Recensioni Fumetti

Recensione Il Re Rosa – Bao Publishing

Sergio L. Duma 08/09/2010

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Autore: David B. (testi e disegni)
Casa Editrice: Bao Publishing
Provenienza: Francia
Prezzo: € 14, 22 x 31, pp. 48


David B. è uno degli autori più rilevanti del fumetto francese. Fondatore della casa editrice indipendente L’Association, nonché artista conosciuto prevalentemente per i suoi disegni in bianco e nero, a partire dagli anni ottanta ha dimostrato di possedere notevole talento e una eterogenea ispirazione. Oltre ad essere prolifico, David B., bisogna riconoscerglielo, ha spesso intrapreso strade espressive peculiari, al di fuori delle mode e delle tendenze, seguendo sempre e comunque le proprie esigenze comunicative.

La Bao Publishing ha proposto di recente una delle sue opere, Il Re Rosa, graphic novel certamente caratterizzata da una originalità che, a mio avviso, si discosta un po’ dal resto della produzione di David B. Innanzitutto, va puntualizzato che Roi Rose è l’adattamento fumettistico di un racconto di Pierre Mac Orlan.

Costui, oltre che narratore, fu pittore e giornalista e, soprattutto, uno dei più autorevoli esponenti del Collegio di Patafisica, che contava tra i suoi membri gente del calibro di André Gide, Boris Vian e James Joyce. Questa tendenza fu inventata dallo scrittore gay Alfred Jarry, autore di Ubu Roi, nume tutelare dei surrealisti, noto per essere stato l’adepto di una divinità legata al sesso e agli istinti, per essersi dipinto la faccia di verde in onore dell’assenzio e per aver inventato una cadenza di linguaggio robotica, con la quale si esprimeva in pubblico.

Come si può intuire, l’immaginario patafisico non è facile da rendere in ambito fumettistico; ma David B. non si è fatto intimidire e ha realizzato un’opera alla quale pensava da diversi anni. Protagonista della storia è l’equipaggio del mitico Olandese Volante. Da tempo immemorabile, i suoi componenti sono morti ma condannati a vivere nei fondali marini. Ogni notte, però, tornano al loro veliero e, per passare il tempo, attaccano transatlantici e mercantili, sperando di rimanere coinvolti in una tragedia che conceda loro il riposo definitivo.

Invece, entrano in contatto con un bambino vivo, molto dolce e carino, e peraltro non intimidito dall’aspetto dei pirati, che sono sostanzialmente scheletri degni di un film di Tim Burton. E, volenti o nolenti, i defunti sono costretti ad occuparsi del piccolino.

Re Rosa è un esperimento interessante, con momenti divertenti e altri macabri, che potrà piacere agli amanti del fumetto francese e a coloro che apprezzano il fantasy (anche se tale definizione la uso in senso indicativo). Tuttavia, la mia sensazione è che la storia in sé sia piuttosto debole, non so se per colpa di David B. o a causa di una sua intrinseca natura (ricordiamoci che la trama è farina del sacco di Mac Orlan!).

I disegni non sono male ma, sinceramente, preferisco il David B. delle opere in bianco e nero; e, in questo caso, la graphic novel, pur non essendo da bocciare, avrebbe potuto essere impostata in maniera migliore. Lo stesso vale per i testi, vivaci e adatti all’atmosfera della vicenda; però sono forse privi di elementi espressivi di stampo, appunto, ‘patafisico’, in linea con Mac Orlan, e che sarebbero stati appropriati.

Il libro è ben realizzato dal punto di vista editoriale. Ma ritengo che quattordici euro per un volume di quarantotto pagine siano eccessivi e avrei gradito comunque leggere almeno qualche notizia introduttiva su David B., considerando che, nel caso di Mac Orlan, tali notizie ci sono.


Voto: 6

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