L’Attacco dei Giganti – Eren è un personaggio da condannare?

Cerchiamo di capire se Eren sia un personaggio da condannare o da assolvere!

Pubblicato il 20 Marzo 2023 alle 08:00

L’Attacco dei Giganti è uno dei manga Shonen più famosi in tutto il mondo e senza ombra di dubbio rimarrà per sempre nei cuori di tutti gli appassionati. Quello che Hajime Isayama è riuscito a creare è sicuramente un prodotto assolutamente originale. Infatti le caratteristiche principali del manga sono la violenza, la disperazione e la fragilità dell’umanità, schiacciata e tormentata dall’incubo dei Giganti.

Il manga de L’Attacco dei Giganti si è ormai concluso ma l’anime è ancora in corso e si occuperà dell’adattamento della saga finale, quella che vede Eren attuare finalmente il suo obiettivo finale. Tutti coloro che conoscono il manga di Isayama conoscono molto bene Eren Jaeger. Infatti parliamo del protagonista principale ed è nettamente diverso rispetto agli standard di un protagonista di un manga shonen.

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Se prendiamo in cosiderazione Goku, Naruto, Rufy o Gon, questi personaggi sono accomunati da un animo buono e pronti a tutto pur di proteggere i loro cari e i più indifesi. Eren non è affatto così, infatti dopo la morte di Carla, sua madre, il suo obiettivo è diventato sterminare tutti i giganti. Ed è una parola che mantiene, se non fosse per il fatto che attiva la marcia dei colossali, e dunque il suo potere del Gigante Fondatore, sterminando chiunque. Da protagonista principale è diventato una sorta di anti eroe, ossia il personaggio da eliminare.

In questa discussione vogliamo cercare di analizzare lo sviluppo di questo personaggio e capire se Eren è un personaggio da condannare o assolvere.

L’Attacco dei Giganti
Eren è un personaggio da condannare o da assolvere?

EREN CONOSCEVA IL SUO DESTINO DALL’INIZIO

Se si legge il primo capitolo del manga, è possibile vedere Eren sotto un albero insieme a Mikasa. Nelle prime vignette il personaggio si sveglia dopo quello che lui definisce un lungo sogno. Un sogno che l’ha addirittura portato a piangere. Quando Mikasa gli chiede perché stesse piangendo, lui non riesce a spiegarselo. In quell’esatto momento Eren è un bambino come tanti, desideroso di scoprire il mondo oltre le mura. Era tutto quello che desiderava e che voleva conoscere con Armin e Mikasa. Tutto torna e trova una spiegazione quando si conclude il manga e durante alcune scene dello scontro finale del manga. Eren conosceva il suo destino da sempre, e tutto quello che è accaduto l’ha voluto lui. Ha condotto il padre a impossessarsi del Gigante Fondatore e successivamente a farsi mangiare dal figlio per ereditare tutti i poteri. Conosceva il suo destino fin dalla prima pagina del manga, quando piange ai piedi dell’albero. Come se sapere quello che avrebbe fatto lo addolorasse, ma era l’unica cosa da fare.

L’Attacco dei Giganti
Eren è un personaggio da condannare o da assolvere?

HA SEMPRE COMBATTUTO PER LA LIBERÀ

I valori di Eren sono sempre rimasti gli stessi, tuttavia il suo atteggiamento e la percezione dei nemici è cambiata sicuramente. Il protagonista de L’Attacco dei Giganti ha sempre combattuto e l’ha sempre fatto per la libertà. Era disposto a tutto pur di non farsela sfuggire, in quanto per Eren essere liberi è il diritto che tutti avevano da quando sono nati in questo mondo. Per Eren libertà vuol dire innanzitutto non vede più le mura intorno a lui, e soprattutto vivere senza restrizioni. Anche quando i loro amici che ben conosciamo gli parlavano su quello che sarebbe stato più giusto fare, per Eren quell’atteggiamento limitava la sua libertà. Ecco perché la sua visione della libertà non è mai cambiata. Eren non sopportava che tutti gli abitanti di Shiganshina pensassero che per essere felici bastava sopravvivere intorno alle mura. Al contrario lui pensa che questo stile di vita e chi lo esalta. Infatti Eren da il via al suo attacco genocida anche perché gli eldiani fuori da Paradis avevano accettato la loro condizione sottomessa per cercare di riscattarsi agli occhi dei marleyani e del resto del mondo. Alla fine Eren è sempre stato coerente.

L’Attacco dei Giganti – Eren è un personaggio da condannare o da assolvere?

NON HA MAI MESSO IN PERICOLO I SUOI AMICI

Eren è sicuramente un carnefice. Eppure, nella sua missione di sterminio di massa, non ha mai attaccato sul serio i suoi amici. Eppure, soprattutto dopo aver attivato la marcia dei colossali e risvegliato il Gigante Fondatore poteva controllare tutti i Giganti a suo piacimento. Quindi poteva controllare Armin, Annie, Rainer e Pieck, ma non l’ha fatto perché non voleva privare i suoi amici con i quali aveva combattuto da sempre, della loro libertà che hanno cercato sempre di conquistare combattendo al suo fianco. Mai per un secondo ha smesso di voler bene a Mikasa e ad Armin, ma aveva capito che bisognava spezzare il loro legame per portare avanti la sua missione finale.

Saranno molti i fan che condanneranno Eren ma ce ne saranno anche altri che lo assolveranno. Il punto di forza di questo personaggio è proprio l’aspetto controverso che lo caratterizza da sempre.

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