Il ritorno di Jughead Jones | Recensione

Pubblicato il 8 Giugno 2017 alle 10:00

Dopo il comprimario Archie Andrews, ritorna in una veste tutta nuova e con una serie sua anche Jughead Jones, studente pigro di Riverdale con un modo tutto suo di seguire le regole.

Archie Andrews, Jughead Jones e gli altri studenti del liceo di Riverdale, nel Massachusetts, sono personaggi di vecchissima data per il fumetto americano: Jughead, il miglior amico di Archie, fece la sua prima apparizione nel 1941 e, otto anni dopo, cominciò addirittura ad avere una serie tutta sua. Dopo più di settant’anni di Archie Comics, nel 2015 l’universo di Archie & co. è ripreso con un restyling moderno, includendo anche una serie dedicata a Jughead.

Il primo volume di Jughead, proposto in Italia da Edizioni BD, raccoglie i primi sei capitoli nella saga, un arco narrativo completo scritto da Chip Zdarsky (Sex Criminals) e disegnato da Erica Henderson (The Unbeatable Squirrel Girl).

Il personaggio di Jughead mantiene le sue proprie caratteristiche, sia fisicamente che caratterialmente: continua ad indossare il suo iconico cappello a forma di corona, ha sempre un’ossessione per gli hamburger e mantiene la sua indole pigra, nonché un rapporto tutto suo con le regole del liceo. Ovviamente ritroviamo anche i suoi compagni di scuola, non solo Archie Andrews ma anche Betty Cooper, Veronica Lodge e tutti gli altri studenti che i lettori di Archie Comics conoscono molto bene.

Anche il preside, Mr. Weartherbee, è lo stesso… anche se per poco: la serie di Jughead, infatti, comincia proprio con il preside che decide di andare in pensione anticipata. Il sostituito, però, ha dei metodi molto severi e “recluta” per il liceo un corpo insegnanti molto sospetto, con lezioni insolite che risultano più adatte a delle aspiranti spie e a dei militari piuttosto che a degli adolescenti.

La trama è intervellata dai sogni di Jughead, destinato ad addormentarsi in ogni capitolo della serie: i suoi sogni di rifanno alle dinamiche più classiche dei generi sci-fi e fantasy, con anche parodie di saghe iconiche (non a caso il nome di uno dei capitoli è Game of Jones).

La serie dedicata a Jughead Jones riesce a ridare brio a personaggi conosciutissimi, soprattutto dal popolo americano, rimordenizzadoli ma, allo stesso tempo, mantenendo le caratteristiche per le quali i lettori sono a loro affezionati. Riesce inoltre ad essere piacevole anche per il nuovo fruitore, che non ha mai letto le vicende degli studenti di Riverdale.

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