Hinterkind n. 3 [Recensione]

Pubblicato il 25 Marzo 2017 alle 10:00

Si conclude Hinterkind, la serie Vertigo ideata dall’inglese Ian Edginton e disegnata da Francesco Trifogli! Cosa succederà a Prosper e ai suoi alleati alle prese con le spietate creature che dominano la terra devastata dalla Piaga? Scopritelo in questo volume!

Tra le serie più recenti della Vertigo spicca Hinterkind, spiazzante mix di fantascienza e fantasy dell’inglese Ian Edginton. Pur non essendo priva di cliché tipici di tanta fiction distopica, la testata si è rivelata interessante. Arriva ora il terzo volume che dà modo allo sceneggiatore di portare a termine la sua story-line e di risolvere diversi punti narrativi finora rimasti in sospeso.

La trama di Hinterkind è situata in un futuro apocalittico. Sulla terra si è verificata una catastrofe, provocata da un evento denominato Piaga. La natura ha preso il sopravvento dopo che gli esseri umani hanno sconvolto l’equilibrio con la tecnologia e l’inquinamento.

Lo sceneggiatore si concentrava, almeno all’inizio, su una piccola comunità di uomini che cercavano di sopravvivere in un contesto a dir poco difficile.

Ma il vero problema non è la situazione del pianeta terra. Sono infatti da sempre esistite creature senzienti che per secoli si sono nascoste, temendo di essere soggiogate dagli homo sapiens. Ora però questi ultimi sono una sparuta minoranza e le varie specie si sono rivelate assumendo un ruolo dominante.

Ci sono gli Hinterkind, una via di mezzo tra gli umani e le creature mostruose delle fiabe; poi i Mezzapelle, ancora più mostruosi e propensi a nutrirsi di carne umana, e infine i Sidhe, gli esseri fatati delle antiche leggende, in cima alla catena alimentare.

Gli dei del folklore quindi non sono un mito e intendono mantenere il loro dominio. Protagonista principale di Hinterkind è la bella e coraggiosa Prosper, adolescente che vive in una comunità di sopravvissuti.

Come tutti i teenager, però, ha un carattere ribelle e un giorno decide di andare a caccia nel mondo esterno, senza ovviamente il permesso degli adulti, con conseguenze preoccupanti. Nelle sue vicissitudini sono rimasti poi coinvolti numerosi personaggi, appartenenti alle diverse società descritte da Edginton.

In questo tp che include i nn. 13-18 della testata originale i nodi vengono al pettine. La regina dei sidhe, innanzitutto, deve vedersela con una ribellione guidata dai suoi figli e l’esito non sarà affatto scontato. Edginton ci fornisce inoltre rivelazioni sorprendenti sulle origini di Prosper e sull’ambiguo Hobb.

Non manca nemmeno di risolvere le questioni riguardanti la Nazione Vampira, la società di perfidi succhiasangue che avevano dato parecchio filo da torcere a Prosper e compagni nei volumi precedenti.

Soprattutto, in un suggestivo flashback, scopriremo cosa sia stata effettivamente la Piaga e per quale ragione la vecchia civiltà degli homo sapiens è stata distrutta.

Ciò dà all’autore l’opportunità di svolgere una lucida e dolorosa analisi della sconsideratezza dell’uomo e della sua tendenza a distruggere l’intero eco-sistema e non si esime dal denunciare la mancanza di scrupoli di certi ambienti scientifici, con il pretesto di una saga dai toni sci-fi e fantasy che rimanda in parte ai romanzi di H.G. Wells.

Edginton scrive testi e dialoghi efficaci e un altro importante aspetto di Hintekind è rappresentato dai disegni del bravo Francesco Trifogli. Il penciler ha un tratto dinamico, cosa evidente specialmente nelle sequenze d’azione imperniate sui combattimenti e sugli inseguimenti.

Vanno tenuti d’occhio i primi piani dei volti che evocano le turbolente emozioni che animano i character. Riesce a rappresentare in maniera visivamente suggestiva le strampalate creature immaginate da Edginton che in certi casi, come per esempio quello di un enorme e famelico dinosauro parlante, risultano davvero intimidenti.

Il tratto di Trifogli è inoltre impreziosito dai colori foschi e crepuscolari di Cris Peter. Insomma, Hinterkind è stato un fumetto interessante che, pur non raggiungendo i livelli di innovazione dei fumetti Vertigo del passato, funge comunque da buon biglietto da visita per l’attuale corso della divisione editoriale adulta della DC.

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