HINATA

In Naruto ci sono state diverse morti e alcune di queste molto dolorose. Tuttavia in questa lista non poteva mancare uno dei sacrifici più tristi del manga shonen. Stiamo parlando di Neji Hyuuga che rinuncia alla sua vita per salvare Hinata e Naruto durante la Guerra Mondiale dei Ninja. Durante lo scontro contro il Decacoda, Naruto viene messo al tappeto e Hinata lo soccorre rapidamente, ma alla fine chi salva entrambi è Neji. Infatti si mette di fronte a lei, proteggendola dell’attacco fatale della bestia. Mentre muore, dice a Naruto di apprezzare la dedizione di Hinata. La morte di Neji è devastante, in quanto eroica e volontaria. Neji avrebbe potuto mettersi in salvo, ma ha scelto di rinunciare alla sua vita in modo che i suoi amici potessero continuare a vivere.

3) ERWIN ABBANDONA I SUOI SOGNO PER SALVARE L’UMANITÀ

Erwin è uno dei personaggi più carismatici della serie creata da Isayama. Uno degli obbiettivi, nonché il suo sogno, di Erwin era quello di avvicinarsi alla verità sui Giganti e sull’umanità e l’unico modo per farlo era raggiungere il seminterrato del padre di Eren. Così avrebbe finalmente scoperto la verità sul loro mondo. Ma in una battaglia contro il Gigante Bestia rimane gravemente ferito, combattendo in prima linea. Il comandante Erwin poteva salvarsi grazie al liquido spinale che l’avrebbe trasformato in Gigante permettendogli di mangare Berthold e guarire completamente, ma lui stesso decide di sacrificarsi per salvare Armin. In questo modo rinuncia ai suoi sogni di vita per dare all’umanità una possibilità di vittoria.

2) GOKU VS CELL

Cell è uno dei villain principali di Dragon Ball che ha segnato uno sviluppo straordinario di Gohan. Secondo Goku infatti, suo figlio Gohan era l’unico capace di eliminarlo e anche se inizialmente molti non capivano il motivo di questa sua opinione, alla fine la teoria di Goku si rivela giusta. Gohan infatti raggiunge il secondo livello del Super Saiyan, mostrando immediatamente la superiorità su Cell. Nonostante ciò, il Saiyan sbaglia a non eliminare velocemente l’androide, il quale, dopo aver sputato C-18 ed essendo tornato alla forma precedente, decide di autodistruggersi. Goku entra in azione e si teletrasporta con Cell sul pianeta di Re Kaio salvando così la Terra.

1) ACE VS AKAINU

L’arco di Marineford è uno degli archi più emozionanti e strazianti della serie di Oda. Rufy scende in campo con tantissimi pirati di grande caratura, come Barbabianca, per salvare suo fratello Ace. Quest’ultimo infatti era destinato alla condanna a morte e proprio quando sembrava impossibile, Ace viene liberato. Tuttavia, si ritrova coinvolto in un combattimento che non può vincere contro Akainu. Nonostante la sua abilità incredibile con il fuoco, non può nulla contro il magma dell’ammiraglio Akainu. Ace capisce subito che ne sarebbe uscito sconfitto. Tuttavia, quando l’ammiraglio si concentra su Rufy, il pirata si sacrifica per proteggere la sua famiglia. Gli fa da scudo, subendo un attacco fatale e riesce a ringraziare Rufy e tutti i suoi compagni prima di morire. La sua morte segna uno dei momenti più tristi di One Piece.

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