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I Fantastici 4 Gli Inizi: recensione del film Marvel che apre la Fase 6
Federico Vascotto 25/07/2025

Dopo vari tentativi fallimentari in passato – i film dei primi anni 2000 di Tim Story e l’esperimento di reboot del 2015 da parte di Josh Trank – tocca a Matt Shakman (WandaVision) rimettere insieme i pezzi dei Fantastic 4. Ovvero la prima famiglia nata nei fumetti Marvel, come gruppo e non come singolo.
Ci vengono presentati così in medias res coloro che dovranno entrare di diritto nel Marvel Cinematic Universe (e si spera rimanerci). I Fantastici 4 Gli inizi non sono quindi i primi passi del gruppo ma i primi passi mossi dentro all’universo condiviso oramai consolidato da 17 anni.
Sullo sfondo di un vivace mondo retro-futuristico ispirato agli anni ’60, quattro scienziati vengono lanciati nello spazio ma tornano con strani poteri: chi si allunga, chi è invisibile, chi prende fuoco e chi oramai è fatto di roccia. Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) devono difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner). E se il piano di Galactus di divorare l’intero pianeta e tutti i suoi abitanti non fosse già abbastanza terribile, la situazione diventa all’improvviso una questione molto personale. Anzi, familiare.
La pellicola è tanto impeccabile esteticamente quanto vuota emotivamente. Tutto è al proprio posto eppure tutto è artefatto, rimane su quello schermo anni ’60 e non arriva dentro ai cuori degli spettatori seduti in sala. Anche i comprimari – accanto ai “villain”, Paul Walter Hauser, Natasha Lyonne e Sarah Niles – non riescono a brillare come avrebbero potuto. Il cast principale sembra fuori posto sia come Fantastic 4 presi singolarmente sia come famiglia. Non perché non siano tutti interpreti di spessore e di livello – tutto il contrario – ma perché sembrano proprio fuori parte in dei ruoli così “umani”. Anche le battute e i siparietti risultano fuori posto nonostante la leggerezza generale. Ecco, manca l’umanità in una pellicola profondamente super. Nonostante parli di un nucleo che si allarga chiamato a compiere una scelta impossibile.
Un dilemma etico per i nuovi Fantastici 4
Proprio a metà film infatti arriva la parte più interessante: il dilemma etico a cui sono messi di fronte i Fantastici 4. Questo porterà avanti il tema principale della pellicola: la maternità e soprattutto il coraggio di una madre, disposta a tutto per il proprio figlio. Più di ciò che avrebbe fatto il padre, fin troppo razionale e preventivo. Più di ciò che avrebbero fatto gli zii, o quasi. Qualcosa di ancestrale e atavico che ben si inserisce nel concetto di film per famiglie proprio dei Marvel Studios. Se non fosse che anche quest’aspetto rimane asettico dentro allo schermo senza uscire fuori.
Ognuno affronta a modo proprio la situazione. Tutto va come deve andare, tutto si risolve in modo semplice, forse un po’ troppo. Semplicità non vuol dire banalità, ma siamo certi che il Superman di James Gunn, ancora in sala, nella sua profonda e oggettiva imperfezione ci abbia regalato molti più momenti emotivi memorabili e molti più spunti di riflessione. Peccato.
Il film Marvel Studios I Fantastici 4: Gli Inizi è nelle sale italiane dal 23 luglio 2025.
In breve
Giudizio Globale
7
Sommario
Un film tanto perfetto esteticamente quanto asettico emotivamente. Peccato.


