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Erotica vol. 17 – Valentina Noir – Recensione

Sergio L. Duma 04/06/2015

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Cosa succede se la più famosa creatura del grande Guido Crepax diventa protagonista di inquietanti storie noir? Scopritelo in questo volume della collana Erotica che piacerà agli amanti dell’erotismo e della letteratura poliziesca!

Nel corso della sua straordinaria attività artistica il compianto Guido Crepax ha affrontato vari generi narrativi, sempre in maniera personale e peculiare. Non poteva dunque mancare il noir che in un certo qual modo ben si adattava alle sue suggestioni creative. Il thriller e il noir hanno sovente una connotazione psicologica e gli autori che hanno realizzato opere classificabili in queste categorie hanno analizzato, con il pretesto di vicende criminose, i lati più oscuri e torbidi dell’animo umano. E la complessità dell’animo umano è uno degli elementi essenziali delle storie firmate da Crepax.

Ve ne potrete rendere conto con questo volume di Erotica che include appunto fumetti thriller e noir. E non poteva mancare un omaggio a Edgar Allan Poe, considerato l’iniziatore del romanzo poliziesco. Il libro si apre con gli adattamenti fumettistici di tre famose opere del grande scrittore americano: ‘I Delitti della Rue Morgue’, ‘Il Mistero di Marie Roget’ e ‘La Lettera Scomparsa’. Crepax rispetta le atmosfere e le story-line di Poe e nei primi due episodi i disegni sono realistici, meno evanescenti del consueto. Il terzo, invece, realizzato a diversi anni di distanza dai precedenti, ha il tipico tratto stilizzato che i fan conoscono con una sequenza fortemente erotica assente nel modello originario di Poe. Ma Crepax non stravolge nulla e si limita a enfatizzare tematiche sessuali già implicitamente presenti nel testo letterario.

Il restante volume è dedicato alla celeberrima Valentina e in questo caso la splendida fotografa è coinvolta in vicende noir surreali e oniriche. in ‘Moscacieca’ Crepax gioca con situazioni alla Polansky decisamente inquietanti e tutto ruota intorno al misterioso contenuto di una borsa. Ci sono momenti espliciti e sadici e la storia è coinvolgente e perturbante. in ‘Valentina Assassina?’, invece, Crepax crea una trama criminosa con la povera signora Rosselli implicata, suo malgrado, in una serie di efferati omicidi. Tuttavia, i toni ironici alleggeriscono la suspense.

‘Subconscious Valentina’ è indubbiamente uno dei lavori migliori della raccolta. Qui l’amatissima eroina di Crepax deve vedersela con i terribili Sotterranei, strani esseri che vivono in una cantina e che per ragioni enigmatiche la rapiscono. La storia fa venire in mente certe pellicole di David Lynch, caratterizzate da elementi noir inseriti in contesti visionari. Tutto ciò che accade potrebbe forse avvenire solo nella psiche di Valentina e ciò evoca nel lettore un piacevole smarrimento, a causa della sostanziale ambiguità delle vicende rappresentate.

‘Made in Germany’ chiude il volume e qui il noir ha un’impostazione hitchcockiana. Nel microcosmo kafkiano opprimente e minaccioso di un albergo tedesco, Valentina dovrà vedersela con alcuni delinquenti che hanno sequestrato l’androgina Effi. Testi e dialoghi hanno profondità ed eleganza e sono ben curati. Ma pure la parte grafica del libro è da valutare positivamente. Le opere sono state realizzate in periodi diversi e potrete così ammirare una molteplicità di stili, dal più tradizionale a quello fluido e dinamico della maturità. Lo stesso vale per la costruzione delle tavole e si rilevano tante tipologie di lay-out, considerando che l’artista gioca con i formati delle pagine. Valentina Noir è perciò imprevedibile dal punto di vista visivo e conferma le qualità di uno dei maestri indiscussi del fumetto internazionale.

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