Justice League n. 2 – Rinascita DC [Recensione]

Pubblicato il 16 Aprile 2017 alle 10:00

Inizia la nuova serie dei Titani! Riuscirà Wally West a far recuperare la memoria ai suoi compagni di squadra? Scopritelo in questo secondo numero del quindicinale della Justice League, imperdibile per tutti i fan della Rinascita DC!

L’operazione Rebirth continua e, almeno a giudicare dai vari commenti in rete, sta suscitando l’interesse dei lettori. La DC ha deciso di riprendere numerosi elementi narrativi che nel New52 erano stati forse troppo frettolosamente accantonati, cercando nello stesso tempo di produrre storie più fresche e al passo con i tempi.

6,Lion sta proponendo le serie più rappresentative ed è da poco iniziata la pubblicazione di un quindicinale dedicato alla Justice League, la squadra di supereroi più importante del DCU.

Questa seconda uscita include i nn. 2-3 della testata originale e si può dire che il ritmo narrativo scelto da Bryan Hitch è serrato e coinvolgente. Va chiarito che Justice League è un comic-book supereroico nel senso classico della definizione e mainstream nell’impostazione.

Del resto, le avventure del team sono sempre state caratterizzate da fragorosi scontri con minacce che un eroe da solo non potrebbe affrontare e ciò non è cambiato.

Hitch all’inizio ha descritto una battaglia tra i Leaguers e il Mietitore, una gigantesca mostruosità aliena che assomiglia a quelle del periodo classico della squadra.

Tuttavia, sulla base di ciò che è stato subito chiarito, il Mietitore intendeva sì distruggere la razza umana, ma solo per risparmiarle un’ecatombe peggiore. Con il senno di poi, il mostro non mentiva, dal momento che ora la terra deve affrontare l’enigmatico e inquietante Kindred.

Non si capisce ancora bene cosa sia. Di sicuro è un’entità senziente che ha provocato terremoti disastrosi e adesso incomincia a possedere gli uomini, scagliandoli contro Flash, Wonder Woman e gli altri componenti della Lega. Hitch insiste con l’azione adrenalinica, delineando una story-line di intrattenimento priva di introspezione.

La psicologia dei character è però ben descritta e un ruolo preponderante lo giocano le nuove Lanterne Verdi Simon Baz e Jessica Cruz, nonché lo storico duo Batman e Superman. Bruce, in ogni caso, non si fida molto dell’attuale Uomo d’Acciaio e quest’ultimo, nelle mani di Hitch, pare assumere una specie di status semidivino.

I testi e i dialoghi di Hitch sono curati e i disegni sono affidati a Tony S. Daniel che si rivela funzionale e nel complesso svolge un buon lavoro, sebbene risulti un po’ sotto tono rispetto ad altre più convincenti prove del passato, forse a causa delle chine di Sandu Florea che smorzano lievemente il dinamismo delle matite.

L’albo si conclude con il n. 1 di Titans, la nuova serie del team guidato da Nightwing. Dopo il prologo dello speciale Rebirth, è qui che le vicende dei Titani iniziano realmente e Wally West, l’ex Kid Flash scomparso dopo gli avvenimenti di Flashpoint, gioca un ruolo essenziale.

Lo scrittore Dan Abnett rievoca brevemente i momenti più importanti della storia dei Titani e si concentra poi su Wally e sul suo tentativo di far recuperare la memoria ai suoi alleati.

Abnett ovviamente non dà una risposta al mistero che ossessiona Wally e cioè quello relativo all’identità dell’essere che ha provocato questa situazione ma ne approfitta per descrivere con abilità le psicologie dei protagonisti, dimostrando di conoscerle bene. Firma un episodio godibile e divertente che ha il pregio di suscitare la curiosità del lettore e introduce un classico villain della DC che, già lo si comprende, darà parecchio filo da torcere ai Titani e, in particolare, proprio a Wally.

L’unica nota dolente di Titans è rappresentata dai disegni di Brett Booth, troppo legato a stilemi anni novanta. Malgrado l’inventivo lay-out, non riesce a entusiasmare e rivela troppe incertezze prospettiche e anatomiche. In definitiva, comunque, il quindicinale è interessante. Avrete a che fare, lo ripeto, con un tipico fumetto di supereroi. Non bisogna quindi aspettarsi nulla di rivoluzionario e innovativo. Justice League e Titans sono solo due serie di intrattenimento e, da questo punto di vista, funzionano.

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