Fairest n. 2, la recensione della serie spin-off di Fables

Pubblicato il 12 Febbraio 2014 alle 14:35

Ritorna la serie spin-off di Fables incentrata sugli affascinanti personaggi femminili del mondo di Favolandia: Fairest! Quali sono i segreti della splendida Raperonzolo? Scopritelo in questo volume scritto da Lauren Beukes e illustrato da Inaki Miranda e Barry Kitson!

Fairest n. 2

Autori: Lauren Beaukes, Bill Willingham (testi), Inaki Miranda, Barry Kitson (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Genere: Fantasy

Provenienza: USA

Prezzo: € 13,95, 16,8 x25,6, pp. 160, col.

Data di pubblicazione: gennaio 2014

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Che Fables sia non solo una delle migliori serie della Vertigo ma dell’intero mercato americano è risaputo e coloro che si sono appassionati alle vicende di Biancaneve, Luca Wolf e gli altri personaggi delle favole inserite in un contesto contemporaneo lo sanno. L’idea di Bill Willingham si è dimostrata vincente e nel corso del tempo non sono mancate varie iniziative collaterali, a cominciare dalle miniserie su Cenerentola e i Letterali e dalla testata regolare, ormai conclusa, dello sbruffone Jack delle Favole. Fables è un fantasy non privo di stilemi horror e thriller, suggestioni da soap opera e un pizzico di piacevole erotismo legato ai deliziosi personaggi femminili delineati abilmente da Willingham.

Come nel caso di Jack of Fables, Fairest è uno spin-off ed è incentrato prevalentemente sulle donne che fanno parte della saga delle Fiabe. Si compone di sequenze in più puntate e a volte di episodi autoconclusivi collocati in diversi momenti della trama raccontata nel mensile principale. In questo secondo volume, per esempio, la storia è inserita nel periodo in cui le Fiabe vivevano ancora a Favolandia, l’Avversario era sconosciuto, Luca Wolf e Biancaneve non stavano insieme, Boy Blue era vivo e lo sbruffone Jack faceva coppia con Rosa Rossa. Sebbene non sia esattamente specificato, quindi, ci troviamo più o meno all’inizio di Fables.

Il tp che include i nn. 8-14 di Fairest riguardano Raperonzolo. Finora non si sapeva molto sul suo conto, a parte il fatto che i capelli le crescevano regolarmente e Gioele, uno dei corvi, innamorato di lei, si premurava di tagliarli. Fairest nasce anche con l’intento di approfondire personaggi poco utilizzati e Raperonzolo è in effetti tra questi. La ragazza riceve un origami con un messaggio che la sconvolge. A quanto è dato capire, ha un tragico passato alle spalle legato al Giappone. Chiede a Luca e a Biancaneve il permesso di recarsi nel paese del Sol Levante e al loro rifiuto, in compagnia del fido Gioele, decide di partire ugualmente. Ma la sua decisione coinvolgerà pure Luca, Frau Totenkinder che, per inciso, è la madre di Raperonzolo e Jack delle Favole. E quando c’è di mezzo Jack le cose non sono mai tranquille.

La storia non è scritta da Willingham che si è limitato a supervisionarla lasciando l’onere delle sceneggiature a Lauren Beukes, scrittrice fantasy che non ha avuto molte esperienze in ambito fumettistico. Tuttavia, dimostra di aver compreso l’atmosfera del mondo di Fables e concepisce una story-line piacevole e contrassegnata da un ritmo avvincente. Svolge un’analisi psicologica impeccabile di Raperenzolo che nelle sue mani diventa una donna forte e coraggiosa ma non priva di fragilità interiori. Inoltre, utilizza elementi delle favole giapponesi, immaginando situazioni stravaganti. Sullo sfondo urbano e claustrofobico di Tokyo, la Beukes infatti si sbizzarrisce con gatti parlanti, sicari, capelli senzienti e amori lesbo. E alla fine sapremo molte cose su Raperonzolo e Gioele e il loro rapporto si evolverà.

La Beukes scrive testi intensi e malinconici, meno frizzanti e umoristici di quelli di Willigham ma efficaci; e la parte grafica è appannaggio della bravissima Inaki Miranda che, malgrado riveli qualche incertezza anatomica, realizza tavole di grande impatto visivo, ricche di particolari, simboli e soluzioni espressive intriganti. L’ultimo episodio è invece autoconclusivo ed è firmato da Willingham. L’autore si concentra su un convegno romantico tra Reynard la Volpe e la Principessa Ontano che avrà sviluppi esilaranti. In questo caso l’umorismo abbonda e si rileva l’impostazione meta-narrativa che aveva valorizzato Jack of Fables. A disegnarla c’è l’ottimo Barry Kitson che realizza uno dei suoi migliori lavori in assoluto, caratterizzando in maniera egregia i personaggi. Insomma, se siete già fan di Fables non potete trascurare Fairest. Si tratta di una testata non inferiore alla prima e va tenuta d’occhio.

Voto: 8 ½

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