Dracula Untold – Recensione in anteprima

Pubblicato il 29 Ottobre 2014 alle 23:30

Medioevo. Il sultano della Turchia costringe i giovani cristiani ad arruolarsi come giannizzeri nella sua armata. Uno di loro è il giovane Vlad che diviene un micidiale e leggendario guerriero noto come l’Impalatore. Abbandonata la vita da soldato, Vlad diventa principe di Transilvania, territorio tributo all’impero turco. Quando il figlioletto Ingeras viene scelto per diventare giannizzero, Vlad si ribella e chiede aiuto ad un vecchio vampiro che gli dona dei poteri straordinari. Il Principe dovrà tornare ad indossare l’armatura di Dracula.

Dracula Untold

La leggenda del conte Dracula, il sanguinario vampiro nato nel celeberrimo romanzo di Bram Stoker che trae spunto dalla vita del Principe Vlad di Valacchia, vissuto nel ‘400, è stata ormai raccontata in tutte le salse. Questa nuova incarnazione cinematografica, firmata dall’esordiente Gary Shore, si concentra soprattutto sulle origini del personaggio trasformando Vlad in un eroe-antieroe.

Interpretato da Luke Evans, che sta diventando rapidamente un’icona del popolo nerd (Tamara Drewe, I Tre Moschettieri, Immortals, The Raven, Lo Hobbit, Fast & Furious 6 e il prossimo remake de Il Corvo), Vlad decide di assumere i poteri di un vampiro per affrontare l’esercito turco del crudele sultano Mehmed che ha il volto di Dominic Cooper, l’Howard Stark della saga Marvel.

Le nuove capacità del protagonista gli conferiscono però anche una pericolosa brama di sangue. Se riuscirà a resistervi per tre giorni, tornerà normale. Dovrà quindi cercare di sconfiggere gli avversari in quel lasso di tempo, prima che i suoi poteri spariscano. La deliziosa Sarah Gadon è Mirena, moglie di Vlad, personaggio abbastanza monodimensionale, mentre Charles Dance, noto ai fans di Game of Thrones, torna ad interpretare un vecchio vampiro dopo Underworld – Il Risveglio.

Il film è un pasticcio brutto e noioso. L’arco narrativo del protagonista segue la falsariga del Batman nolaniano con dialoghi e scene concettualmente identiche. C’è perfino la grande scena dell’eroe che scatena i pipistrelli contro gli avversari. Viene citato più volte, in maniera maldestra, anche il Dracula di Coppola e il finale ricorderà ai fans di Spider-Man una scena iconica nella saga del supereroe. (Tra l’altro, Sarah Gadon figurava nel cast di The Amazing Spider-Man 2, ed è più di una semplice curiosità). Gli effetti digitali sono al risparmio e si scade spesso nel ridicolo involontario. Quando Dracula attacca gli avversari, ad esempio, sembra Obelix contro i romani.

Gli unici pregi del film sono la breve durata e l’assenza del 3D. L’intenzione dei produttori sarebbe quella di realizzare una saga cinematografica sul modello dei Marvel Studios che rilegga e raduni tutti i mostri classici della Universal. L’accoglienza disastrosa del film in patria potrebbe aver scoraggiato il progetto. In ogni caso è un prodotto sgraziato, vuoto ed insignificante che priva della propria natura originale il mostro creato da Stoker.

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