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Kriminal Omnibus 18: Aprile 1971 – Marzo 1972, recensione Mondadori Comics

Sergio L. Duma 23/05/2015

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Arriva un nuovo volume dell’edizione Omnibus di Kriminal con le ultime storie del maestro Magnus e le prima disegnate da Giovanni Romanini! Non perdete un momento cruciale della storia del Re del Delitto Anthony Logan con episodi firmati da Luciano Secchi!

kriminal 18

L’edizione Omnibus che Mondadori Comics sta dedicando a Kriminal, classico indiscusso del fumetto italiano, ha ottenuto notevole riscontro da parte del pubblico e l’annuncio dell’imminente uscita di nuove storie incentrate sul Re del Delitto Anthony Logan ha suscitato un entusiasmo senza precedenti. E mentre l’attesa della versione contemporanea del personaggio si fa sempre più spasmodica, possiamo apprezzare questo volume che include episodi cruciali. Si tratta di quelli usciti in un arco di tempo che va dall’aprile 1971 al marzo 1972.

E’ un periodo fondamentale dal punto di vista editoriale poiché Magnus smise di disegnare Kriminal per essere sostituito da Giovanni Romanini. Il compianto artista di Alan Ford, Satanik e altri capolavori, ormai oberato di lavoro, decise di concentrarsi solo su alcuni progetti ma le conseguenze non furono devastanti. Luciano Secchi, alias Max Bunker, dal canto suo continuò a scrivere storie inventive dal ritmo indiavolato e rocambolesco.

Le atmosfere narrative, tuttavia, subiscono qualche modifica. Kriminal era un fumetto noir dai toni grotteschi ma stavolta tante situazioni assumono una valenza visionaria e immaginifica che fa pensare alle atmosfere gotiche e macabre di Satanik. Nei primi due episodi del libro, che sono poi gli ultimi illustrati da Magnus, Secchi introduce l’inquietante Dottor Iceberg, un essere di ghiaccio che ha un obiettivo terribile da raggiungere e necessita dell’aiuto di Anthony. Senza spoilerare, chiarisco solo che questo è il pretesto usato da Secchi per fare rientrare in scena un amatissimo personaggio del cast di Kriminal, con effetti imprevedibili.

Conclusasi l’era Magnus, Secchi dà dunque il via a un’ulteriore story-line imperniata sulle macchinazioni di una setta orientale mistico/esoterica denominata IL che darà parecchio filo da torcere al nostro anti-eroe. Ed è qui che Kriminal affronterà minacce più strane e fantasiose. Ovviamente Milton, l’acerrimo nemico del Re del Delitto, avrà un ruolo importante e apparirà persino Trent, la nemesi per eccellenza della splendida Satanik. Sebbene lo stile delle storie sia lievemente diverso, Secchi non rinuncia alla consueta ironia. In alcune sequenze vediamo, per esempio, gli stessi Magnus e Bunker in un contesto farsesco; e l’autore arriva addirittura a citare, sempre con intenti ironici, Stan Lee e Neal Adams.

I disegni di Magnus hanno la fluidità, raffinatezza ed eleganza tanto care ai suoi estimatori, benché gli sfondi delle vignette siano pressoché assenti e molte figure delineate solo dagli inchiostri. Ma il risultato rimane valido. Quanto al bravissimo Romanini, da un lato cerca di seguire e mantenere il più possibile le convenzioni grafiche di Magnus, specialmente per ciò che riguarda i personaggi contrassegnati da un mix di realismo e attitudine caricaturale, ma compie interessanti variazioni del lay-out.

Magnus di solito componeva la tavola con due vignette orizzontali. Romanini in generale rispetta la tradizione ma spesso si concede inquadrature verticali, a volte anche più di due vignette, magari oblique, e addirittura disegni a tutta pagina che si richiamano alle splash-page dei comic-book statunitensi. Le figure sono forse meno fluide e leziose di quelle di Magnus e più grezze ma l’impatto visivo è innegabile nonché di grande qualità. Insomma, pure in questa occasione avrete a che fare con una proposta imperdibile.

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