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Durandal n. 1: la recensione del nuovo fumetto francese dell’Editoriale Cosmo

Sergio L. Duma 28/02/2014

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Arriva una nuova saga fantasy proposta dall’Editoriale Cosmo: Durandal! Chi è il prode Orlando? È davvero figlio del leggendario Odino? E riuscirà ad usare la mitica spada Durandal? Ce lo riveleranno Nicolas Jarry e Gwendal Lemercier!

Durandal n. 1

Autori: Nicolas Jarry (testi), Gwendal Lemercier (disegni)

Casa Editrice: Editoriale Cosmo

Genere: Fantasy

Provenienza: Francia

Prezzo: € 2,90, 16 x 21, pp. 96, b/n

Data di pubblicazione: febbraio 2014

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Tanto per cambiare, l’Editoriale Cosmo pubblica un altro gioiello fumettistico di area francofona, inserito nella collana Cosmo Serie Verde dedicata al fantasy. Si tratta di Durandal, scritto da Nicolas Jarry e disegnato da Gwendal Lemercier. I lettori che hanno apprezzato La Leggenda e Millennium sicuramente gradiranno anche questa serie, un’efficace saga sword & sorcery caratterizzata da testi e disegni di elevato livello qualitativo.

La vicenda narrata da Jarry si colloca nella Francia di Carlo Magno ed è incentrata, perlomeno in principio, sul valoroso Guglielmo di Bretagna. Costui ha la capacità di utilizzare la mitica spada Durandal (da noi conosciuta come Durlindana) ma perde la vita nel corso di una battaglia. La moglie è convinta che il tragico destino del consorte sia stato causato proprio dall’arma. Secondo certe credenze, infatti, Durandal è dotata di energia magica e fornisce grande potere; ma se chi la impugna non è sufficientemente forte rischia di farsi dominare da essa ed è condannato a un pessimo destino. Di conseguenza, proibisce al giovane Orlando, figlio suo e di Guglielmo, di usarla.

Il prode Orlando, tuttavia, man mano che cresce, vorrebbe vendicare il padre e impadronirsi di Durlindana. Ma un giuramento fatto a Dio glielo impedisce. Per una serie di circostanze, però, non riesce a tener fede alla sua promessa e la situazione si farà preoccupante. Tra sovrani infidi, complotti e intrighi di vario tipo, Jarry delinea una story-line piacevole e avvincente, evidenziando il tema dei conflitti tra la società cristiana e quella delle popolazioni nordiche legate ai culti pagani. Quest’ultime sono rappresentate dalle anziane Norne che cercano di manipolare Orlando con le loro abilità magiche. Tramite esse, Jarry si collega ai miti asgardiani: Orlando, infatti, potrebbe non essere davvero figlio di Guglielmo di Bretagna ma addirittura dell’onnipotente Odino.

In questi primi due episodi di Durandal, le lotte e le battaglie di impronta realistica prevalgono sugli elementi visionari tipici della narrativa sword & sorcery; ma non mancano allucinazioni e incubi che contribuiscono a rendere ancora più appassionante una storia ricca di azione e pathos. I testi sono intensi, a tratti malinconici, e i dialoghi efficaci. Ci troviamo nella dimensione dell’avventura allo stato puro e da questo punto di vista Durandal è eccellente.

I disegni di Gwendal Lemercier, resi particolarmente incisivi dal bianco e nero (come di consueto, anche questo albo targato Cosmo Edizioni è nel classico formato bonellide in monocromia), sono ottimi e ogni pagina lo dimostra. Lemercier è a suo agio sia nelle sequenze d’azione sia in quelle più tranquille ed è in grado di caratterizzare abilmente i personaggi. Orlando evoca vigore fisico, impulsività e coraggio; i nemici emanano malvagità; le donne che appaiono nella story-line hanno delicata bellezza e sensualità, senza mai scadere nella volgarità; e le streghe appaiono inquietanti e carismatiche.

Lo stile di Lemercier raggiunge poi vertici di classe e di eleganza formale nella rappresentazione delle desolate distese dei paesi nordici, della vastità degli oceani, della maestosità dei castelli e delle chiese cristiane, con una cura maniacale nei confronti dei dettagli che ha del prodigioso. Insomma, Durandal è da tenere d’occhio e sarebbe un peccato lasciarselo sfuggire. Da non perdere.

Voto: 8

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