I 14 migliori anime firmati J.C. Staff

Pubblicato il 6 Febbraio 2017 alle 13:00

Fondato solo nel 1986, la casa di produzione J.C. Staff è giovane, ma in pochi anni ha scalato un settore estremamente competitivo. Diventando uno dei colossi del mondo animato, con all’interno oltre cento dipendenti e una lista di serie realizzate piuttosto lunga.

A differenza di altre compagnie similari, la J.C. Staff non si è specializzata in un genere specifico. Allo stesso tempo non le si può nemmeno attribuire un anime che la contraddistingua, un prodotto che, rispetto a tutti gli altri, ha riscosso il maggior successo.

In quasi 30 anni di servizio, l’azienda ha sperimentato diversi generi, adattandosi al cambiamento del mercato con flessibilità. Si è fatta carico di serie lunghe e importanti, così come di altri prodotti più leggeri.

Ovviamente non è una società perfetta e anche loro hanno avuto i loro scivoloni.

Quello che contraddistingue la J. C. Staff è l’altissmo livello qualitativo dei loro prodotti. Non importa che sia un anime da oltre 50 episodi, oppure uno di 13, così come una serie che potenzialmente potrebbe avere un successo mondiale: le animazioni e la cura dei dettagli devono sempre essere di standar elevato.

 

14 – Kaichou wa maid sama

Kaichou wa Maid Sama

Da molti considerato come uno dei migliori anime romantici mai realizzati, Kaichou wa maid sama ha molti aspetti positivi, ma tanti altri negativi. La storia, seppur molto leggera e appassionante, non esplode mai del tutto.

La serie ha delle basi solide, ma manca quel qualcosa in più che potrebbe farlo eccellere rispetto a tanti altri prodotti simili, appartenenti allo stesso genere. La giovane presidentessa del consiglio studentesco “tutto d’un pezzo” che fa innamorare il belloccio della scuola è qualcosa di già visto.

Tutto ciò che ci sta attorno è però inaspettato, questo bisogna ammetterlo.

13 – Golden Time

Golden Time

Un nuovo inizio, un periodo roseo, l’età d’oro. Questo è ciò che ha raggiunto Banri Tada, giovane ragazzo appena ammesso alla facoltà di legge. Tra amori vecchi e nuovi, promesse infrante e incidenti diplomatici, ogni giornata è un turbinio di emozioni.

Indipendentemente che siano positive o negative, questa è la Golden Time. Un’eta dove poter rinascere a nuova vita.

12 – Bakuman

Bakuman

Tre stagioni, per una serie che è molto di più di uno spaccato sul mondo dei manga. Non solo vengono messi in scena le difficoltà, le delusioni, le soddisfazioni e l’impegno di due ragazzi alle prese con il loro sogno: realizzare un manga di successo.

Bakuman è molto di più. Uno dei pochi prodotti che cerca di spiegare al pubblico quanto sia difficile e complicato il mondo della serie a fumetti. Allo stesso tempo, mostra l’importanza di avere un sogno e, soprattutto, la motivazione incrollabile nel volerlo portare a termine.

11 – Shakugan no shana

Shakugan no Shana

Uno degli anime più longevi dello studio J. C. Staff, Shakugan no shana è stato tra i prodotti meglio riusciti. Nata come una serie di light novel, dall’opera di Takahashi sono stati tratti videogiochi, manga, film e tre adattamenti animati.

Le avventure della flame haze Shana e del morto/non morto Sakai Yuuji hanno coinvolto e appassionato migliaia di spettatori. Forse non una degli anime che si può dire abbia superato le barriere della storia, diventando un cult degli anime. Sicuramente un prodotto che non si scorda facilmente.

10 – To aru Majutsu no Index

To aru Majutsu no Index

Continuiamo con un altro dei fiori all’occhiello dello studio. Pochi avrebbero scommesso cinque yen sulla saga To aru majutsu no index, eppure avrebbero sbagliato. La trama ha del già visto e sentito, soliti ragazzini con i super poteri che se le danno di santa ragione.

Sarà forse il protagonista sfigato, o la suora svampita, oppure le altre decine di personaggi che, per un motivo o per l’altro, sono indimenticabili e unici, ad ogni modo l’anime attira e coinvolge. Scorre fluido e liscio dalla prima all’ultima puntata. Non a caso è già stata realizzata una lunga serie spin off su uno dei personaggi più curiosi dell’anime. Inoltre sembra che ci sia già in cantiere un nuovo e interessante progetto spin off

9 – Hidan no aria

Hidan no Aria

Ogni studio ha il suo scivolone, per J. C. Staff è Hidan no Aria di cui, incredibilmente, sono state realizzate ben due stagioni. Il motivo principale per cui si può giustamente definire un “non successo” è l’inconsistenza della trama.

Non sarebbe nemmeno giusto definirlo un fallimento, soprattutto perché la qualità delle animazioni e dei disegni è veramente ottima, come la maggior parte dei lavori della J. C. Per cui l’anime si salva in corner, ma andando a fondo di Hidan no Aria si salva ben poco. Un quasi autogol.

8 – Kamisama no memochou

Kamisama no Memochou

Se L di Death Note fosse una donna allora si chiamerebbe Alice. Forse il paragone con il famoso investigatore degli anime è eccessivo, ma le abilità deduttive della piccola hikikomori Alice non sono seconde a nessuno.

Nella sua stanza, lontano da tutti, piena zeppa di peluche e monitor di computer, nulla sfugge al suo sguardo. Alla guida dell’agenzia investigativa NEET, omicidi, misteri e crimini vengono brillantemente risolti grazie alle sue eccellenti qualità di deduzione.

Tutto ciò di cui ha bisogno è Dr. Pepper da bere e porri da mangiare.

7 – Fliwing witch

Flying Witch

Versatevi una buona tazza di tè caldo, sedetevi comodamente sulla vostra poltrona preferita e guardate Flying witch: l’anime perfetto per rilassarsi. Poche pretese, storia semplice e leggera, una serie ottima per passare una serata in tranquillità.

L’anime non si vuole spacciare per più di quello che è, anzi preferisce passare in secondo piano, ma nasconde una bellezza da scoprire. Andato in onda nella primavera del 2016 speriamo in una seconda stagione.

6 – Amanchu

Amanchu

Leggendo la trama di Amanchu possono nascere pensieri contrastanti. Apparentemente è una serie che cerca di portare sullo schermo qualcosa di nuovo, ma rimane il sospetto che sotto sotto il contenuto sia scarso.

Cosa stuzzica la curiosità dello spettatore? La cura con cui sono realizzati i disegni e i colori brillanti usati per scenari e personaggi. Se le profondità marine, ricche di colori e riflessi di luce, di cui Amanchu dovrebbe parlare fossero state realizzate con la stessa cura allora era un prodotto da non perdere.

Un peccato che l’anime si perda, allontanandosi troppo, dal mondo delle immersioni. I contenuti non sono comunque male e non nulla viene trattato con banalità, ma si percepisce sempre un non so che di: mi aspettavo di più.

5 – Prison school

Prison School

Cinque ragazzi in una scuola popolata esclusivamente da ragazze, il sogno di molti maschietti. Un terreno inesplorato dove la competizione è ai minimi storici. Peccato che le cosidette fanciulle non sono assolutamente indifese.

Per i cinque ragazzi speranzosi di fare facili conquiste, scopriranno che la scuola dove sono finiti è più simile ad una prigione che ad un paradiso. Beh, non che essere trattati come schiavetti a loro dispiaccia più di tanto.

4 – Shimoneta

Shimoneta

Uno degli anime più scomodi e politicamente scorretti mai realizzati: Shimoneta. Di gran moda ultimamente, anche questa serie è ambientata in un futuro alternativo al nostro, dove la moralità è portata fino all’estrema misura. Ogni affermazione, immagine, riferimento o atteggiamento osceno e “poco casto” viene rigorosamente represso.

In questo clima di castità fisica e mentale, l’organizzazione segreta SOX ha deciso di portare più oscenità nel mondo. La loro sembra una battaglia persa in partenza, ma l’istinto umano è difficile da sopprimere.

Unica pecca: un anime volutamente scomodo non può e non deve essere censurato. Contraddittorio.

3 – Shokugeki no soma

Shokugeki no Soma

Shokugeki no soma cavalca la cresta dell’onda. Uno degli anime più attesi e riusciti dell’ormai trascorso 2016, le avventure culinarie dei giovani chef hanno incantato il pubblico.

Tra piatti succulenti, battaglie a suon di aromi e sapori che letteralmente mandano in estasi giodici e concorrenti, Food Wars si fa largo a spallate tra tante altre serie di punta.

Da alcune voci non ancora del tutto ufficiali sembra che la terza stagione dell’anime sarà mandata in onda quest’anno. Speriamo che sia veramente così.

2 -DanMachi

DanMachi

Tra le dieci light novel più vendute di tutto il 2016, DanMachi è una serie che sta conquistando un pubblico sempre più vasto e numeroso. All’uscita dell’anime è stato semplice etichettarlo come l’ennesima serie ambientata in un mondo fantasy con elementi del mondo RPG; oppure come classica serie fanservice che si riassume nelle forme della provocante Dea della copertina.

Ci sono volute più di qualche puntata per capire che DanMachi ha provato a riscrivere un genere che è ormai saturo. Missione difficile e non del tutto riuscita, ma la serie non è ancora conclusa ed è sulla buona strada per dire qualcosa di nuovo.

Basta solo aspettare in una seconda stagione e non in uno spin off.

1 – Toradora

Toradora

Amato e odiato allo stesso tempo, Toradara è un classico del genere. A livello di trama non presenta grandi novità: solita ambientazione scolastica, un già visto triangolo amoroso e personaggi che hanno del già visto.

Nonostante i protagonisti sembrino simili a quelli di molte altre serie, la loro semplicità finisce per colpire lo spettatore. L’anime scorre fluido dalla prima all’ultima puntata, mostrando in modo piuttosto realistico l’evolversi di quella che potrebbe essere una storia d’amore come quelle che nascono tutti i giorni nella realtà.

Se a tutto ciò uniamo un comparto grafico di tutto rispetto e delle animazioni di alta qualità, Toradora diventa un anime di facile e piacevole visione.

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