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Recensione: Vado, Tokyo e torno – Fabio Bartoli

Francesca "Koe" Guarracino 25/07/2011

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Vado, Tokyo e torno

Autore: Fabio Bartoli
Editore: Tunuè – collana Frizzz
Formato: 18×16,5, cop. plast. opaca, 112 pag., b/n e col. su carta lucida
Provenienza: Italia
Prezzo: € 9,70

Recensione

Il Giappone con il suo fascino fatto di contraddizioni e abitudini al limite della realtà costituisce ormai da più di un trentennio il sogno delle generazioni cresciute a pane, anime e manga. Una condizione che accomuna tutti quelli che tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80 si sono trovati a fruire dei prodotti dell’animazione prima, e dei fumetti giapponesi poi.

Molti si accontentano loro malgrado di vivere il Sol Levante in modo indiretto, coltivando la propria passione nella speranza un domani di riuscire finalmente a toccare con mano questo mondo così intrigante.

Fabio Bartoli, giovane giornalista affetto da orgogliosa nippofilia, dopo essere riuscito a compiere questo grande “rito di passaggio”, regala ai lettori un diario di viaggio ironico e personale: “Vado, Tokyo e torno – Diario di viaggio nel cuore del Giappone (e anche un po’ più in là)”.

Con grande chiarezza espositiva, supportata dalle opportune premesse in apertura di volume, l’autore ricostruisce la sua avventura in Giappone, filtrandola con riflessioni e interessanti osservazioni personali, in quello che diventa un vero e proprio dialogo tra amici con la stessa passione, lasciando a chi legge la piena libertà di ritrovarsi o meno nella sua esperienza.

Con tono spigliato, ma mai banale, Bartoli condivide con il lettore la realtà quotidiana di un gaijin alle prese con quella che è la normalità dei giapponesi, con la complessa etichetta nipponica, con i ritmi frenetici, con persone e situazioni che superano la fantasia, riportando puntuali considerazioni sull’impatto che questo incontro-scontro di culture genera in un turista catapultato in un universo distante anni luce dal proprio.

Ne emerge un quadro variegato, tratteggiato con rispetto e passione per un reportage che permette al lettore di respirare un po’ di questo Paese dai mille volti, grazie ai contributi anche fotografici di chi il Giappone ha potuto visitarlo o lo vive abitualmente, anche se da straniero, cui si aggiungono le opinioni di alcuni giapponesi (per gli otaku amanti della vecchia scuola, va segnalato l’intervento della sensei Yoshiko Watanabe che ricorda il periodo da assistente presso Osamu Tezuka).

Schede apposite consentono inoltre di approfondire determinati aspetti e di specificare alcuni termini. Molto curata e di spessore anche la bibliografia proposta in appendice.

L’edizione proposta dalla Tunuè è ben confezionata, per un volume agevole che presenta un rapporto qualità-prezzo bilanciato.

Concludendo, “Vado, Tokyo e torno” è un vero e proprio racconto di viaggio, di quelli che ci si scambia al ritorno da una bella vacanza, una lettura piacevole e non banale, che si differenzia dalle altre pubblicazioni sul Giappone per via del suo punto di vista privilegiato, che è comune a quello di molti appassionati, ma che può ben rendere intellegibile questo straordinario Paese anche a chi ne è semplicemente incuriosito, andando oltre il solo mondo di manga e anime. Consigliato.

VOTO: 7,5


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