Marvel-verse: Moon Knight | Recensione del volumetto antologico dedicato al Cavaliere della Luna

Una compilation di storie adatte a qualsiasi lettore, dalle origini al più recente scontro con Kang il Conquistatore

Pubblicato il 20 Giugno 2022 alle 20:00

Autori: Doug Moench, Michael Fleisher, Cullen Bunn, Don Perlin, Bob McLeod, Bill Sienkiewicz, Ibrahim Moustafa, Matt Horak
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: America
Prezzo: € 9,90
Brossurato a colori 15×23. – 112 pagine
Data di pubblicazione: 12/05/2022

Tobia Brunello
Tobia Brunello
2022-06-20T20:00:12+02:00
Tobia Brunello

Autori: Doug Moench, Michael Fleisher, Cullen Bunn, Don Perlin, Bob McLeod, Bill Sienkiewicz, Ibrahim Moustafa, Matt Horak Casa Editrice: Panini Comics Provenienza: America Prezzo: € 9,90 Brossurato a colori 15×23. – 112 pagine Data di pubblicazione: 12/05/2022

I volumi Marvel-verse sono delle raccolte in formato economico dedicate ai personaggi Marvel maggiormente sulla cresta dell’onda, grazie a film e serie TV, come è il caso di Moon Knight, protagonista di una serie TV in sei episodi trasmessa da Disney+.

Come spesso successo anche negli altri Marvel-Verse, nel volumetto troviamo un team-up di Moon Knight insieme a Spider-Man, oltre che la storia della sua prima apparizione contrapposto a Licantropus, una storia in cui affianca Daredevil e infine un racconto che lo vede affrontare il prossimo grande villain del Marvel Cinematic Universe, Kang il Conquistatore. Tutte storie adatte ad un pubblico di qualsiasi età, selezionate lungo la quasi cinquantennale storia editoriale dell’eroe

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Partendo dall’inizio, la storia in due parti tratta da Werewolf by Night 32-33, del 1975, rappresenta la prima apparizione dell’alter ego di Marc Spector, in una storia firmata da Doug Moench e Don Perlin che verrà poi retconnizzata in futuro per spiegare le apparenti contraddizioni con il background costruito in seguito attorno al personaggio.

Qui l’identità di Moon Knight sembra essere stata assegnata a Spector dal Comitato, una cabala di ricchi e potenti interessata a catturare Jack Russel, il giovane licantropo protagonista della serie originale.

La narrazione di Moench è in linea con lo stile dell’horror supereroistico degli anni ‘70, con una voce narrante in prima persona che vorrebbe essere evocativa ma spesso diventa solo pesante e ridondante.

Moench fa un buon lavoro a livello di trama, con il Comitato composto da uomini ricchi e potenti che si rivelano essere i veri mostri, anche in confronto alla bestia selvaggia che è Licantropus. Moon Knight viene introdotto con molta enfasi, ma è ancora una semplice bozza del personaggio che verrà delineato negli anni successivi.

I disegni di Perlin sono nel classico “house style” della Marvel degli anni ‘70, con un’attenzione particolare alle sequenze d’azione, ma con una scarsa cura per i background.

La seconda storia, tratta da Amazing Spider-Man 220 del 1981, è ambientata qualche tempo dopo, quando ormai Moon Knight è un personaggio noto nel Marvel Universe, al punto da stringere un’alleanza con Spider-Man in un rischioso piano per sgominare alcune bande di malavitosi. Originariamente un fill-in nel bel mezzo di una run di Danny O’Neill su Amazing Spider-Man, questa storia è un classico racconto chiuso e finito, che probabilmente era stato realizzato per Marvel Team-Up, dal momento che utilizza Spider-Man per mostrare e mettere in luce le capacità dell’eroe meno noto, in questo caso Moon Knight.

Disegnata in maniera solida da uno dei migliori “onesti mestieranti” in forza alla Marvel degli anni ‘80, Bob McLeod (che si inchiostra da solo, valorizzando al massimo le ombre in una storia cupa e notturna come questa), questa storia di Michael Fleisher presenta molte ingenuità di fondo e dei dialoghi abbastanza forzati, nel tentativo di creare una sorta di contrapposizione tra Spidey e Moon Knight basata sul differente background dei personaggi.

Segue una storia, sempre del 1981, tratta dalla prima serie regolare di Moon Knight, firmata dal team creativo che ha delineato maggiormente il personaggio: il creatore Doug Moench e il disegnatore Bill Sienkiewicz. Il Sienkiewicz che vediamo all’opera non è ancora l’artista visionario e fuori dagli schemi che si vedrà sul finire degli anni ‘80, ma già su queste pagine inizia ad essere più di un semplice allievo di Neal Adams per giocare di più con i volti e i corpi in movimento, “graffiando” e “sporcando” il tratto in certe situazioni facendo intravedere i primi segni della sua successiva evoluzione. La storia, un adrenalinico team-up tra Moon Knight e Daredevil pieno di lotte, inseguimenti ed azione, scorre via piacevolmente e si fa perdonare qualche ingenuità di trama.

Infine chiude l’albo una storia molto più recente, il Moon Knight Annual del 2019, in cui lo scrittore Cullen Bunn fa scontrare il Cavaliere Lunare con Kang il Conquistatore, il viaggiatore temporale nemesi degli Avengers.

Questa storia affonda le radici in concetti sviluppati più tardi nella storia di Moon Knight ma diventati rapidamente centrali, tanto da essere alla base della trasposizione televisiva, ovvero il ruolo di Marc Spector come avatar della divinità egizia Konshu.

È grazie alla protezione del dio egizio che Moon Knight è rimasto l’unico eroe a combattere in una realtà conquistata da Kang il Conquistatore, e si imbarca in un viaggio per varie epoche temporali in cui affianca vari precedenti avatar di Konshu per recuperare degli amuleti che impediscano a Kang di comandare la realtà.

Una storia a tratti un po’ confusa, in cui i disegnatori Ibrahim Moustafa e Matt Horak si divertono a ridisegnare il look di innumerevoli Moon Knight di differenti epoche.

In definitiva, Marvel-Verse: Moon Knight è una raccolta di storie senza infamia e senza lode dedicate al personaggio, che hanno il vantaggio di poter essere lette senza conoscenze pregresse e autoconclusive. Non sono quanto di meglio possibile leggere sul personaggio e nemmeno le storie più adatte per conoscerne i vari aspetti, però.

In Breve

Storia

6

Disegni

6.5

Cura editoriale

6.5

Sommario

Una selezione di storie con protagonista Moon Knight tratte da diversi periodi della sua vita editoriale. A parte la sua prima apparizione, nessuna di particolare importanza storica o con particolari meriti creativi, ma tutte fruibili senza che sia necessaria una precedente conoscenza del personaggio o del Marvel Universe in particolare. Adatto a chi è incuriosito dal personaggio e vuole farsene un'idea.

6.5

Punteggio Totale

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