Recensioni Fumetti

Like4Like di Marco Rincione e Prenzy | Recensione

Federico Vascotto 30/09/2017

article-post
Al giorno d’oggi cosa non si farebbe per un like?

E’ sostanzialmente questa la domanda – e la risposta – al centro di Like4Like, il fumetto scritto da Marco Rincione e disegnato da Francesco ‘Prenzy’ Chiappara per la collana Fumetti Crudi di Shockdom.

Detto così, potrebbe sembrare riduttivo, ma c’è molto di più nella storia – anzi, nelle due storie – imbastite da sceneggiatore e disegnatore per questo fumetto profondamente compiuto e inesorabilmente aperto. L’idea alla base è simile a quella del film In Time (2011), come dichiara lo stesso Marco nell’introduzione al volume: siamo in futuro più o meno prossimo in cui la valuta per vivere è diventata il like, che equivale a un giorno. Si vive attraverso i social e sono loro che determinano la durata e la qualità della vita di una persona, in base a quanti like si possiedono e soprattutto si ricevono dagli altri, che ci “donano” quindi uno, due, tre, e così via, giorni di vita.

In quest’atmosfera opprimente e apparentemente senza via d’uscita si snodano le vicende di Whitney, Alessio e Manu. Whitney pubblica su LikeBook la foto di un bacio col proprio fidanzato auto-mettendosi mi piace e questo è il reato più grave per la società del like, punibile con la morte (e la cover del volume che fa il verso al Bacio di Hayez acquista ancor più significato); perché non si possono regalare giorni di vita a se stessi. Alessio e Manu, dal canto loro, sono una coppia innamorata che sta esaurendo i giorni di vita e così decidono di mettere su uno show in diretta sui social per acquisire like: i tentativi falliscono uno dopo l’altro, fino a un’inesorabile e crudo epilogo.

E’ tanto sottile quanto palpabile la critica mossa alla società contemporanea: se da un lato si analizza il mettersi mi piace da soli, su cui spesso ironicamente si scherza sui social come segno di auto-compiacimento e vanità, dall’altro c’è la svolta tristemente vera che le persone non vogliono vedere il bello – a parte i gattini – ma il brutto, l’orrore sui social media e, per traslato, su internet. Le persone criticano Ale e Manu quando un micio che stanno riprendendo azzanna un uccellino mangiandoselo in diretta, però poi non possono fare a meno di guardare – e mipiacciare “per solidarietà” – quando Manu diviene tragicamente vittima del suo stesso video, venendo investita perché distratta.

Le due storie hanno il sottotitolo Accusa e Difesa (così come il fumetto quello di Processo) ma nessuna delle due è davvero tale, piuttosto sono un “mix di grigi” di entrambe le parti, proprio come la vita vera. Oltre all’introduzione, volta a presentare la genesi e soprattutto il contesto da cui è nato questo fumetto, vi è un racconto breve che inframezza le due storie intitolato Il follower che, oltre a sviluppare ulteriormente il contesto dei like in cui vivono Whitney, Manu e Alessio, dà un bel pugno nello stomaco al lettore sul rapporto delle persone sui social media coi propri idoli, artisti, e così via. Una parentesi interessante di Marco Rincione, che può così sviluppare il proprio sguardo intimista già visto in Paperi, ma che forse spezza un po’ troppo la narrazione.

I disegni di Prenzy ben si adattano ad esprimere la “tracotanza” dei social network sulle persone – il fatto che Whitney sia piuttosto in carne non è solo un tratto distintivo dell’artista ma anche una metafora dell’abbuffata di like che facciamo ogni giorno, senza nemmeno rendercene conto; così come il comportamento ambiguo del fidanzato sui social con ragazze molto più magre di Whitney.

Goodbye Black Mirror, there’s a new Like4Like in town.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Che splendida giornata! | Recensione

    L’ottimismo è il profumo della vita, diceva un vecchio saggio. E in effetti, se si guarda alle cose con un’ottica positiva, tutto ci sembrerà migliore, anche se in effetti magari non lo è.  Si tratta semplicemente del punto di vista che cambia tutto. Sembra facile, ma in realtà non è proprio così. Il libro di […]

  • preview

    Il tempo che volevi | Recensione

    Nella società moderna il tempo spesso sembra non bastare mai. Sfugge, lo rincorriamo continuamente senza raggiungerlo. Cerchiamo di ritagliarcene una parte per fare quello che più ci piace, ma sembra non sia mai sufficiente. Come è possibile? Eppure, il tempo, è la cosa più preziosa che abbiamo e di cui bisognerebbe avere sempre una gran […]

  • preview

    A casa da solo | Recensione

    A tutti noi è capitato da bambini di rimanere a casa da soli. C’è chi viveva questo momento con ansia e paura. Mentre chi lo viveva con grande eccitazione e non vedeva l’ora che ciò accadesse. La casa diventava un luogo da esplorare e tutto per noi dove fare come volevamo senza che nessuno ci […]