Top & Flop Anime: Rinne, Kekkai Sensen, Ninja Slayer – 28 Aprile 2015

Pubblicato il 28 Aprile 2015 alle 15:34

Arrivano le prime impressioni sugli anime della stagione primaverile, iniziamo da alcune proposte in corso di simulcast legale e gratuito offerte da VVVVID e Dynit.

kyoukai no rinne anime

Kyoukai no Rinne è l’adattamento animato del manga omonimo di Rumiko Takahashi (edito in Italia da Star Comics), di genere soprannaturale, prodotto dallo studio Brains’ Base e diretto da Seiki Sugawara.

Protagonista è Rinne Roukudo, un ragazzo metà umano, metà shinigami il cui compito è quello di accompagnare alla ruota della reincarnazione gli spiriti rimasti legati al mondo terreno. Coprotagonista è Sakura Mamiya, una ragazzina che da piccola ha vissuto un’avventura extrasensoriale maturando da allora il potere di vedere i fantasmi. Seppur riluttante sulle prime, Roukudo permette a Sakura di assisterlo durante i suoi interventi mirati a slegare gli spiriti tormentati dalle catene che li costringono ancora sulla terra.

Molto simile nello stile di disegno e nel genere che mischia commedia e dramma a Inuyasha, indimenticabile celebre predecessore della Takahashi, Kyoukai no Rinne se ne discosta per quanto riguarda la caratterizzazione dei protagonisti e l’ambientazione, che spesso e volentieri si trasferisce nell’aldilà orientale. Molto bella l’idea centrale dell’opera, di “bleachiana” memoria, con gli spiriti delle persone defunte incatenati alla terra dai rimorsi e rimpianti di una vita, dei quali Rinne realizza gli ultimi desideri per mettere loro l’anima in pace. Nella personalità di Rinne ritroviamo un richiamo a Yato di Noragami, dato che come lui, il nostro shinigami è sempre in bolletta per colpa di un debito contratto dalla nonna in passato e per comprare i suoi “attrezzi del mestiere” chiede un contributo in denaro.

Spassosissime le scene nelle quali è ritratto piangere lacrime di sangue a causa della sua tirchieria. Seppur dal carattere un po’ ombroso, Rinne è fondamentalmente buono ed è molto rispettoso nei confronti di Sakura, che chiama sempre per nome e cognome, e che a differenza della maggior parte delle protagoniste femminili di anime non si lascia andare a gridolini o rossori d’imbarazzo, ma è una ragazza spesso silenziosa che “il cielo ha buttato e la terra ha raccolto.” Il rapporto che lega i due protagonisti è molto dolce. E l’arrivo di un terzo incomodo farà ricredere Roukudo sui sentimenti che credeva di non provare per la ragazzina.

Un anime semplice, piacevolissimo da guardare, con protagonisti divertenti, genuini e che profuma un po’ di passato.

Voto: 7

blood blockade battlefront anime jump sq

Kekkai Sensen – Blood Blockade Battlefront è l’adattamento anime del manga di Yasushiro Nightow (pubblicato da JPOP), autore di Trigun, prodotto dallo studio Bones su soggetto di Kazunao Furuya per la regia di Rie Matsumoto.

La storia è ambientata nella città di Jerusalem’s Lot, sorta sulle rovine di New York, invasa e distrutta tre anni prima delle vicende narrate dalla collisione del mondo reale con quello dell’oltretomba/Beyond e da allora popolata da ogni genere di mostri, dai licantropi ai vampiri. Leo, il protagonista dell’anime vi giunge in una sorta di viaggio di redenzione: sei mesi prima un essere mostruoso è apparso davanti a lui e a sua sorella, privando quest’ultima della vista e donando a Leo un potere soprannaturale che consiste in due occhi che gli consentono di vedere oltre le dimensioni.

Per un caso del tutto fortuito (scambio di identità) Leo finisce nella sede della società Lybra, un’organizzazione segreta composta da superuomini e mostri capeggiata dal licantropo Klaus V. Reinherz che combatte il male e il caos che dominano la città. Ciascun membro di Lybra ha un dono particolare, così quando Klaus si accorge dello straordinario potere di Leo, lo assolda come nuovo membro di Lybra.

Riassumere in poche righe la trama di Kekkai Sensen è abbastanza difficile: a quattro puntate dall’inizio, la serie è ancora in fase di costruzione con colpi di scena dietro ogni angolo e la continua introduzione di nuovi personaggi. Guardare questo anime è come entrare in un labirinto che si modifica a ogni passo, ora in linea verticale, ora in orizzontale, il paesaggio che sfuma e poi s’inclina o ti precipita addosso. E nel rendere tutto questo lo studio Bones è fantastico. In Kekkai tutto è in continuo movimento: i nemici, ora mostri ora vampiri; il carattere degli eroi che fanno presto a diventare freddi persecutori, sfoderando poteri spaventosi.

I protagonisti sono pazzeschi: da Klaus bellissimo licantropo dotato di piccole zanne, all’irresistibile Zap, cinico fumatore incallito di sigari passando per il protagonista Leo, occhi chiusi sul mondo e spalancati sull’altrove.

L’ambientazione che ricorda le atmosfere di Darker than black e richiama Baccano! nelle musiche, Kekkai Sensen è uno sci-fi molto interessante. Tra le pecche il gap del doverlo guardare e leggere contemporaneamente considerata la velocità di alcune azioni, onestamente in alcuni punti troppo difficili da seguire, rendendo inevitabile tornare indietro per capirci di più. La storia ha inoltre parecchie lacune che riguardano il passato di Leo e dell’organizzazione Lybra, ma le trovate dell’animazione valgono tutto il biglietto. Alla fine tutto si riduce a una mera questione di gusto. Per noi è un sì.

Voto: 7,5

ninja slayer from animation home

Ninja Slayer From Animation è la nuova produzione che il giovane studio Trigger fondato da Hiroyuki Imaishi, il regista di Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann e Panty & Stocking with Garterbelt, ha tratto dalle light novel di Yu Honda e Leika Sugi.

La storia si svolge nella futuristica Neo-Saitama, dove le battaglie tra ninja sono all’ordine del giorno. In uno di questi scontri l’impiegato Kenji Fujikido perde moglie e figli e viene salvato dalla morte dallo spirito di Naraku Ninja, che lo trasforma in Ninja Slayer: grazie alle abilità acquisite si incammina sul sentiero della vendetta, promettendo di sterminare tutti i ninja della città.

Akira Amemiya, già regista di Inferno Cop — il primo progetto dello studio, dirige quella che è la serie più anticonvenzionale e coraggiosa tra quelle scelte dai distributori italiani per la diffusione nel nostro Paese: proprio come Inferno Cop ci troviamo a un anime sopra le righe, folle e volutamente trash, che va il verso a tanti film americani di serie B sui ninja che riempivano i palinsesti televisivi estivi degli Anni 90.

A differenza di molte di quelle pellicole, drammatiche negli intenti ma involontariamente comiche nei risultati, Ninja Slayer From Animation è consapevole e fiero di essere trash, dai personaggi monodimensionali, ai dialoghi, alle didascalie passando per una realizzazione tecnica che è anti-animazione: l’animazione tradizionale è ridotta al minimo, trovando spazio in alcune sequenze di combattimento, e lascia il passo a figure statiche spinte in lungo e largo per lo schermo accompagnate da effetti speciali esagerati come esplosioni e spargimenti di sangue a fontanella.

Un anime spassosissimo che non conosce mezze misure, quindi. O lo si ama o lo si odia: noi lo adoriamo!

Voto: 9

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